PROGRESSI VELOCI - L’Audi è una fra le case automobilistiche più impegnate nel settore della guida autonoma, tanto da aver realizzato finora una serie di efficaci prototipi “esplorativi”: nel 2014, ad esempio, un esemplare della berlina RS7 Sportback completò un giro della pista di Hockenheim in maniera del tutto autonoma. Da allora le tecnologie sono progredite con estrema rapidità e oggi una vettura di test può anche uniformarsi al comportamento tenuto dagli altri utenti della strada, variando di conseguenza le proprie reazioni e preparandosi a gestire situazioni anche complesse: la casa tedesca sta perfezionando il sistema grazie ad una speciale A7 Sportback, soprannominata Jack, che testimonia i progressi compiuti dall’Audi nel settore.
L’AUTO INTELLIGENTE - La vettura (nelle foto e nei video qui sotto) mantiene l’estetica dell'Audi A7 Sportback regolarmente in vendita, ma adotta una serie di visori e si avvale di una raffinata centralina per il controllo dei sistemi di guida, detta zFAS, che impiega una serie di evoluti processori ed interpreta le informazioni raccolte: in questo modo la zFAS fornisce una rappresentazione dell’ambiente circostante e permette all’auto di calcolare in anticipo le manovre imminenti, disimpegnandosi con più agilità sulla strada. In questo modo l’auto tiene un margine laterale superiore quando deve sorpassare un autocarro e attiva gli indicatori di direzione qualche momento prima di effettuare la manovra. Il prototipo dell’auto è stato guidato sull’autostrada A9, da Berlino e Monaco, le cui caratteristiche sono state ritenute ideali per sviluppare veicoli di questo tipo.
PARLA CON GLI OGGETTI - L’autostrada A9 viene utilizzata dall’Audi anche per testare i sistemi di comunicazione da veicolo a veicolo (V2V) o da veicolo ad oggetti (V2X), utili per inviare avvisi o segnali d’allarme in tempo reale: la tecnologia V2V serve ad esempio al sistema di guida per regolare la velocità dopo un incidente segnalato da un’altra vettura, mentre il protocollo V2X mette in relazione l’auto con le segnaletica verticale, che in futuro verrà ridisegnata per consentire alle vetture senza conducente di capire in maniera istantanea in quale corsia di marcia si trovano. Questo scambio di informazioni è legato in parte alla diffusione dei protocolli internet 5G. I tecnici dell’Audi stanno inoltre pensando a soluzioni per il cosiddetto primo miglio, ovvero la distanza che separa una città dall’autostrada più vicina: dal 2017, nella città di Ingolstadt (sede dell’Audi), verranno testate soluzioni per consentire alle auto senza guidatore di muoversi grazie all’elettronica. Ciò sarà possibile grazie a sensori all’interno di un incrocio o ad appositi marciapiede. Ad oggi è molto più semplice rendere una vettura autonoma sulle strade a scorrimento veloce, dritte e senza troppi ostacoli, mentre la tecnologia non è ancora matura per i centri urbani.