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Auto: cosa cambia con le liberalizzazioni del governo Monti

23 gennaio 2012

Fra i numerosi settori interessati dal recente decreto sulle liberalizzazioni, ci sono Rca, carburanti, taxi e autostrade. Per abbassare le tariffe.

OBIETTIVO - Un provvedimento per stimolare la concorrenza e abbassare le tariffe: così il governo Monti ha presentato il decreto sulle liberalizzazioni varato il 20 gennaio scorso. Numerosi i settori toccati dalle nuove regole: dalle banche alle farmacie, dall’energia ai notai. Per quanto riguarda l’auto, ecco la sintesi delle novità: si tenga presente che alcune norme entreranno in vigore solo nei prossimi mesi.   

CARBURANTI - I gestori potranno acquistare i carburanti dove è più conveniente, slegandosi dalle compagnie petrolifere. Avranno inoltre la possibilità di riscattare l’impianto e di realizzare consorzi di acquisto per ridurre i prezzi. Fuori dal centro abitato, nessun limite per i distributori self service. I distributori potranno vendere pure prodotti diversi dai carburanti (bevande, alimenti, quotidiani, periodici, tabacchi e caramelle).

ASSICURAZIONI - Il governo spinge per la scatola nera, che registra i movimenti dell’auto consentendo di ottenere sconti sulla Rc auto. Inoltre, ogni agente dovrà mostrare al cliente tre preventivi Rca: quello della compagnia che rappresenta, più altri due di assicurazioni diverse. E per combattere le truffe, stop ai contrassegni cartacei (facilmente falsificabili), che verranno sostituiti da quelli elettronici.

TAXI - Sarà l’Autorità dei trasporti a svolgere un’istruttoria, città per città, per individuare il numero di licenze taxi necessarie. Via libera a licenze part-time, che il tassista potrà affidare a un altro autista quando non lavora.

AUTOSTRADE - Verrà istituita un’autorità indipendente per vigilare sui pedaggi delle autostrade. In particolare, il “regolatore” definirà le tariffe “price cap” (basato sul parametro base della produttività) che i gestori dovranno applicare.



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Ritratto di Niko46
23 gennaio 2012 - 13:11
3
non credo che a noi automobilisti ne verrà qualcosa di particolarmente buono: la benzina non cala se non calano le accise (e questo è un dato di fatto); io personalmente non metterò mai la scatola nera (gli affari miei me li faccio io, stato e assicurazioni si facciano i loro, grazie); e le autostrade adotteranno la scusa della manutenzione per continuare ad alzare le tariffe... quindi, niente di nuovo, solo che meno gente ci farà la "cresta" su (perché saranno in più a mangiare)...
Ritratto di cooper
23 gennaio 2012 - 18:51
liberalizzazioni che vengon bene a certe lobbies non a noi comuni cittadini. Vatti a fidare
Ritratto di rosfer
24 gennaio 2012 - 15:51
Sono d'accordo con Niko46 su tutto: - il prezzo della benzina non cala se non calano (ma vi pare che il Governo rinunci ad una tale manna sicura e quotidiana?) le accise! Ricordiamoci tutti: stiamo pagando accise per la guerra d'Abissinia e per il disastro del Vajont. Ricordiamoci: 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro) in vigore da 75 anni; 14 lire per la crisi di Suez del 1956 (0,007 euro) in vigore da 54 anni; 10 lire per il disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro) in vigore da 47 anni; 10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro) in vigore da 44 anni; 10 lire per il terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro) in vigore da 42 anni; 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro) in vigore da 34 anni; 75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980 (0,039 euro) in vigore da 30 anni; 205 lire per la missione in Libano del 1983 (0,106 euro) in vigore da 27 anni; 22 lire per la missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro) in vigore da 14 anni. La storia ha cambiato tutto ma le accise "temporanee" sono permanenti all'INFINITO!. Quanto alla scatola nera: ma vi pare che sia il caso far sapere a questi signori (si fa per dire, ovviamente) dove e quando vai? Cioè i cosi detti c.... nostri! Come se a ciò non bastassero già le carte di credito, i telefonini, le connessioni internet, e chi più ne ha più ne metta! Siamo stufi, e quassi tutti convinti che stiamo pericolosamente derivando. E ricordate: non ci sarà nessuno mai a dirvi che è il momento di abbandonare la nave: i nostri governanti sono molto, ma molto, peggio del comandante Schettino!
