PASSAGGIO DI CONSEGNE - Oggi al salone di Parigi Santo Ficili ha incontrato per la prima volta i giornalisti italiani in qualità di nuovo amministratore delegato dei marchi Maserati e Alfa Romeo. A margine della kermesse parigina, l’ex numero uno di Stellantis Italia, che ha ereditato le redini della casa del tridente da Davide Grasso, ha ricevuto formalmente le chiavi del Biscione da Jean-Philippe Imparato.
AUTO ELETTRICA? IL MOMENTO È DELICATO - Della situazione dell’Alfa Romeo ha parlato, senza peraltro fornire troppi dettagli al riguardo, solo l’amministratore delegato uscente del marchio. Imparato ha sottolineato con forza, come peraltro già avvenuto diverse volte in passato, il contrasto stridente tra le regolamentazioni dell’Unione europea, favorevoli a una diffusione più capillare delle auto elettriche, e la domanda del mercato. La maggior parte degli automobilisti, secondo il manager francese, oggi non sceglie una vettura a batteria perché “costa il 40% in più di una equivalente mossa da un motore termico” e perché manca “un’infrastruttura di ricarica adeguata”.
NIENTE V6 PER GIULIA E STELVIO - Sulle attesissime nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio, invece, al momento ci sono più dubbi che certezze. Imparato ha garantito che saranno auto dallo “stile eccezionale” e con un “alto livello di elettrificazione”, spiegando come l’azienda stia concentrando gli sforzi su diversi progetti, da un range estender ai sistemi ibridi a 48 volt. Nessuno spiraglio di speranza, invece, per i tanto chiacchierati motori 6 cilindri biturbo della famiglia Hurricane che Stellantis produce dal 2021 a Santillo, in Messico. “Le Alfa, molto semplicemente, non li monteranno”, ha detto in modo categorico l’ex numero uno della casa milanese.