NON SOLO LA BENZINA - L’attuale delicata situazione geopolitica ha avuto delle ripercussioni sul prezzo dei carburanti e dell’energia elettrica. Quest’ultimo aspetto interessa da vicino i possessori dell’auto a batteria, che hanno scelto questa tipologia di powertrain anche per i minori costi di gestione. Ma l’impennata dei prezzi dell’energia elettrica ha inciso direttamente sul “pieno” dell’elettrica, che è diventato progressivamente sempre più caro.
RETE DEDICATA - L’ultima in ordine di tempo ad aumentare il prezzi delle ricariche è stata la Tesla, la quale, attraverso un’email inviata ai clienti europei, ha annunciato un rincaro del rifornimento presso i suoi Supercharger, le colonnine proprietarie accessibili in maniera esclusiva ai possessori delle Tesla, passato da 0,49 a 0,66 euro al kWh. I proprietari Tesla possono verificare le tariffe aggiornate direttamente dal navigatore di bordo, toccando le icone delle singole stazioni Supercharger.
NON SOLO TESLA - Prima della Tesla è stata la Enel X ad aumentare il prezzo delle ricariche presso le sue colonnine. Le tariffe sono passate da 0,45 a 0,58 euro/kWh in AC (fino a 22 kW di potenza) e da 0,50 a 0,68 per la DC (corrente continua) fino a 100 kW, e 0,75 euro per la DC fino a 150 kW e 0,79 euro/kWh per le ultra fast con potenza di oltre 150 kW. Anche Ionity, che dispone solo di una rete ultra fast , propone 0,79 euro/kWh, tuttavia è possibile scendere fino a 0,35 sottoscrivendo un abbonamento da 17,99 euro al mese.