Ritratto di fogliato giancarlo
25 gennaio 2012 - 01:39
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Ritratto di gugliadino
24 gennaio 2012 - 16:38
anzi vedo già degli aumenti.. Le compagnie petrolifere faranno cartello e favoriranno i propri gestori e faranno prezzi più altri agli altri che saranno troppo piccoli per avere vero potere contrattuale... Per la scatola nera .. ma si facciano controllare loro in quello che fanno e in come spendono i nostri soldi... e POI LA SCATOLA NERA E IL CONTRASSEGNO ELETTRONICO, chiaramente dei costi in piu' CHI LI PAGHERà SECONDO VOI?.. le compagnie ?.. per i pedaggi niente da aggiungere... Sono tutti sederi con due buchi (prese di C_ulo)
Ritratto di Limousine
23 gennaio 2012 - 13:21
Le liberalizzazioni di cui tanto si strombazza da giorni (incluse, ovviamente, quelle inerenti il mondo dell'auto e dei trasporti), se fossero davvero applicate alla LETTERA, sarebbero utili. Dal momento, però, che ci troviamo - ahinoi - in Italia e non nel regno delle fiabe dove tutte le cose belle si realizzano davvero, resteranno - quasi interamente - lettera morta. NON dubito, infatti, che son già pronti "trucchetti" ed "escamotage" vari per aggirarle bellamente, fare "cartelli" vari, ecc. ecc. ecc., tutto - come al solito - in puro stile all'"italiana". Scusatemi lo scetticismo, ma sono decenni che di belle favolette e conseguenti PORCATE ne sento e vedo tante, per cui queste nuove "liberalizzazioni", non mi suscitano il benchè minimo entusiasmo. Naturalmente, spero proprio di sbagliarmi, ma credo proprio che non cambierà ASSOLUTAMENTE NULLA!!!
Ritratto di metacril
23 gennaio 2012 - 18:35
ti garantisco io che non ti sbagli nemmeno stavolta,ihih.prendiamo ad esempio la liberalizzazione per la vendita di quotidiani.daccordo che il prezzo è stabilito in origine ma proviamo a pensare a quei poveri edicolanti che hanno visto crollare le vendite (la gente acquista la rivista al centrocommerciale) e di conseguenza svalutare il valore dell'edicola.è un po la storia dei taxisti.ricordo anche quando deliberarono per le tariffe telefoniche.le 4 grandi compagnie si guardarono bene dal pestarsi i piedi tra loro e a me pare che le tariffe non siano poi diminuite.parlo ovviamente degli anni recenti dato che 20 anni fa una telefonata costava lire di Dio.invece di liberalizzare il rifornitore di benzina,che tolgano le accise del 1930 e compagnia bella o sporcaccioni che non sono altro.
Ritratto di andi9
23 gennaio 2012 - 13:22
o cominciamo ad abbassare le tasse o questo paese muore, questi provvedimenti non servono a nulla
Ritratto di Diavolo76
23 gennaio 2012 - 14:09
a ricordare una sola liberalizzazione che abbia portato dei benefici ai consumatori, qualcuno mi può aiutare?? liberalizzazione (in italia) significa permettere a più competitor di mettersi d'accordo sugli aumenti da applicare, punto!
Ritratto di abarth1285
23 gennaio 2012 - 14:35
1
totalmente d'accordo con te!........purtroppo per noi.......
Ritratto di gig
23 gennaio 2012 - 14:45
Concordo anche io!! :)
Ritratto di mikaelcbr
23 gennaio 2012 - 14:39
ma liberalizzate la marijuana e basta che se no fate danno.
