LA MEDIA DI 95 - Per spingere i costruttori a ridurre le emissioni di anidride carbonica, ritenuta fra le principali responsabili dell’effetto serra, l’Unione Europa, con il Regolamento Ue 2019/631 ha imposto degli obiettivi sui limiti alla CO2. In virtù di questo dispositivo normativo, nel 2020 ogni costruttore deve raggiungere un livello medio di emissioni pari a 95 g/km, inteso come media fra tutti i modelli in vendita, dalla più piccola e meno inquinante alla più grande.
TARGET SPECIFICI - Tutte le case che non rispetteranno i limiti vanno incontro a sanzioni, che corrispondono a 95 euro per ogni grammo/km di CO2 oltre il target specifico, che deve essere poi moltiplicato per il numero di veicoli immatricolati. In realtà il limite dei 95 g/km è da intendersi come un valore medio e indicativo, poiché ogni casa ha un obiettivo specifico che deriva dal contributo del singolo modello (calcolato secondo la formula riportata sotto) che rapporta il peso della vettura con quello medio delle auto circolanti in Europa.
LA FORMULA PER IL CALCOLO - Il target specifico di un gruppo automobilistico si calcola quindi facendo la media degli obiettivi stabiliti per ciascuno dei suoi modelli secondo la seguente formula, che tiene conto della massa dell’auto in ordine di marcia: Emissioni = 95 + 0,0333 x (massa in kg – 1.379,88). Il meccanismo è basato sul peso perché direttamente correlato con il consumo di combustibile e quindi con le emissioni di CO2.
DUE ESEMPI - Ma facciamo qualche esempio: la Land Rover Range Rover SDV8 pesa 2.658 kg e, secondo la formula qui sopra, ha una soglia consentita di 138 g/km, ma le emissioni omologate sono di 244 g/km; la Fiat Tipo Station Wagon 1.4 T-JET 120 CV, che pesa 1.380 kg, ha una soglia di CO2 di 95 g/km, ma emissioni omologate di 152 g/km. In questo contesto l’unico modo per le case di evitare le salatissime multe è quello di vendere più elettriche e ibride ricaricabili possibili. L’Unione Europea ha infatti previsto il meccanismo dei supercrediti secondo cui le vendite delle vetture con CO2 inferiore a 50 g/km abbiano un peso maggiore nel calcolo delle emissioni medie di una specifica casa: nel 2020 conteranno per 2, nel 2021 per 1,67 e nel 2022 per 1,33. A partire dal 2023, non ci saranno più benefici.
L’AUDI CE LA FA - Tra i costruttori particolarmente virtuosi c’è l’Audi, che nel 2020 è riuscita a soddisfare con ampio margine gli obiettivi europei sulle emissioni di CO2. Grazie a una media di gamma di 101,5 grammi per chilometro, la casa tedesca si è attestata al di sotto della soglia prevista per lei di 105,6 g/km. Per calcolare le emissioni medie di CO2 sono stati considerati 585.000 veicoli nuovi immatricolati nel 2020 nei paesi dell’Unione Europea, oltre alla Norvegia e all’Islanda. Obiettivi che sono stati raggiunti grazie al successo della suv elettrica Audi e-tron, che nell’anno appena concluso ha trovato 47.300 clienti. Oltre ovviamente alle 10 ibride ricaricabili presenti in gamma.