“GASATA”, MA DISCRETA - Girando per gli stand della kermesse bolognese, in corso in questi giorni, non è facile riconoscere a colpo d’occhio la nuova Giulietta a Gpl (o, meglio, a doppia alimentazione, benzina/Gpl): le forme sono quelle sportive, ma prive di fronzoli delle “sorelle” a benzina o a gasolio, mentre è solo salendo a bordo che si notano le differenze. Non tanto osservando la plancia (che è identica), quanto abbassando lo sguardo alla base della consolle centrale. Lì, a fianco al selettore del Dna (il dispositivo che cambia la risposta di motore, Esp e freni per rendere la guida più o meno sportiva) c’è il commutatore a bilanciere per passare dall’alimentazione a benzina a quella a gas (o viceversa). Lo stesso indica anche la quantità di Gpl presente del serbatoio, grazie a cinque led. Peccato che lo strumento abbia un aspetto posticcio e non sia personalizzato per essere più in sintonia con il resto dell’abitacolo (è lo stesso che si trova in altre auto a Gpl, e contrasta con l’originalità della levetta del Dna).
A destra della levetta del Dna si trova il selettore benzina-Gpl.
MOTORE RIPROGETTATO - Secondo l’Alfa Romeo, il funzionamento a gas penalizza solo in minima parte le prestazioni della nuova Giulietta a Gpl: la velocità massima dichiarata è di 195 km/h (la stessa della Giulietta 1.4 Turbo a benzina), mentre lo scatto da 0 a 100 km/h diventa di 10,3 secondi (anziché di 9,4). Per il resto si parla solo di vantaggi. Il quattro cilindri turbo è stato riprogettato per ospitare senza problemi l’impianto a Gpl, che è della Landi Renzo. Le valvole e le relative sedi sono realizzate con materiali più resistenti alle alte temperature e alla ridotta lubrificazione tipiche del funzionamento a gas. Inoltre, a differenza delle auto trasformate dopo l’acquisto, la centralina che gestisce il motore è unica e ne controlla il funzionamento con entrambi i combustibili.
Lo stand Alfa Romeo al Motor Show.
I VANTAGGI NON MANCANO - All’avviamento il 1.4 turbo da 120 cavalli e 206 Nm della Giulietta lavora a benzina, per passare al gas appena la temperatura del liquido di raffreddamento è sufficiente a far evaporare correttamente i gas di petrolio liquefatti (questo il significato dell’acronimo Gpl). Così si viaggia inquinando meno: nel funzionamento a gas si riducono le emissioni di anidride carbonica (anche del 15%), di monossido di carbonio (del 20%) e di idrocarburi incombusti (in questo caso, il vantaggio può arrivare al 60%). Per non parlare del risparmio sui rifornimenti, visto che il Gpl costa circa la metà rispetto alla benzina (anche se il consumo dichiarato peggiora di circa il 30% viaggiando a gas: 12 chilometri con un litro anziché 15,6).
IMPONE QUALCHE RINUNCIA - Aprendo il portellone, si accede a un baule ben rifinito, come nelle versioni a benzina o a gasolio, ma leggermente più piccolo. L’Alfa Romeo non ne dichiara la capacità, ma - metro alla mano - l’altezza è ridotta di 8 cm: 42 contro i 50 delle altre Giulietta. Questo perché nell’alloggiamento normalmente destinato alla ruota di scorta (rimpiazzata da un kit “gonfia e ripara” gomme) c’è il serbatoio di 38 litri del Gpl, isolato da un guscio di polistirolo scuro (e con tanto di logo Alfa Romeo), oltre che dal piano di carico del baule. L’altro fattore da considerare nell’acquisto della nuova Giulietta a doppia alimentazione è un problema che accomuna tutte le vetture a Gpl: per legge, non si può parcheggiare nei garage interrati al di sotto del piano “-1”.
ARRIVA TRA UN MESE - Appena presentata al Motor Show di Bologna, la nuova Giulietta a Gpl arriverà nelle concessionarie Alfa Romeo a gennaio. Tre gli allestimenti previsti: “base”, Progression e Distinctive. Riguardo i prezzi, si dovrebbe partire da circa 22.000 euro per superare i 24.000 con la versione più ricca.