OBIETTIVO - Un provvedimento per stimolare la concorrenza e abbassare le tariffe: così il governo Monti ha presentato il decreto sulle liberalizzazioni varato il 20 gennaio scorso. Numerosi i settori toccati dalle nuove regole: dalle banche alle farmacie, dall’energia ai notai. Per quanto riguarda l’auto, ecco la sintesi delle novità: si tenga presente che alcune norme entreranno in vigore solo nei prossimi mesi.
CARBURANTI - I gestori potranno acquistare i carburanti dove è più conveniente, slegandosi dalle compagnie petrolifere. Avranno inoltre la possibilità di riscattare l’impianto e di realizzare consorzi di acquisto per ridurre i prezzi. Fuori dal centro abitato, nessun limite per i distributori self service. I distributori potranno vendere pure prodotti diversi dai carburanti (bevande, alimenti, quotidiani, periodici, tabacchi e caramelle).
ASSICURAZIONI - Il governo spinge per la scatola nera, che registra i movimenti dell’auto consentendo di ottenere sconti sulla Rc auto. Inoltre, ogni agente dovrà mostrare al cliente tre preventivi Rca: quello della compagnia che rappresenta, più altri due di assicurazioni diverse. E per combattere le truffe, stop ai contrassegni cartacei (facilmente falsificabili), che verranno sostituiti da quelli elettronici.
TAXI - Sarà l’Autorità dei trasporti a svolgere un’istruttoria, città per città, per individuare il numero di licenze taxi necessarie. Via libera a licenze part-time, che il tassista potrà affidare a un altro autista quando non lavora.
AUTOSTRADE - Verrà istituita un’autorità indipendente per vigilare sui pedaggi delle autostrade. In particolare, il “regolatore” definirà le tariffe “price cap” (basato sul parametro base della produttività) che i gestori dovranno applicare.