IMPATTO ZERO - La
BMW i3 vista al Salone di Francoforte entra ufficialmente in produzione nello stabilimento BMW di Lipsia dal quale usciranno altre future auto a zero emissioni della casa tedesca. Già fissato il prezzo in Italia: 36.200 euro. C'è da pensare che la BMW abbia preso la sfida dell'ecosostenibilità con grande impegno: le componenti dell'auto e le tecniche di montaggio sono state studiate per abbattere, dichiaratamente, i consumi energetici e le emissioni fino al 70% (quattro grandi pale eoliche poste sullo stabilimento producono una parte della corrente elettrica necessaria) e per ridurre il numero di parti e di operazioni necessarie perché ogni BMW i3 esca dalla catena di produzione.
CUORE DI CARBONIO - Tra gli elementi di spicco, va citata la produzione della scocca in CFPR (plastica rinforzata con carbonio) che avviene a Lipsia utilizzando i “fogli” di carbonio che arrivano da una fabbrica della BMW negli Stati Uniti. Questi fogli vengono tagliati e pressati a caldo per assumere le forme desiderate e poi viene aggiunta resina ad alta pressione. I vari pezzi vengono poi uniti tra loro tramite incollatura. Il carbonio è utilizzato per tutta la cellula dell'abitacolo, la termoplastica per portiere e cofani. Per il cruscotto e in alcuni punti dell'abitacolo troviamo materiali riciclati.
MONO O BIMOTORE - La BMW i3 è un'auto che pesa solamente 960 kg: al dato vanno aggiunti tuttavia i 230 kg delle batterie al litio, di produzione Samsung. In questa configurazione, è in grado di percorrere 150 chilometri prima di doversi fermare al distributore (cioè, attaccarsi a una presa di corrente). La velocità massima è di 150 km/h, limitata elettronicamente; l'accelerazione da 0 a 100 km orari richiede 7”2 secondi. Disponibile, per chi vuole estendere l'autonomia fino a 300 km, un piccolo bicilindrico da 650 cc, alimentato a benzina e di derivazione motociclistica: non è collegato alle ruote motrici, e serve unicamente per ricaricare gli accumulatori.