UNA NOTA STONATA - Gli appassionati di auto d’epoca più esigenti e attenti all’originalità gongolano quando s’imbattono in un veicolo storico con la sua targa originale, ma non così raramente agli intenditori del genere capita d’imbattersi in vecchie auto magari ottimamente conservate o restaurate di tutto punto, ma corredate di placche moderne, ovvero quelle nel formato “AA 000 AA” introdotto a partire dal 1994 e attualmente in vigore. Una nota un po’ stonata, se non un vero pugno in un occhio, per i collezionisti più intransigenti sul tema.
SE NE PARLAVA DAL 2020… - La buona notizia al riguardo, per gli amanti del settore, è che molto presto sarà possibile dotare i veicoli d’epoca che ne sono sprovvisti - perché re-immatricolati come fossero nuovi in quanto privi di documenti o provenienti dall’estero - di targhe coerenti con il periodo storico di produzione o di circolazione del mezzo. La nuova disposizione è contenuta nel testo della legge 178 del 30 dicembre 2020, che prevede la “facoltà di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico”. Lo scorso venerdì, 4 agosto, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il decreto, che entrerà in vigore il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (presumibile oggi, lunedì 7 agosto) e sarà applicabile dal sessantesimo giorno successivo alla predetta data.
IL VEICOLO STORICO DEV’ESSERE CERTIFICATO COME TALE - Ottenere una targa concorde al periodo storico del veicolo storico che ne è privo, tuttavia, non è una semplice questione “anagrafica”. Il mezzo in questione, infatti, deve essere riconosciuto dallo Stato italiano come “di interesse storico e collezionistico”, e quindi dotato, secondo quanto previsto dall’articolo 60 del Codice della Strada, del Certificato di Rilevanza Storica rilasciato dall’Asi, l’Automotoclub storico italiano.
QUANTO COSTA? - Il decreto attuativo appena emanato determina e indica in modo chiaro le modalità di applicazione della legge. Il proprietario del veicolo dovrà presentare la richiesta di ottenimento delle targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista o un ufficio della Motorizzazione Civile. Le istanze, in particolare, posso essere avanzate per i veicoli radiati d’ufficio o per esportazione, per quelli re-immatricolati e per quelli di origine sconosciuta (ma in ogni caso devono essere dotati di Certificato di Rilevanza Storica). Il rilascio della targa storica è soggetto al pagamento di 549 euro per gli autoveicoli e di 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole.