40 ANNI DI SUCCESSI - Oltre 250.000 auto vendute negli ultimi dieci anni, più di 400 trofei sportivi custoditi in bacheca e una gamma di modelli stradali che nel tempo è si è via via ampliata, fino ai sedici modelli di oggi, praticamente uno per ogni categoria. L’Audi Sport, fondata nell’ottobre del 1983 con il nome di Quattro GmbH, traccia un primo bilancio del ruolino di marcia che l’ha condotta a diventare tra i più famosi e prolifici reparti sportivi automobilistici al mondo e si prepara a festeggiare i suoi primi quarant’anni di storia coinvolgendo in presa diretta i suoi tanti appassionati.
GLI APPUNTAMENTI CLOU DELLA GRANDE FESTA - I festeggiamenti per i primi quarant’anni dell’Audi Sport cominceranno il prossimo weekend, sul tracciato della Nordschleife, dov’è in programma la celebre 24 Ore del Nürburgring. La casa dei quattro anelli schiererà ai nastri di partenza quattro Audi R8 LMS in una speciale livrea dedicata alla V8 quattro protagonista nel Campionato turismo tedesco 1992 e affiderà la vettura numero 40 alle tre vecchie glorie del DTM Mike Rockenfeller, Timo Schedier e Martin Tomczik. Dal prossimo 14 giugno, il party in onore delle sportive di Ingolsdadt ornate dal rombo rosso proseguirà a Neckarsulm: la “casa” delle Audi ad alte prestazioni ospiterà una rassegna con una ricca esposizione di modelli d’epoca e moderni, sia da corsa sia stradali. Imperdibile, per i fan più sfegatati, anche l’appuntamento del 14 ottobre, sempre a Neckarsulm, dove l’Audi Forum farà da cornice a un grande raduno con protagoniste le più belle Audi RS di ieri e di oggi.
IL NÜRBURGRING, UNA PALESTRA IMPAREGGIABILE - Nata da una costola della casa dei quattro anelli e attiva sin da subito su più fronti - dalla produzione di accessori esclusivi alla personalizzazione delle vetture, fino naturalmente alla realizzazione di modelli ad alte prestazioni, attività avviata nel 1997 con la S6 plus -, oggi l’Audi Sport conta più di 1.500 lavoratori. Prestazioni, prestigio ed esclusività sono da quarant’anni le parole chiave, sia nei reparti di Neckarsulm sia sull’asfalto del Nürburgring. I rettilinei e le 73 curve lungo cui si snodano, con dislivelli fino a 300 metri, i quasi 21 chilometri del circuito - ribattezzato “inferno verde” per le insidie che riserva perfino ai piloti più esperti - sono un banco di prova impareggiabile per le vetture sviluppate dal reparto sportivo dell’Audi, che approdano in catena di montaggio solo dopo aver superato a pieni voti le fatiche della pista. Una pista sulla quale i bolidi dei quattro anelli hanno plasmato un buon pezzo della loro fama mondiale, come dimostrano le sei vittorie assolute e i tre trionfi in classe GT3 raccolti nella 24 Ore del Nürburgring. Nessun costruttore ha mai fatto di meglio, nella mitica maratona tra i cordoli della Nordschleife.
FUTURO ELETTRICO, MA NON SOLO… - Scorrendo le lunghe pagine di successi in pista e sulle strade di tutti i giorni, i primi quarant’anni dell’Audi Sport non possono non suggerire una riflessione sui prossimi quaranta. Nel 2022 il colosso tedesco ha venduto nel mondo più di 45.000 modelli della famiglia RS e quasi il 20% di essi è costituito da vetture al 100% elettriche. È un chiaro segno dei tempi che cambiano, e che vedranno l’Audi sempre più coinvolta nel processo di conversione all’elettrico. Processo che non interesserà solo l’industria automobilistica, ma anche le competizioni. Dopo il successo del prototipo a pile RS Q e-tron, che nella Dakar dello scorso anno ha ben impressionato, conquistato quattro vittorie e dieci podi di tappa, sull’elettrificazione è avanti tutta: grandi passi, in tal senso, sono attesi naturalmente dalla monoposto ibrida con cui la casa dei quattro anelli debutterà nella stagione 2026 di Formula 1. Che futuro avranno, invece, le Audi ad alte prestazioni mosse da motori termici? Grazie ai carburanti ecologici, dovrebbero rimanere in produzione ancora per molto tempo, con caratteristiche sempre più esclusive e in numero sempre più limitato. E con un grado di elettrificazione via via crescente.