Ritratto di fogliato giancarlo
23 gennaio 2012 - 14:54
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Ritratto di supermax63
23 gennaio 2012 - 18:53
Proprio così,non tanto fumo ma troppo fumo.Per l'automobilista non cambierà nulla tranne che continuerà a essere regolarmente spennato a partire dall'acquisto anche di vetture usate,bollo, assicurazione,rifornimenti di carburante,costi di manutenzione e gestione ecc.ecc...
Ritratto di Jinzo
23 gennaio 2012 - 19:46
abbiamo piu le balls come 60 anni fa ai tempi del fascio....nn abbiamo la forza delle proteste pesanti per cambiare qualkosa nn abbiamo nulla, perche ormai siamo schiavi del vizio e di quella carta straccia di denaro...vogliamo posti comodi da sedere e essere serviti e riveriti,andare contro noi stessi per le boiate e nn per cose serie....siamo come la caccia alla volpe,solo che noi di volpe non abbiamo nulla
Ritratto di PAPERO76
24 gennaio 2012 - 12:06
X QUANTO RIGUARDA LA BENZINA, QUESTO PROVVEDIMENTO E' 1 GOCCIA NEL MARE, STIAMO PARLANDO DI ROSICCHIARE POCHI CENTESIMI SUL 25/30% DEL PREZZO (CHE EQUIVALE AL PREZZO REALE DEL PRODOTTO SENZA ACCISE VARIE) IL RESTANTE 70% SONO TASSE E NON SI TOCCA. LA SOLITA PRESA X IL CU. ITALIANA,PRIMA TASSANO FINO ALL'INVEROSIMILE E POI TI PORGONO 1 CAROTA X ADDOLCIRTI. RISULTATO: IL PREZZO RIMMARRA' = O POCO MENO E I GESTORI CHE GIA NON GUADAGNANO 1 CA. SI SCANNERANNO X POCHI CENTESIMI. MA TASSARE ALTRI BENI COME LE SIGARETTE (CHE PROVOCANO IL CANCRO) NO? E LE PROSTITUTE? NON CONVIENE TASSARE E REGOLARIZZARE ANCHE LORO? E I PAPERONI CHE METTONO I PALETTI AL GOVERNO MONTI NO? LA SCATOLA NERA INVECE SE A CARICO DELL'ASSICURAZIONE MI PARE 1 BUONA IDEA, IO ME LA FAREI METTERE SUBITO X RISPARMIARE SULL'ASSICURAZIONE.
Ritratto di board90
24 gennaio 2012 - 16:59
5
A carico di chi? Delle assicurazioni? ahahahahahahah...piango però!
Ritratto di kiki71
24 gennaio 2012 - 15:43
ho letto che 3,5 milioni di auto in Italia girano senza copertura assicurativa. la scatola nera va bene per la costa concordia, per le assicurazioni serve che le compagnie inviino giornalmente il file con targa, telaio e data scadenza dell'assicurazione appena pagata. Per differenza dai dati del PRA o ACI, lo stato conoscerà le generalità di chi non paga l'assicurazione ed emetterà la cartella esattoriale. Se quei 3,5 milioni si azzerassero, le compagnie avrebbero più soldi e abbasserebbero OBBLIGATORIAMENTE gli importi.
Ritratto di board90
24 gennaio 2012 - 17:18
5
Vorresti che una Società assicurativa comunichi con il Pra o con l'Aci affinché i furbi paghino l'assicurazione? Nel 2012? Nell'era di internet? Ma è impossibile dai..ci vuole una vita tra invio dati e ricezione e non credo si possa fare. Senza contare che comunicare con ufficio statale da parte di una società quasi statale è come dire che la Juventus non c'entra niente con Moggi..
Ritratto di airmike
24 gennaio 2012 - 15:46
che articolo inutile!
