UNA SIGLA LEGGENDARIA - In questo inizio d’anno c’è ancora più fermento intorno al futuro dell’Alfa Romeo. Il motivo è presto detto: a marzo del 2023, come anticipato nei mesi scorsi dal ceo della casa milanese, Jean-Philippe Imparato, si saprà qualcosa di più concreto e dettagliato in merito alla nuova supercar del Biscione. Che secondo gli ultimi rumor dovrebbe chiamarsi Alfa Romeo 6C (come testimonia il video teaser qui sotto diffuso dal costruttore, dal quale è tratto il fotogramma qui sopra) e come le gloriose vetture da turismo e da corsa che hanno reso grande l’Alfa a cavallo tra gli anni ’20 e ’30 del Novecento, e, quindi, essere mossa da un potente motore a sei cilindri, quasi sicuramente turbo e forse anche elettrificato per ottenere una potenza ai vertici della categoria.
FUORICLASSE PER POCHISSIMI - L'Alfa Romeo 6C rappresenterà la punta di diamante di una gamma che andrà incontro a un profondo rinnovamento ed entro il 2027 sarà articolata in sei modelli. La Tonale, la inedita piccola suv su base Jeep Avenger, le eredi delle attuali Giulia e Stelvio, e la supercar appunto. Quest’ultima, stando alle più recenti indiscrezioni, sarà costruita in pochissimi esemplari e, proprio per via della sua esclusività, proposta a un prezzo “tarato” sulle cifre delle auto da sogno, con un listino che quasi certamente partirà da più di 200.000 euro.
SARÀ UN’ALFA PUROSANGUE - Non è ancora chiaro se la nuova Alfa Romeo 6C sarà dotata di motore termico o elettrico, ma una notizia importante confermata da Imparato è che, a differenza di quanto accaduto nel 2007 per la 8C Competizione, meccanicamente derivata dalla Maserati Granturismo, a cominciare dal motore V8, la nuova supercar dell’Alfa Romeo non poggerà sull’architettura della Maserati MC20. Scartare in partenza la possibilità di pescare dalla pregiata “banca organi” del Tridente è una scelta che la dice lunga sul desiderio dell’Alfa di costruire qualcosa di davvero esclusivo e inedito, e che possa rappresentare un manifesto per il futuro del marchio, oltre a un tributo alle fuoriserie più edonistiche del passato, come i prototipi dei più grandi carrozzieri italiani e, naturalmente, la leggendaria 33 Stradale, da molti esperti considerata l’auto più bella di tutti i tempi.
NON SOLO PER LA PISTA - Sempre secondo voci vicine ai piani alti dell’azienda, la nuova Alfa Romeo 6C sarà centrata sul massimo piacere di guida, da sempre un tratto dominante del Dna dei Biscioni più sportivi. È quindi lecito attendersi una “belva” dalle prestazioni mozzafiato, perfettamente a suo agio tra i cordoli di un circuito, ma non per questo priva delle comodità necessarie per muoversi con disinvoltura sulle strade di tutt’i giorni. A proposito di modelli sportivi più “abbordabili”, in un momento in cui la curiosità e il desiderio degli appassionati di vederne di nuovi sono stati ulteriormente “stuzzicati” dalla presentazione della nuova coupé Giulia SWB Zagato, l’Alfa Romeo non ha ancora comunicato i suoi piani. Quel che è certo è che le sinergie con gli altri brand del gruppo Stellantis, e naturalmente l’elettrificazione - obiettivo che l’azienda ha fissato al 2027, quando venderà solo vetture a pile - sulla carta offrono possibilità pressoché illimitate, almeno sul fronte dello stile.
LA “DUETTO” È PIÙ DI UNA SUGGESTIONE - A priori, nessun tipo di carrozzeria è escluso per la nuova Alfa Romeo 6C, quindi potrebbe essere anche una roadster. Questo indipendentamente dal fatto che prima o poi vedremo rinascere anche la “Duetto”? Gli stilisti farebbero l’impossibile per conferirle il fascino e la bellezza senza tempo della Spider del 1966, la favolosa “Osso di Seppia”, ma il glorioso rombo del quattro cilindri “bialbero” rimarrebbe un lontanissimo ricordo, sbiadito dal sibilo di un motore elettrico.