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Auto usate Spoticar: il bilancio del 2023 e i progetti per il 2024

Pubblicato 18 gennaio 2024

Spoticar, la divisione delle auto usate del gruppo Stellantis, ha chiuso il 2023 con il 37% di vendite in più rispetto all’anno precedente e punta a lanciare nel 2024 il nuovo servizio Direct.

Auto usate Spoticar: il bilancio del 2023 e i progetti per il 2024

NUMERI IN CRESCITA - Spoticar, divisione dell’usato del gruppo Stellantis, ha chiuso il 2023 con 73.000 veicoli di seconda mano venduti in Italia: un aumento del 37% rispetto al 2022. Un incremento che acquista maggior valore se si considera che il mercato dell’usato è cresciuto solo del 6,6%, con 2,9 milioni di passaggi di proprietà.

VETTURE CERTIFICATE - Nelle concessionarie Spoticar (cresciute del 24% rispetto all’anno precedente, ora sono 275) è possibile acquistare auto elettriche, ibride, a benzina o diesel selezionate e garantite fino a 24 mesi; questo, grazie anche a controlli (fino a 100) riguardanti la sicurezza, la carrozzeria, i componenti meccanici e gli standard di inquinamento.

LE NOVITà DEL 2023... - Lo scorso anno Spoticar ha introdotto una serie di novità: l’home delivery (cioè la consegna del veicolo a domicilio), la prenotazione online (attraverso un acconto di 100 euro) e alcune offerte promozionali come gli Spoticar Days (sconti su vetture selezionate in un determinato mese) o il finanziamento per le elettriche.

… E QUELLA DEL 2024 - Quest’anno verrà lanciato lo Spoticar Direct. L’usato Direct si differenzia da quello Spoticar “normale” per la provenienza: si tratta infatti di vetture di proprietà di Stellantis (riacquisto di veicoli dati a noleggio, aziendali o presi tramite finanziamento e restituiti senza versare la maxirata finale) ricondizionate presso il Circular Economy Hub di Torino situato dentro il complesso industriale di Mirafiori (qui per saperne di più). Le auto di seconda mano Spoticar Direct possono inoltre essere ritirate presso il punto vendita preferito senza costi di trasporto aggiuntivi.



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Ritratto di Ilmarchesino
18 gennaio 2024 - 12:14
3
Considerando il tempo di consegnare per un auto nuova e con che costi e con motore che neanche ti piace.crsdo che in molti si afficino sul.usato sicuro almeno fino a quando nn saranno sicuri del fatidico 2035
Ritratto di Blueyes
18 gennaio 2024 - 12:33
1
Ho partecipato a un evento spoticar a novembre a Torino proprio al Motor Village di Stellantis e i prezzi erano vergognosamente alti, tra l'altro molte auto usate erano piene di righe, ammaccature e una addirittura aveva una luce posteriore rotta, manco potrebbe circolare.
Ritratto di Rush
18 gennaio 2024 - 15:20
D’altronde l’onda lunga del noleggio che poi non viene riscattato prima o dopo doveva arrivare. Stellantis con tutti i marchi che rappresenta è diventata un salone multi marche del nuovo ma soprattutto dell’usato. Non necessitano neanche di fare prezzi aggressivi dato che l’auto attraverso finanziamenti e rate da capogiro si è già ripagata. Sono i nuovi outlet dell automotive. Solo che i prezzi non sono da outlet.
Ritratto di Blueyes
18 gennaio 2024 - 15:45
1
stai dicendo che pur di non abbassare i prezzi sarebbero disposti a rottamarle? Dai no, sarebbe osceno.
Ritratto di Rush
18 gennaio 2024 - 16:05
No rottamarle no. Ma son talmente tante e sono state ammortizzate che abbassare il prezzo non avrebbe più di tanto senso. Non ho i dati sottomano ma presumo per logica che almeno 300.000 usati l’anno presi a noleggio ci siano quindi smaltirli non è poi così facile altrimenti tutti quei piazzali pieni zeppi di usati semi nuovi non ci sarebbero. Se vai dentro i vari siti di Arval e compagnia è pieno di auto. Se poi ci aggiungi Avis e compagnia sono talmente tante… a queste aggiungici tutte quelle immatricolate (non sono poche) con la formula che dopo 3 anni riscatti o restituisci dove i riscatti sono veramente pochi. Tutte ben ammortizzate e quindi perché svenderle ? Specie ora che per un’auto nuova devi aspettare parecchi mesi.
Ritratto di Luca F
18 gennaio 2024 - 16:09
Si rottama la targa, mica l'auto. E se proprio non la puoi sbolognare altrove intera ecco che il trasformarsi in sfasciacarrozze diventa magicamente "ergersi protagonista del passaggio virtuoso all'economia circolare". E il bello è che poi l'"utilizzo di materiali riciclati" nella costruzione delle auto nuove viene pure presentato come un plus! Lascia fare, va...
Ritratto di Trattoretto
19 gennaio 2024 - 07:02
Finché non imparate a rovesciare il tavolo - come fa il sottoscritto - continuerete a pagar caro l’usato
Ritratto di Trattoretto
19 gennaio 2024 - 07:06
L’ultima volta al conce è stato un braccio di ferro durato un’ora e mezza. Alla fine ho rovesciato il tavolo e me ne sono andato
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 08:20
Cioè lei vuole comprare un’automobile ma vuole fare lei il prezzo ?
Ritratto di Blueyes
19 gennaio 2024 - 11:08
1
Il mio concetto di "rovesciare il tavolo" non è insistere, tanto se il venditore ha delle direttive sulle vendite sotto certe soglie non scende. Io sono convinto che il prezzo alla fine lo faccia il consumatore, ma deve essere paziente e molto disciplinato. Aspettare, osservare e soprattutto essere disposto a rinunciare all'acquisto e tenersi quello che si ha. Se tutti facessero così i prezzi calerebbero eccome, invece tutti a farsi finanziamenti e a voler la macchina nuova subito.
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 11:17
Se devo cambiare l’auto la devo cambiare. Non è che per 3 k mi metto a questionare. Lo stesso dicasi anche se la voglio cambiare. Inoltre mi piace scegliere e non prendere quello che trovo.
Ritratto di Blueyes
19 gennaio 2024 - 12:36
1
ma chi è che DEVE cambiare auto, andiamo...nel 99% dei casi è un VOGLIO cambiarla più per sfizio e allora che paghi caro. 3.000€ possono sembrare niente per lei, ma molti per altri. Non tratterei con sufficienza l'argomento.
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 12:48
Uno che non vuole restare a piedi ? Uno che con la macchina ci lavora ? Uno che magari sa che a ripararla partono 2000€ e la macchina vale di meno etc etc etc
Ritratto di Maurino004
19 gennaio 2024 - 14:26
1
Il problema dei prezzi è semplicemente la clientela tonta. Si compra al prezzo giusto altrimenti non si compra, se si ha bisogno di un' auto si compra il meno peggio, sicuramente non il nuovo ne l'usato stellantis.
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 14:45
Alè. Una bella apecar d siamo a posto.
Ritratto di Rush
19 gennaio 2024 - 14:56
-:)))
Ritratto di Andre_a
19 gennaio 2024 - 16:21
Si compra al prezzo giusto o non si compra mi sembra sacrosanto. In Europa c'è stata un'impennata di prezzi senza senso, ma se continuate a comprarle loro continuano ad alzare prezzi. Se uno ha bisogno, va sul mercato dell'usato. E non quello garantito, perché capisco che una garanzia ufficiale della casa faccia gola, ma se le fanno pagare troppo care. Stellantis, ma anche le altre case.
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 18:21
Io non capisco. L’auto è un oggetto. Chi la costruisce fissa il prezzo. Se non voglio spendere quei soldi, non la compro. Fine. Se invece la voglio, la compro. Non è che se domani smettiamo di comprare il pane, questo scende di prezzo. Come fa uno che acquista un’auto a dire costa troppo. Ha quel costo. Se va bene ok. Se no, la lascio lì.
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 18:23
Quando va in oreficeria, contesta il prezzo ? Come faccio io a sapere quanto costa costruire l’auto e mantenere tutta la catena che la produce e la commercializza etc etc etc.
Ritratto di Andre_a
