IN ASCESA - Il carismatico ceo (e fondatore) della
Tesla, Elon Musk, ha annunciato le vendite del trimestre: a dispetto dei prezzi non proprio popolari della Model S (
foto qui sopra), l'unico attualmente prodotto, l'azienda pare abbia più difficoltà a produrre i veicoli che a venderli. Il terzo trimestre parla di 7.785 Tesla vendute: poche, se si trattasse di un'auto convenzionale. Un'enormità, se si pensa che si parla di un'auto a motore esclusivamente elettrico. Secondo Musk, “le ultime novità (
qui la news) hanno ulteriormente incrementato la domanda”. Risulta quindi necessario aumentare la produzione “a più di 2.000 veicoli alla settimana per fine 2015”. Parola di boss.
100.000 NEL 2015? - Certo, se Musk fornisse le cifre come gli altri produttori, il compito sarebbe più semplice: calcolatrice alla mano, il mercato per Tesla potrebbe valere 8.000 auto al mese entro la fine del prossimo anno, vale a dire 100.000 esemplari l'anno o giù di lì. Sarebbe interessante, con una punta di malizia, capire se i numeri di Musk comprendano o meno la Model X, la tanto annunciata crossover che pare verrà ulteriormente rimandata. Le ultime notizie sulla Model X si riferiscono a una lettera agli azionisti da parte dello stesso Musk, in cui viene fissato il debutto per la seconda metà del 2015: la tesi è che è meglio ritardare un po', uscendo sul mercato con un prodotto maturo, piuttosto che fare scontare ai clienti troppi difetti di gioventù.
CONVENIENTE? - Eppure, al momento attuale, il business delle auto elettriche non sembra così conveniente. Anzi, per dirla con le parole di Dieter Zetsche, ceo della Daimler, “Nessuno oggi produce un veicolo a batterie che sia economicamente sostenibile”. A titolo d'esempio, la Classe B Electric Drive che sarà venduta a fine mese in Germania e che, a stretto giro di posta, dovrebbe arrivare anche da noi, avrà prezzi prossimi a quelli della BMW i3 (poco meno di 40.000 euro), ma prevede anche una formula di leasing. In questo caso, il valore del mezzo è di 39.151 euro, l'anticipo di 8.473,31 e i 36 canoni per un leasing triennale ammontano a 399 euro: non serve una laurea in discipline economiche per capire che i margini, più che risicati, siano inesistenti. In un incontro con la stampa spagnola, Zetsche è stato esplicito: “I produttori non vedono un ritorno entro un tempo ragionevole dei miliardi che stanno oggi investendo”.
PRO E CONTRO - Se così è, allora perché produrre auto elettriche? Forse perché è un treno in cui si è obbligati a salire e da cui tutti vorrebbero scendere. Va anche detto che la Daimler ha recentemente dismesso la propria partecipazione azionaria proprio nella Tesla, ricavando quasi 800 milioni di dollari: anche questo è un provento legato all'elettrico, pur se strettamente legato a un movimento finanziario. Per quanto riguarda casa nostra, impossibile dimenticare lo scarso amore di Marchionne per l'elettrico: “Perdiamo più di 10.000 dollari per ogni 500e prodotta” aveva detto l'anno scorso. Per contro, altri produttori - Nissan in testa, ma anche Volkswagen - sembrano guardare a questo tipo di tecnologia con occhio più benevolo. Alla fine chi avrà ragione?