MENO MORTI - Il 16 gennaio del 2024 iniziava a Bologna la sperimentazione Città 30, con una vasta zona della città in cui le strade hanno visto abbassarsi il limite da 50 a 30 km/h. A un anno di distanza è arrivato il momento di fare il bilancio di questa iniziativa. Un bilancio che non può che essere positivo per il capoluogo emiliano, che ha visto praticamente dimezzarsi le persone decedute sulla strada, passate da 21 nel 2022 a 18 nel 2023 fino a 10 nel 2024 (-48,72%), arrivando al minimo storico dal 2013 a oggi (se si esclude il periodo Covid in cui i movimenti erano limitati). Inoltre per la prima volta dal 1991, primo anno di cui sono disponibili i dati Istat a livello cittadino, nessun pedone è stato ucciso e quelli investiti si sono ridotti del 16%.
CALANO GLI INCIDENTI - In calo anche gli incidenti stradali, diminuiti del 13,10%, e i feriti, dell’11,08%, mentre sulle strade radiali il calo supera rispettivamente il 16% e il 19%. Meno incidenti e anche meno gravi, visto che quelli classificati dal 118 come “codice rosso” sono stati inferiori del 31%. Parallelamente è diminuito anche il traffico veicolare (-5%) e anche l’inquinamento da esso derivato (-29%). Le misure adottate potrebbero aver favorito invece il bike Sharing, cresciuto nell’ultimo anno del 69%, e il car sharing, che ha fatto segnare un +44%, oltre che per il Servizio Ferroviario Metropolitano nell’aera urbana della città felsinea, in crescita del 31%. Aumentano del 10% invece gli spostamenti in bicicletta, mentre sono stabili rispetto al 2023 gli abbonamenti e gli spostamenti con mezzi pubblici su gomma.
VELOCITÀ RESPOSNABILE - In base all’analisi delle possibili cause dell’incidentalità, la violazione dei limiti di velocità risulta il comportamento che più volte ha causato un incidente nell’intero 2024 secondo la Polizia locale di Bologna. La velocità eccessiva è infatti stata la causa del 40,3% degli incidenti in cui i vigili sono intervenuti sulle strade bolognesi, seguita dalla mancata precedenza (19,9%), manovre non corrette (11%), mancato rispetto dei semafori e della segnaletica (9,2%) e la guida sotto effetto di alcol o droga (5,3%).