A MACCHIA DI LEOPARDO - Ma le consegne delle auto elettriche stanno aumentando o no e a che ritmo? La risposta ‘dipende’ non è qualunquista ma realista, dato che le differenze nei vari mercati sono profonde. L’Italia, per esempio ha visto un 2022 caratterizzato da uno share delle elettriche al 3,7%, in calo dello 0,9% rispetto al 2021. Le ibride plug-in salgono dello 0,4% al 5,1% mentre le ibride salgono di 5 punti, arrivando a una quota del 34,1%, fatto di un 9,1% per le full e del 25% per le mild hybrid (qui i dati completi).
Situazione ben diversa, per esempio, in Norvegia, paese nel quale le elettriche sono ormai l’80% delle immatricolazioni: una quota monstre che ha spinto Hyundai a vendere, dal 1° gennaio, solo modelli elettrici e a idrogeno (qui la notizia).
UN MONDO MOLTO GRANDE - Rimanendo nei paesi scandinavi anche la Svezia sembra fare corsa a sé: le automobili che si ricaricano - elettriche e ibride plug-in - hanno infatti raggiunto il 74,6% delle immatricolazioni a dicembre, con le elettriche pure al 51,3%. Anche fra le elettriche le suv la fanno da padrone: la classifica svedese di dicembre vede ai primi 4 posti la Volvo XC40, seguita da Volkswagen ID.4, Volvo C40 e Tesla Model Y. Il Nord Europa e l’Italia sono quindi molto distanti.
La situazione a livello mondiale non è facile da descrivere, ma alcuni dati sono già disponibili. Il mese di novembre 2022 ha visto infatti i veicoli elettrici e ibridi plug-in aumentare del 46% rispetto al 2021, arrivando a 1.060.000 unità. Più in dettaglio si è visto che i veicoli elettrici hanno raggiunto il 13% di share, gli ibridi plug-in il 6% e gli ibridi full e mild l’11%: quindi nel penultimo mese del 2022 il 29% del mercato automobilistico globale ha avuto una qualche forma di elettrificazione, un nuovo record.
MILIONI A DOPPIA CIFRA - Non sono ancora disponibili dati precisi per le vendite dell’intero 2022 ma Bloomberg New Energy Finance (BNEF) stima che alla fine dell’anno le vendite dei veicoli elettrificati (compresi i plug-in e quelli a fuel cell a idrogeno) arriveranno 10,6 milioni, il 72% dei quali saranno elettrici. Il 28% è ibrido plug-in mentre i veicoli a fuel cell non dovrebbero raggiungere lo 0,2% e dal punto di vista territoriale la Cina farà ancora la parte del leone seguita dall’Europa e dagli USA.
È interessante notare che il secondo semestre dovrebbe essere più positivo del primo: 6,3 milioni contro 4,3. Gli aumenti stimati sono rilevanti: lo share degli EV nel primo semestre è stato del 13% contro l’8,7 del 2021 e anche la produzione globale di batterie agli ioni di litio è aumentata del 38% dal 2021. Aleksandra O'Donovan, lead author del rapporto 2022 Zero-Emission Vehicles Factbook presentato da BNEF al COP27 in Egitto, ha però rilevato un crescente divario, riguardo l'adozione dei veicoli a zero emissioni locali, fra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo: "molti degli indicatori in questo rapporto puntano nella giusta direzione ma la maggior parte dei paesi ha ancora un lungo cammino da fare sulla strada che porta, entro il 2050, ai trasporti a zero emissioni nette".
LE DUE RUOTE CORRONO - Questa disparità è presente anche in Europa: secondo Jato Dynamics (vedi grafico) nel terzo trimestre del 2022 le auto elettriche a batteria hanno avuto il 15% di share nei paesi del nord Europa contro il 3,8% di quelli del sud (compresi quelli dell’Est e le repubbliche baltiche). Dati in altalena anche all’interno di questi 2 gruppi (vedi tabella), con la Germania che scende e la Romania che sale a un livello quasi ‘tedesco’.
Il rapporto del BNEF fa anche una stima di quanto i veicoli elettrici - compresi quelli a 2 ruote - riducono il consumo di petrolio e le emissioni di CO2. La stima è che la flotta elettrica abbia evitato l’utilizzo di 1,7 milioni di barili al giorno contro il risparmio di 1,5 milioni di barili del 2021. Questi veicoli stanno inoltre eliminando 152 milioni di tonnellate di CO2 all'anno e una cosa molto interessante è che il maggior contributo a questa diminuzione (la barra gialla del grafico) viene dalla flotta di veicoli elettrici a due e tre ruote.
In effetti questo ‘taglio’ nel consumo di petrolio (i dati del 2022 sono stimati) deriva per il 61% dai milioni di veicoli leggeri globali, buona parte dei quali sono nell’Asia. Un recente rapporto del think tank del governo indiano, NITI Aayog, e del Technology Information Forecasting and Assessment Council prevede che nella sola India si potrebbero vendere fra i 22 e i 5,5 milioni di veicoli elettrici a 2 e 3 ruote entro il 2028 a seconda degli scenari.