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In Brasile drastico calo del mercato dell'auto nel 2016

20 febbraio 2017

Il numero di auto immatricolate è sceso del 16,4% rispetto all'anno precedente: accusano il colpo FCA e Volkswagen.

In Brasile drastico calo del mercato dell'auto nel 2016

IN CALO ANCHE LA PRODUZIONE - Il mercato dell’auto brasiliano si è contratto in maniera significativa nel 2016 rispetto all’anno precedente, complice il rallentamento dell’economia nazionale e l’incremento delle tasse. Secondo i dati pubblicati dalla Anfavea, l’associazione nazionale delle case automobilistiche, le immatrciolazioni di automobili nuove l’anno scorso sono state pari a 1.490.927 unità, in flessione del 16,4% rispetto alle 1.786.976 unità del 2015. Il calo è stato ancora più sensibile analizzando i modelli di importazione, passati dalle 336.033 unità del 2015 alle 185.795 dell’anno scorso. Nello stesso periodo la produzione di automobili è scesa da 2.017.639 unità a 1.778.464 unità, pari a un calo del 12%, raggiungendo i livelli più bassi dal 2004: il Brasile è scivolato in decima posizione nella classifica dei Paesi in termini di capacità produttiva, nonostante fosse settimo nel 2010.

VENDITE GIU’ PER TUTTI - La flessione del comparto è stata avvertita in maniera trasversale dalle case automobilistiche, con picchi talvolta notevoli: è il caso per esempio della Fiat (nella foto la Mobi), passata dalle 316.123 unità vendute nel 2015 alle 190.129 dell’anno scorso. Il Brasile non è più il mercato di maggior successo per l’azienda torinese, complici i buoni risultati dell’anno scorso in Italia (385.678 immatricolazioni). La FCA ha perso da un anno all’altro circa 110.000 vetture, scese dalle 360.075 unità del 2015 alle 249.986 del 2016, nonostante l’ottimo risultato del marchio Jeep: in questo caso il numero di esemplari venduti è aumentato da 41.795 a 59.055 auto. La contrazione della Volkswagen è altrettanto clamorosa, in virtù del passaggio dalle 290.455 unità del 2015 alle 185.327 del 2016, mentre l’unico gruppo fra quelli principali ad aver superato quasi indenne la tempesta è la General Motors: in questo caso le vendite sono passate da 331.055 a 304.564.