Ritratto di edocan
24 gennaio 2012 - 17:27
serve a nulla intanto gli aumenti ci sono stati e assai elevati per cui se dicono di ridurre è una buffonata tutta montana. bisogna tagliare drasticamente stipemndi e privilegi della casta ed uscire dall'europa, euro e ritornare alla vecchia lira. Se si va avant così andiamo verso la rivoluzione, tanto quelli di Roma sono ben riforniti di tutto a partire dai cibi, soldi e benzina e noi sopportiamo le conseguenze. VERGOGNA AL GOVERNOB UFFONE ATTUALE
Ritratto di impers
24 gennaio 2012 - 19:25
Le liberalizzazioni servono ECCOME, si parla solo di calare i prezzi, ma i posti di lavoro in più? Prendiamo i taxi...si parla solo di Roma e Milano, ma a Firenze ci sono 654 licenze per 380000 abitanti + tutti i turisti che a Firenze non sono certo pochi! 1 licenza ogni 6000 abitanti, nel resto d'Europa c'è 1.8 licenze ogni 1000 abitanti..I tassisti hanno pagato le licenze e se ora le raddoppiano (per aumentare posti di lavoro, abbassare le tariffe, migliorare il servizio) vedono il loro "investimento" perdere di valore, ovvio e logico; ma tassisti cari le licenze il comune ve le ha rilasciate a GRATIS!!!La logica vorrebbe che quando smettete o andate in pensione le riprendesse il Comune, invece avete trovato dove lucrare ulteriormente, facendo questa compra-vendita che vorrei proprio sapere chi l'autorizzò la prima volta! Voti di scambio? Credo proprio di si, e adesso che la "manna" è finita, ci credo che volete che siano i Comuni e non l'Autority Trasporti, a vagliare, controllare ed emettere le licenze...un'altro INCIUCIO all'italiana! E poi se guadagnate 13000 euro l'anno come fate a vivere e pagare i debiti per le licenze, che a Firenze arrivano a 400000 euro? L'evasione esiste da tutte le parti non solo a Cortina! Smettela di prendere per il c.... e VERGOGNATEVI!!! In Italia ci sono 6 milioni di disoccupati e gente come i camionisti che veramente non sanno come arrivare alla fine del mese con il caro-gasolio /autostrada, assicurazioni ecc.
Ritratto di HoneyAnt
24 gennaio 2012 - 20:26
Però sono stati di parola,hanno detto che non mettevano le mani nelle tasche degli Italiani.Ci tolgono quel poco che ci rimane prima che lo mettiamo in tasca.Ma solo al ceto più basso.
Ritratto di acadore
25 gennaio 2012 - 00:07
Io penso che se siamo furbi e abbiamo qualcosa da parte ci conviene trasferirci all'estero prima che ci mangino tutto.. Sicuramente vista la graduatoria dei paesi, i nostri politici sono riusciti a trasformare l'Italia da un paese felice e ricco ad un posto solo da visitare per turismo.. Per essere buoni e non dire che stiamo vivendo quasi come in quello che viene definito terzo mondo..
Ritratto di ururi60
25 gennaio 2012 - 09:12
IN TUTTO IL MONDO SI ERA LIBERI DI APRIRE QUALSIASI ATTIVITà,SOLO IN QUESTO DI PAESE NO,.."""" SERVIVANO LE CONCESSIONI PARTICOLARI"""" AD UNO CHE IL PADRE ERA MUTILATO OPPURE AVEVA FATTO LA GUERRA O QUALSIASI COSA X LO STATO ITALIANO A QUESTE PERSONE VENIVANO DATE LICENZE A MERITO ...E SON DIVENTATI RICCHI A LORO VOLTA RIVENDENDOLE..ECCO XCHè ADESSO SCIOPERANO XCHè ERA UN CIRCOLO CHIUSO ANCHE QUESTO E SE LO VOGLIAMO DIRE UNA CASTA..ED EVASORI ..LICENZE VENDUTE A TERZI X CENTINAIA DI LIRE O EURO OPPURE DATE IN GESTIONE, E SOLDI MAI DICHIARATI,STRANIERI TRUFFATI SULLE LORO AUTOVETTURE E QUANT'ALTRO..BOCCA MIA STAI ZITTA..ALTRIMENTI NE VENGONO FUORI DEGLI ALTARINI DI LOR SIGNORI ,ED ALLORA SE CANE MANGIA CANE BEN VENGA TUTTO ..è TUTTA COLPA DELLA VECCHIA """DC"""CHE LI HA SEMPRE PROTETTI E LORO DAVANO IL VOTO E TANGENTI..PREMETTO CHE NON SONO DI MONTI...PERò ME LA RIDO ..VEDENDOVI ADESSO CHE FATE LA SCHIUMA..VIVA IL TRICOLORE
Ritratto di antonellof
25 gennaio 2012 - 11:54
