DUE ICONE - Fra le berline premium di grandi dimensioni, pochi altri modelli sono longevi e di successo come BMW Serie 5 e Mercedes Classe E: la Serie 5 ha debuttato nel 1972 ed è arrivata alla settima generazione, mentre la Classe E risale al 1993 (ma le sue antenate, prima del nome E, risalgono agli Anni 50) e la quinta serie è uscita nel 2016 . La rivalità fra le Serie 5 e Classe E si rinnoverà a partire dall’estate del 2020, quando arriveranno sul mercato le rispettive versioni aggiornate, prova che i due costruttori si marcano stretti e intendono darsi “battaglia” per lo scettro della categoria. Vediamole a confronto.
> DESIGN ESTERNO
L’edizione 2020 della BMW Serie 5, lunga 496 cm, riflette la vocazione sportiveggiante della casa di Monaco, perché ha linee tese, tratti più scolpiti e sottili fari anteriori, che conferiscono un’espressione più grintosa alla parte anteriore. La mascherina, con il restyling, si fa più spigolosa e ha cornici più evidenti. I fanali posteriori sono a sviluppo orizzontale e la coda appare muscolsosa. Più corta di 4 cm, la Mercedes Classe E del 2020 ha superfici più levigate e sinuose, che fanno risaltare l’eleganza tipica delle auto della casa tedesca. La versione restyling ha una mascherina ridisegnata, più estesa nella parte bassa, oltre a inediti fascione e cofano motore; la coda è più snella rispetto alla rivale e porta al debutto nuovi fanali a sviluppo orizzontale, che sostituiscono quelli tondeggianti della Classe E in via di pensionamento.
> ABITACOLO
Le differenze sono marcate anche all’interno, perché il mobiletto centrale della BMW Serie 5 è rivolto verso il guidatore (ne guadagna la sportività) e ha tratti più spigolosi. Alla sua sommità c’è lo schermo touch a sbalzo del sistema multimediale, di 10,25" o 12,3" sempre in stile tablet. Nel tunnel è presente il rotore per controllare il sistema multimediale e i numerosi servizi di bordo. La Mercedes Classe E predilige le linee più morbide e trasmette una certa sensazione di movimento. I diffusori dell’aria sono rotondi e la strumentazione è al di sotto di una palpebra più estesa rispetto alla BMW: strumentazione e sistema multimediale sono affiancati in un unico grande pannello dalla grande presenza scenica. Dal tunnel è assente il selettore del cambio che si trova in una leva nel piantone dello sterzo.
> MOTORI
Entrambe dotate della trazione posteriore, ma con la possibilità di avere anche quella integrale, le due berline hanno motori per tutte le esigenze (e per tutte le tasche). Si parte con i 4 cilindri turbo di 2.0 litri: la BMW Serie 5 offre il benzina, nelle versioni da 184 CV e 252 CV, e il diesel da 190 CV, mentre la Mercedes Classe E è dotata del benzina da 272 CV e del diesel da 265 CV (quest’ultimo però ha due turbo). I “duemila” sono tutti ibridi leggeri, simili nella concezione, con un motore elettrico che funge anche da generatore: viene alimentato da una rete elettrica a 48 volt e recupera energia nei rallentamenti, stoccandola all’interno di una batteria dedicata. In fase di spinta, aiuta il motore termico a ridurre i consumi e migliorare lo spunto: fornisce 11 CV per la Serie 5 e 20,4 CV per la Classe E.
Per BMW Serie 5 e Mercedes Classe E sono disponibili anche motori a 6 cilindri: la BMW offre i 3.0 benzina da 333 CV e diesel da 340 CV, la Mercedes “risponde” con i benzina 3.0 da 367 CV o 435 CV, quest’ultimo riservato alla AMG E 53. I 6 cilindri della Stella hanno l’ibrido leggero EQ-Boost con motore elettrico 22 CV e 250 Nm. Non mancano gli ibridi plug-in, con batterie ricaricabili da una presa di corrente o colonnina: la Mercedes non li ha ancora annunciati, mentre per la Serie 5 ce n’è uno basato sul 4 cilindri 2.0 da 252 CV e uno, più performante, che ha come base il 6 cilindri 3.0 da 286 CV. A sostenerli è un motore elettrico da 109 CV (il medesimo per entrambi), alloggiato nella scatola del cambio, che fa lievitare la potenza complessiva a 292 e 394 CV. La Serie 5 offre la trasmissione automatica a 8 rapporti, la Classe E a 9 marce.