UN BIS PER LE PLUG-IN - In vigore dal primo settembre del 2023 per le nuove omologazioni, dallo stesso giorno del 2024 tutti i nuovi veicoli immatricolati devono rispettare lo standard Euro 6e. Ora, in attesa che vengano stabilite definitivamente le norme Euro 7, dal primo gennaio 2025 è entrato in vigore il nuovo standard Euro 6e-bis, che dovrà essere rispettato per tutte le auto di nuova omologazione mentre sarà effettivo per tutti i nuovi veicoli a partire dal primo giorno del 2026. Cosa cambia? Per la maggior parte delle auto nulla: infatti già nella prima fase avviata a settembre del 2023 era stata diminuita la tolleranza concessa per le misurazioni durante i test di omologazione su strada, detti RDE (qui per saperne di più). Nella seconda fase iniziata nel 2025, l’attenzione cade in particolare sulle ibride plug-in, per le quali è prevista una maggiore trasparenza nelle procedure di omologazione e coefficienti di conformità più severi.
DISTANZA PIÙ LUNGA - Per le ibride “alla spina” la distanza di riferimento del fattore di utilità è stato elevato da 800 a 2.200 km. Ciò significa che i testi simulati sulle emissioni avverranno su una distanza più ampia per mostrare l’effetto che questo cambiamento ha sulla guida reale di una PHEV, tanto sulle emissioni di CO2 quanto sul consumo di carburante. Senza entrare troppo nei tecnicismi, i risultati ottenuti con il metodo attuale non riflettono quelli che si ottengono con il reale utilizzo di una ibrida plug-in. Cosa che invece accade con la nuova procedura di omologazione, che aumentando la distanza di riferimento a 2.200 km riflette meglio l’utilizzo medio nel mondo reale delle plug-in di proprietà di automobilisti privati.
EURO 6E: LA TIMELINE
CO2 RADDOPPIATA - Per dimostrarlo, nel 2022, l’International Council on Clean Transport ha analizzato i dati provenienti da una BMW X1 xDrive25e, in grado di percorrere con la sola carica della batteria circa 70 km. Con l’attuale metodo di misurazione, le emissioni totali della vettura si fermano a circa 45 g/km di CO2 al chilometro, mentre con l’applicazione della nuova norma Euro 6e-bis il valore è più che doppio, arrivando a 96 g/km. Un tale innalzamento delle emissioni dichiarate avrà senza dubbio conseguenze in quei Paesi che destinano incentivi e detrazioni fiscali per l’acquisto di questo genere di vetture: al momento infatti le plug-in risultano molto meno inquinanti rispetto a modelli con un’elettrificazione più leggera (mild e full hybrid), mentre con il nuovo standard le emissioni saranno inevitabilmente più elevate, diventando quindi meno vantaggiose dal punto di vista fiscale.