SIAMO TORNATI A MARZO - Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una tendenza al rialzo di benzina e gasolio, con prezzi che in modalità self superano i 2 euro al litro. In pratica ora il costo del carburante è tornato sui livelli di marzo. Come sappiamo il Governo italiano per calmierare l’aumento dei prezzi aveva deciso di tagliare le accise sui carburanti (qui la news), varando il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina”. Con questo provvedimento, che poi è stato prorogato fino all’8 luglio 2022, c’è stata una riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegati come carburante per autotrazione di 25 centesimi di euro al litro. Quindi, togliendo i 25 centesimi di euro (35,5 con IVA) risultanti dal taglio delle accise, oggi il prezzo del carburante sarebbe superiore a 2,31 euro al litro.
I MOTIVI - Il motivi dietro alla ennesima, tendenza rialzista sono da ricercare nella mera speculazione, nella delicata situazione geopolitica e nel repentino aumento del prezzo del barile di petrolio, con il Brent che ha superato quota 123 dollari.
QUANTO COSTANO OGGI? - Stando ai dati di ritorno dall’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico elaborati da Staffetta Quotidiana, la media dei prezzi rilevati alle 8 della mattina dell’8 giugno su circa 15.00 impianti (in modalità self): la benzina costa 2,005 euro/litro (+23 millesimi; 2,073 euro/litro in autostrada), e il diesel 1,920 euro/litro (+27; 2,000 euro/litro in autostrada). In modalità servito la benzina costa 2,125 euro/litro (+16 millesimi; 2,301 in autostrada), il diesel raggiunge quota 2,046 euro/litro (+20 millesimi; in autostrada 2,231), il Gpl 0,830 euro/litro (-1) e il metano 1,832 euro/kg (-4).