BRAVO tutti vogliono stare con la loro casta ma è ora di finirla andiamo a vanti con le liberalizzazioni e poi vedremo
Ritratto di ottavio pasquotti
25 gennaio 2012 - 11:33
Liberalizzazioni nelle assicurazioni? Che delusione!!!!!!! UN VERO E PROPRIO REGALO ALLE LOBBY DI BANCHE & ASSICURAZIONI !!! Egregio Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà Quando gli Agenti di Assicurazione hanno appreso della Sua nomina a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, anche alla luce dell’esperienza del Presidente Monti in tema di monopoli, hanno per la prima volta dopo molti anni, sperato che finalmente si sarebbe realizzata quella riforma del comparto assicurativo e quindi quella della distribuzione, che la lobby delle Compagnie Assicurative e delle banche ha sempre impedito. Sapevamo che Lei concordava sulle nostre proposte e conosce i pochi e semplici provvedimenti che rendono concorrenziale e competitivo il settore, perché da sempre li ha condivisi con noi e ha sempre sostenuto con forza e con tutti i governi l’urgenza della loro adozione. Lei come noi, ha sempre sostenuto che la liberalizzazione del settore delle assicurazioni, in particolare in un mercato –come quello italiano nel quale il grado di concentrazione ha superato il livello massimo accettabile per un corretto funzionamento della libera concorrenza, avrebbe richiesto l’immediata adozione di norme legislative in linea con le bozze di provvedimento che ci erano state prospettate la scorsa settimana. Operiamo infatti in un mercato in cui il tasso di concentrazione riferito ai primi due gruppi assicurativi nazionali sarà, a breve, pari a quasi il 50% e che i primi cinque gruppi possiedono, attualmente, oltre il 70% di quota di mercato. Quanto leggiamo invece nel decreto approvato costituisce addirittura un passo indietro rispetto alle parziali ma coraggiose aperture dei decreti Bersani, già ampiamente indebolite dagli interventi del Governo Berlusconi e dalle normative burocratiche “su misura” di ISVAP e Compagnie, il tutto accompagnato da nuovi inutili e fuorvianti oneri burocratici (più preventivi senza poter poi vendere i prodotti), che servono solo da alibi per non introdurre le vere norme indispensabili per una effettiva concorrenza. UN VERO TRIONFO DELL’IPOCRISIA E DELLE LOBBY Vogliamo richiamare per memoria alcuni degli interventi che sarebbero stati necessari e che come abbiamo ricordato, Lei stesso aveva ampiamente condiviso:  Estendere il divieto di esclusiva (nei rapporti tra Imprese di assicurazione ed Intermediari) di cui alla Legge n.40/2007 a tutti i rami assicurativi (ramo vita compreso).  Reintrodurre il divieto di vendita di polizze a durata pluriennale come già previsto dai primi decreti di liberalizzazione e reintrodotto dal Governo Berlusconi, contro il parere dell’antitrust da Lei guidata  Introdurre l’obbligo a carico delle Compagnie assicuratrici, di rilasciare, in mancanza di giustificati motivi ostativi, a favore degli Intermediari regolarmente iscritti al R.U.I. (Registro Unico degli Intermediari assicurativi, tenuto dall’Isvap) i“Mandati agenziali” da essi richiesti, con particolare riguardo al ramo RCA, per dare agli intermediari la possibilità di mettere le compagnie in concorrenza, rispettare (e far rispettare alle Compagnie) il noto “obbligo a contrarre” vigente, nello specifico settore della RCA ed evitare il fenomeno dell’abbandono di interi territori.  