CI SONO NEWS - Continua il flusso di indiscrezioni che riguardano l'
Alfa Romeo in vista del 6 maggio quando, da Detroit, sarà annunciato il tanto atteso piano industriale per il rilancio della storica casa italiana. Voci che vanno ad aggiungersi a quelle di qualche giorno fa che trovi
qui. A buttare benzina sul fuoco ci pensa l'agenzia
Bloomberg che cita fonti anonime interne all'azienda. Le novità rispetto a quanto visto nei giorni scorsi riguardano, essenzialmente, la distribuzione e i motori.
SOLO I TOP DI GAMMA? - Dato per assodato che il gruppo FCA sta sviluppando una nuova piattaforma a trazione posteriore per le future Alfa Romeo, le indiscrezioni confermano che verrà utilizzata anche per dei modelli della Chrysler sul mercato americano. Inoltre i motori in via di sviluppo con l'aiuto della Ferrari sarebbero dedicati alle versioni “top di gamma” di ciascun modello (le berline Giulia e Alfetta e due suv). Si tratterebbe dei V6 che equipaggiano la Maserati Ghibli adattati per le Alfa Romeo (nelle foto lo storico V6 soprannominato "Busso" dal nome del progettista). Queste unità dovrebbero essere prodotte a Pratola Serra o Termoli, mentre la Giulia pare sia stata assegnata alla fabbrica di Cassino vicino Roma.
ALFA E JEEP - Per quel che riguarda la rete di distribuzione della nuova gamma Alfa Romeo a livello mondiale, che anche le fonti di Bloomberg confermano priva di eredi per MiTo e Giulietta, sembra che si stia configurando un apparentamento con la Jeep. La rete dei concessionari di quest'ultima comprende 1.700 punti vendita e le due marche non sono concorrenti, anzi si rivolgono a clienti che, in entrambi i casi, cercano auto particolari e fuori dal comune.
CASH GENERATOR - Un ulteriore elemento che emerge da quest'ultima tornata di indiscrezioni è come il piano di rilancio dell'Alfa Romeo stia diventando centrale per tutto il gruppo FCA. Un po' come è avvenuto per l'Audi in seno alla Volkswagen. Audi che ora è la vera cassaforte di famiglia, capace di generare la maggior parte dei profitti del gigante tedesco. Certo non sarà facile, non si potrà sbagliare e ci vorrà del tempo, ma un'Alfa Romeo in grado di vendere 500.000 unità entro una decina d'anni potrebbe essere una manna per le casse del gruppo Fiat Chrysler Automobiles. E per l'Italia se, come sembra, tutte saranno made in Italy.