19 gennaio 2024 - 18:37
Mai stato in oreficeria
Ritratto di Andre_a
19 gennaio 2024 - 18:37
Ma certo che sì: legge della domanda e dell'offerta. Chi la costruisce fissa il prezzo, se a quel prezzo non la compra nessuno abbassa il prezzo, se può, altrimenti fallisce
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 21:53
Giustamente ha detto; se può.
Ritratto di Andre_a
19 gennaio 2024 - 21:57
Considerando che fuori Europa spesso costano la metà, se non meno, il "se può" mi sento di darlo per scontato.
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 21:59
Fuori dall’Europa ci sono tassazioni diverse e costi diversi
Ritratto di Andre_a
19 gennaio 2024 - 22:03
Costi diversi, se si parla della stessa auto costruita nello stesso posto, anche no. Tasse certamente, ma non ci si avvicina neanche al delta di prezzo. Ho fatto diversi esempi sotto altri articoli di recente, se non li hai letti te ne faccio volentieri un paio.
Ritratto di Oxygenerator
19 gennaio 2024 - 22:12
Magari anche “ ive “ diverse ? Costi energetici ? Costi diversi di manodopera ? Butto lì eh, ne sono completamente all’oscuro. Mai comprata un’auto all’estero.
Ritratto di Andre_a
20 gennaio 2024 - 00:52
Permettimi due esempi pratici, secondo me chiariscono più di qualsiasi discorso ipotetico. Te li faccio col mercato giapponese perché lo conosco meglio, ma prendi gli Usa, il Canada, l'Australia, la Corea... sviluppate democrazie "occidentali" insomma, non dittature o paesini irrilevanti, e vedrai che il discorso è molto simile. Primo esempio, la Corolla: in Giappone parte dall'equivalente di 13000€, ma è una versione spartana e con motore termico, prendiamo quindi la ibrida che, in allestimento paragonabile a quello europeo, parte da poco meno di 18000€. In Giappone l'iva è del 10%, quindi per portarla in Italia tolgo l'iva giapponese, metto quella italiana e siamo intorno ai 20000€. Aggiungiamo il 10% di dazi per entrare in Europa ed esageriamo mettendo 1500€ di spese di trasporto (esageriamo, perché quella è la cifra che spendo io, Toyota che ne trasporta a milioni immagino ottenga prezzi di favore), siamo a 23500€. Il bello è che Toyota produce la Corolla europea in Inghilterra e in Turchia e, se non sono masochisti, dovrebbero farlo per risparmiare su dazi e trasporti, quindi dovrebbero guadagnarci pur vedendola ancora a meno. Infine la Corolla e Toyota in genere inquina relativamente poco, quindi non dovrebbe neanche essere influenzata da multe sulla CO2. Eppure a quanto la vendono? A partire da 33000€, pratica almeno 10000€ in più di quanto potrebbero venderla guadagnandoci quanto in patria. Ok, ci sono immatricolazione, messa in strada e altre spesucce, ma esistono in entrambi i paesi, e la differenza non può essere di 10k. Il secondo esempio è l'opposto, il top seller europeo T-Roc. Anche qui non posso prendere la versione base perché in Giappone il millino 3 cilindri non lo vevendono, ma devo prendere come minimo l'allestimento Style con motore 1.5 benzina o 2.0 diesel, entrambi da 150 cv, entrambi con DSG. In Europa costano rispettivamente 37500€ e 41500€. Aggiustiamo di nuovo l'iva a quella Giapponese che è più bassa e siamo a 32175 e 35607. Siccome anche quelle vendute nel paese del Sol Levante sono prodotte in Europa, mi aspetterei che stavolta i trasporti mi gonfiassero il prezzo nipponico, invece sai qui in Giappone a quanto stanno? Entrambe le versioni costano la stessa identica cifra, circa 25800€. Tragitto inverso, eppure sulla diesel abbiamo di nuovo almeno 10000€ di differenza, sulla benzina poco meno. Scusa il papiro, ti ringrazio per la lettura e ti ringrazio ancora di più se riesci a spiegarmi questa situazione con qualcosa che non sia speculazione, cartello... perché sono termini che non mi piacciono, ma non saprei davvero in che altro modo giustificare tutto questo.
Ritratto di Oxygenerator
20 gennaio 2024 - 14:00
Grazie dell’info. Non saprei come giustificare tale dislivello. O ci sono cose che non sappiamo o è un accordo. Evidentemente
Ritratto di Rush
22 gennaio 2024 - 01:11
Andrea provo a fare un’ipotesi. Se il prodotto viene commercializzato come un bene di largo consumo (in mercati non maturi possibilissimo) laddove vi è l’intenzione di entrare e prendere quote di mercato per accaparrarsi più utenti possibili è una via che potrebbe avere senso. Una volta catturato il cliente devi poi cercare di fidelizzarlo e li puoi iniziare il tuo recupero degli investimenti fatti. Un’altra strada potrebbe essere quella della manutenzione. Ti aggancio con un prezzo accattivante e poi… in fondo più auto circolano del mio gruppo più avrò/avranno interessi/bisogno sui/di pezzi di ricambio. Oggi quel che conta di più è la fidelizzazione del cliente e la riprova sono le formule di finanziamento. Un po’ come la telefonia. Una volta fidelizzavi attraverso il prodotto ora tramite i servizi. Quindi il bene può anche essere deprezzato nei mercati ancora in crescita. Da noi con 4 auto a testa neanche regalata riesci più a piazzarla… passami la battuta.
Ritratto di Andre_a
22 gennaio 2024 - 13:36
@Rush: ma i mercati che ho citato sono molto simili a quelli dell'Europa occidentale. Parlavo principalmente di Usa e Giappone, i redditi medi sono elevati. Inoltre ho fatto volutamente due esempi opposti: se posso capire VW che attua una politica aggressiva per entrare nel mercato, ma Toyota che è quasi monopolista non dovrebbe fare il contrario? Capisco anche il discorso sulle manutenzioni e i finanziamenti, ma di nuovo: perché dovrebbero funzionare solo in un mercato e non negli altri?
Ritratto di AZ
18 gennaio 2024 - 20:56
Vabbè.
Ritratto di Maurino004
18 gennaio 2024 - 21:42
1
Se il nuovo manca...