Introdurre il divieto di collocamento diretto dei prodotti sul mercato (Vendita diretta) da parte delle Compagnie assicuratrici), anche quale conseguenza di una corretta applicazione dei principi ispiratori del “Codice delle Assicurazioni Private”, il cui impianto normativo pone quale prioritario l’obiettivo di consulenza e tutela del cliente, da parte dell’Intermediario Professionale (nella fattispecie l’Agente); obiettivo questo che non può certo essere perseguito attraverso sistemi di collocamento delle polizze, che non permettono una sufficiente analisi preventiva delle esigenze dell’utente, né il tempo necessario alla valutazione dell’adeguatezza del prodotto offerto in funzione di tali esigenze (obbligo previsto dalla Legge, per gli Intermediari).  Rivedere tutte le norme e delle procedure burocratiche che di fatto, attraverso inutili e forse volute complicazioni burocratiche, rendono molto difficile se non impossibile la gestione della effettiva concorrenza attraverso il Plurimandato, con l’obbligo per l’ISVAP di rivedere tutta la normativa e le disposizioni di sua competenza, in coerenza con questo principio  Dichiarare illegittime tutte quelle procedure, contratti, accordi integrativi, disposizioni, strutture provvigionali ecc. (di cui Lei ha raccolto ampia documentazione e quindi ben conosce) che le compagnie hanno introdotto per rendere sempre più difficile ed impraticabile la effettiva concorrenza la gestione del plurimandato.  Introdurre l’obbligo per le compagne di applicare, per la RCA, tariffe che corrispondano effettivamente a quelle pubblicate, evitando che il sistema attualmente utilizzato di finte scontistiche e di tariffe “particolari”per alcune categorie e territori, sia lo strumento per eludere l’obbligo a contrarre ed impedire agli Agenti di mettere in concorrenza le compagnie.  Ripristinare il divieto per le banche di collocare prodotti assicurativi collegati ai mutui, divieto introdotto dall’Isvap proprio su richiesta dell’Antitrust e dalle associazioni dei Consumatori e incredibilmente annullato dal decreto Monti che, dietro l’ipocrisia dei “tre preventivi”, reintroduce surrettiziamente una pratica già definita scorretta anche dal Parlamento e per la cui abrogazione l’antitrust e l’ISVAP avevano lavorato anni. Per Lei solo pochi semplici e chiari provvedimenti che da sempre ha chiesto ai governi e sui quali, a differenza di altri, c’è l’unanime consenso delle categorie interessate, delle associazioni degli imprenditori, dei sindacati, delle associazioni dei consumatori, dei consumatori; quindi a differenza di altri interventi, un consenso unanime che avrebbe fatto pensare ad un risultato certo. Evidentemente se così non è stato è perché le lobby hanno ancora una volta avuto il sopravvento e non vorremmo anche noi doverci associare a quanti dicono che da questo governo non ci si può che aspettare favori a banche e assicurazioni. Vogliamo essere certi che così non è e che si tratta solo di un momentaneo cedimento alle pressioni e alle minacce dei “poteri cosiddetti forti”(vedi problema salvataggio di Fonsai da parte di Unipol in cui si minaccia apertamente sui giornali di non intervenire se ci sarà l’estensione del plurimandato) e quindi contiamo su un suo immediato intervento per modificare profondamente il decreto. Significandole fin d’ora che come agenti di assicurazione attueremo tutte le iniziative utili per spiegare ai consumatori le nostre proposte e per sostenere quanti le vorranno difendere la salutiamo cordialmente Ottavio Pasquotti Presidente Provinciale SNA Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione TREVISO –SINISTRA PIAVE ottaviopasquotti@virgilio.it Tel 3357099753
Ritratto di supermax63
26 gennaio 2012 - 11:51
Il solo provvedimento che sarebbe gradito da chiunque sarebbe quello di abbassare il prezzo dei carburanti gravato da accise assurde. Purtroppo vorrebbe dire lottare con la lobby dei petrolieri...e in Italia mai nessun governo e governante ha mai osato tanto !!!

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