LE DISTRAZIONI NON MANCANO - In una vettura moderna ci sono molte distrazioni in più rispetto al passato. I tasti fisici sono quasi scomparsi e i sistemi multimediali sono zeppi di funzioni: fare telefonate, leggere messaggi, cambiare stazione radio o musica, selezionare una destinazione sono solo alcune delle possibilità. E ogni volta che spostiamo la nostra attenzione a queste attività la togliamo dalla guida. Quante volte al termine di una telefonata in vivavoce ci rendiamo conto di non ricordare la strada appena percorsa? Questo perché una parte del nostro cervello era distratta e la guida è andata “in automatico”, concentrandosi più sulla conversazione e meno sulla strada.
L’INDAGINE AL SIMULATORE - Fin qui le valutazioni empiriche, ma dal punto di vista scientifico sono confermate da un recente studio condotto dall’Assurance Prévention, l’associazione degli assicuratori francesi, che ha condotto un test su 27 soggetti volontari - conducenti abituali, che hanno completato ciascuno 3 viaggi di oltre 100 km su un simulatore (foto qui sotto) capace di replicare la guida in autostrada. In alcuni tratti di questi tragitti gli automobilisti guidavano secondo le loro abitudini, mentre su altri sono stati imposti degli elementi distraenti (visivi, uditivi, fisici e cognitivi) provenienti dai loro smartphone oppure dal sistema multimediale dell'auto. Un sistema di tracciamento oculare ha permesso di seguire il movimento degli occhi, fornendo un’analisi dettagliata delle conseguenze di comportamenti come inviare un messaggio, sbirciare le notifiche o chiamare mentre si è al volante.
SCARSA ATTENZIONE ALLA STRADA - Sapete quanto ci si mette mediamente per comporre un numero di telefono durante la guida? 35 secondi, tempo in cui lo sguardo del conducente si alterna tra la strada e lo schermo. In condizioni normali i conducenti applicano costantemente micro-correzioni alla traiettoria della vettura, ma l’utilizzo di questi elementi distraenti moltiplica per 13 il tempo trascorso deviando dalla traiettoria e ogni deviazione ha un’ampiezza maggiore, arrivando talvolta al cambio corsia, in particolare quando si agisce sullo schermo. Inoltre, secondo lo studio, l’utilizzo di questi dispositivi quasi azzera l’attenzione posta verso elementi come gli specchietti e il cruscotto, limitando lo sguardo del guidatore al movimento tra lo schermo e la strada. Infine, in caso di emergenza, l’uso dell’elemento distraente aumenta del 60% il tempo di reazione, che passa così da 1,25 a 2 secondi, aumentando esponenzialmente il rischio di incidenti.