DA IMPARATO A FICILI - Nell'ambito del salone di Parigi, Santo Ficili ha incontrato per la prima volta i giornalisti italiani in qualità di nuovo amministratore delegato dei marchi Maserati e Alfa Romeo. A margine della kermesse parigina, l’ex numero uno di Stellantis Italia, che ha ereditato le redini della casa del Tridente da Davide Grasso, ha ricevuto formalmente anche le chiavi del Biscione da Jean-Philippe Imparato, fino a ieri a capo dell'Alfa, che passerà ad altri incarichi sempre nel gruppo Stellantis.
AUTO ELETTRICA? IL MOMENTO È DELICATO - Proprio l'amministratore delegato uscente si è soffermato sulla situazione dell’Alfa Romeo, sottolineando lo scollamento fra le regolamentazioni dell’Unione europea volte a una diffusione sempre maggiore delle auto elettriche, e la realtà del mercato: la maggioranza degli acquirenti oggi non sceglie una vettura a batteria perché “costa il 40% in più di una equivalente mossa da un motore termico” e perché manca “un’infrastruttura di ricarica adeguata”.
NIENTE "SEI IN LINEA" PER GIULIA E STELVIO - Per quanto riguarda i prossimi modelli dell'Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato ha confermato l'arrivo delle eredi di Giulia e Stelvio (attese fra il 2025 e il 2026), che si distinguono per lo “stile eccezionale” e “l'alto livello di elettrificazione”. L'ex numero uno del Biscione ha anche osservato come l’azienda stia concentrando gli sforzi su diversi progetti in materia di elettrifcazione: dai "range extender" ai sistemi ibridi a 48 volt. Sembra invece esclusa la presenza di motori a 6 cilindri sotto il cofano delle prossime Alfa. Si parlava dei 6 cilindri in linea e biturbo della famiglia Hurricane che Stellantis produce dal 2021 a Santillo, in Messico ma “le Alfa, molto semplicemente, non li monteranno”, ha dichiarato l’ex numero uno della casa milanese.