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Ritratto di IloveDR
20 febbraio 2017 - 17:36
3
è da almeno 3 anni che il mercato brasiliano è in calo, forse erano cresciuti troppo negli anni precedenti...in questo contesto FCA e VW hanno dimezzato le quote di mercato, FCA ha ridotto il crollo grazie al buon successo delle piccole Jeep (Renegade e Compass), VW ha fatto un tonfo clamoroso...chi ha acquisito importanti quote di mercato sono state GM, Hyundai e Toyota...il fatto curioso è il comportamento differente di FCA fra questo "crollo" Sudamericano dove ha continuato ad investire e lanciare nuovi modelli (Mobi, Nuova Palio/Punto il mese prossimo; Nuova Siena in Argentina, Renegade e Compass) e il crollo europeo di pochi anni fa dove ha lasciato segmenti di mercato senza modelli con la scusa della recessione...
Ritratto di The Krieg
20 febbraio 2017 - 19:00
Contando che FCA è leader del mercato brasiliano da anni, mi sembra giusto cercare di difendere la "corona" con le unghie e con i denti
Ritratto di alex_rm
20 febbraio 2017 - 22:08
Questo dato rifletta la flessione negativa dell economia brasiliana che si è avuta con lo scandalo petrobras che ha portato alla richiesta di dimisssioni e impichment di dilma roussef e la grande svalutazione del rial.
Ritratto di Luzo
21 febbraio 2017 - 08:38
Il mercato brasiliano non è che è in calo adesso, era drogato dagli incentivi prima , in più sono in recessione e hanno un bel po' di problemi interni ( tangenti scandali vari ecc ecc ) con PIL in calo ( elevato calo) e debito pubblico che la Grecia è Bengodi al confronto ( vendono i bond al 6%, e anche oltre) . In compenso la moneta si è apprezzata molto nei confronti dell'Euro (>25%) compensando in parte le mancate vendite. Molti costruttori h anno tuttavia approfittato del momento dei bonus per costruire / ampliare le loro sedi in brasile, così da servire adeguatamente tutto il sudamerica e pure esportare, investimenti a lungo termine quindi, in un paese ( e un continente) ancora altalenante mam con buone potenzialità di crescita
Ritratto di Utente_1976
21 febbraio 2017 - 08:48
Per una volta hai fatto una critica sensata, quindi ti rispondo. È VERO, la differenza c’è. Il motivo però non credo sia una disaffezione dall’Italia, come il tuo commento vuole dare ad intendere, altrimenti non si capirebbero i massicci investimenti in Maserati e Alfa Romeo, ma anche in 500X e Renegade (prima auto di brand straniero, che fa numeri significativi (per intenderci, non una Lamborghini da qualche migliaio di esemplari all’anno) ad essere prodotta in Italia – non dimentichiamolo). Il motivo è che l’Europa è un mercato malato, dove ci sono costruttori come Opel, che in 20 anni credo abbia perso oltre 10 miliardi di Euro, PSA che tra il 2012 e il 2015 credo abbia perso oltre 5 miliardi di Euro (poi salvata dal fallimento grazie ai soldi freschi di mamma Francia e della Cina), Ford che fino all’altro ieri sanguinava, e si è ora rimessa in piedi chiudendo tre stabilimenti. Tutta questa ‚gggente è rimasta al tavolo perché poteva permetterselo (chi in quanto mantenuta dallo stato francese, chi in quanto mantenuta indirettamente dallo stato americano, che ha messo on sacco di soldi in conto capitale di GM per salvarla dal fallimento). Fiat in quel momento (parliamo della crisi del 2010) si è trovata con l’opportunità di tirarsi fuori dal pantano europeo, e ha preferito mettere tutte le energie su Chrysler. Ne è valsa la pena?? Eh…direi proprio di si…perché senza quella operazione il rilancio Alfa te lo sognavi, la Renegade a Melfi anche, e probabilmente a quest’ora Fiat aveva chiuso i battenti, VW si era presa Alfa, avrebbe chiuso tutto tranne un piccolo stabilimento civetta magari ad Arese, per fare un po‘ di cinema, con gli italiani pure a ringraziare e magari a foraggiare con incentivi statali (come è successo con Lamborghini-Audi), e invece della Giulia ci ritroveremmo con una Seat Toledo ricarrozzata. Tu magari saresti pure contento, e hai il diritto di pensarla come vuoi, ma io preferisco vedere FCA sulle sue gambe, che ha investito una diecina di miliardi in questi ultimi 7 anni in Italia (vado a spanne), senza chiedere un centesimo allo Stato Italiano, e che ha appena mandato in onda uno spot su Alfa Romeo al Superbowl, visto in meno di una settimana da quasi 18 milioni di americani. E che potrà portare avanti il rilancio Alfa con calma, perché grazie a Maserati, Jeep e Dodge, i costi altissimi del pianale Giorgio potranno essere ammortizzati, senza bisogno di svendere le Giulia e le Stelvio per fare volumi a tutti i costi. Io sono ottimista, e pure contento. PS: in Brasile Fiat si sta salvando (ha chiuso il 1016in attivo pure lì) non solo grazie alle Jeep, ma anche alla Fiat Toro, che sta avendo un successo notevole, pur costando una bella cifra.
Ritratto di Utente_1976
21 febbraio 2017 - 08:52
2016 invece di 1016...Fiat ha una lunga tradizione ma non esageriamo...
Ritratto di Fedo
21 febbraio 2017 - 09:00
applausi. notevole disamina, bravo!
Ritratto di mariofiore
21 febbraio 2017 - 16:00
Concordo su tutto con utente 1976, aggiungo solo che ritengo che la.fiat abbia alzato i prezzi in Brasile, pe aumentando i margini. Nonostante il forte calo delle vendite, non ha infatti chiuso in passivo.
Ritratto di manuel1975
20 febbraio 2017 - 18:05
anche in italia è sempre in calo i dati sono fasulli perchè contano solo le auto nei magazzini delle concessionarie.
Ritratto di IloveDR
20 febbraio 2017 - 18:14
3
un'auto immatricolata viene considerata venduta, almeno in Italia, anche se rimane depositata nel parcheggio del concessionario, si chiamano Km.0 e sono la gioia di tante persone...di Punto, Panda e 500L ce ne veramente tante da piazzare...
Ritratto di The Krieg
20 febbraio 2017 - 18:58
Infatti marchionne è talmente malvagio da produrre ogni anno 300 mila panda senza venderle per lasciarle nei concessionari per chissà quale motivo. Non fa una piega
Ritratto di mariofiore
21 febbraio 2017 - 16:03
Quelle sono pagate alla.Fca quindi sai che gli importa a loro che stanno nei piazzali. E se un concessionario le compra e le paga lo fa o per raggiungere l'obbiettivo vendita o per pagarle meno o per certezza di poterle venere.
Ritratto di bridge
20 febbraio 2017 - 19:05
1
Crisi del mercato automobilistico brasiliano a parte... La Mobi è veramente bruttina.
Ritratto di caronte
25 febbraio 2017 - 17:24
Mi sembra una cosa normale che un mercato che cresce prima o poi si ferma.