CAMBIO DI VEDUTE - Audi Q2 30 TFSI, A6 45 TFSI e Q7 50 TDI. Sono questi i nomi che l’Audi introdurrà progressivamente dall’autunno 2017, non appena sarà in vendita la nuova edizione della berlina A8, che sancirà l’esordio del nuovo sistema di denominazione scelto al posto di quello in vigore da anni: la cilindrata del motore verrà sostituita da un numero per multipli di 5, che definisce la categoria in cui rientra la potenza del motore (espressa in kW e non in CV). L’Audi Q2 1.4 TFSI da 125 CV, per esempio, diventerà così Q2 30 TFSI e la A6 2.0 TFSI cambierà nome in A6 45 TFSI. La casa tedesca ha anticipato che nella categoria 30 rientrano i motori da 81 e 96 kW (da 110 a 131 CV), nella categoria 45 i motori da 169 a 185 kW (da 230 a 252 CV) e nella categoria 70 i motori da oltre 400 kW (544 CV). Tutti i modelli cambieranno nome entro l’estate 2018.
SALVE LE SPORTIVE E LA R8 - La novità interessa solo l’indicazione della cilindrata, mentre il nome della vettura (Q2, A6, Q7) e il genere di alimentazione non saranno modificati, quindi resterà la sigla TFSI per i benzina, TDI per i diesel, g tron per quelli a metano ed e-tron per gli ibridi ed elettrici. La classe della potenza non sarà utilizzata per la R8 e delle sportive S ed RS, che resteranno analoghe ad oggi: la RS5 continuerà quindi a chiamarsi allo stesso modo, e così anche la S6. La spiegazione al perché di questo cambiamento è fornita da Dietmar Voggenreiter, responsabile delle vendite per l’Audi, secondo cui la cilindrata non è più un riferimento “affidabile” per descrivere il motore, complice l’utilizzo sempre più frequente di moduli elettrici per diminuire i consumi e migliorare le prestazioni. In quest’ottica la potenza è un dato più veritiero rispetto alla cilindrata, visto che un motore di piccola cubatura assistito da uno elettrico può sviluppare gli stessi cavalli di un motore di media cilindrata. L’unità di misura della potenza, invece, è analoga sia che l’auto vada a benzina sia che abbia un motore ibrido.