TUTTA ELETTRICA - Granturismo di lusso, come da tradizione della casa, ma elettrica e più alta del solito: è questa la show car dell'Aston Martin per il Salone di Ginevra, chiamata DBX. Si tratta del primo passo del costruttore britannico (di proprietà al 37,5% del fondo di private equity Investindustrial, capitanato dall'italiano Andrea Bonomi) verso una suv elettrica con trazione integrale. Per adesso, bocche cucite da Gaydon, ma il sasso nello stagno è stato lanciato con un certo fragore.
GT RIALZATA - La Aston Martin DBX, nelle forme, è a metà tra una coupé con generosa luce a terra e una suv che più sportiva non si può: meglio, forse, definirla nel primo modo, se non altro per la presenza della coda e dell'esiguo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori. Di sicuro, il frontale con la tradizionale griglia Aston Martin e le fiancate alleggerite da evidenti nervature sono in grado di catturare l'occhio anche del più distratto fan di James Bond.
ANTEPRIMA - Al posto del tradizionale V12, sulla Aston Martin DBX c'è un motore elettrico: finora, non è stato aggiunto alcun dettaglio da parte della casa inglese. Verosimile, tuttavia, che le unità siano due, in virtù della dichiarata trazione integrale - la prima della storia realizzata dall'Aston Martin. Che si è affrettata a chiarire per bocca dell'amministratore delegato Andy Palmer, come la DBX non sia una GT pronta per essere prodotta, quanto piuttosto un'anteprima sulle Aston Martin che verranno nei prossimi dieci anni.