ITALIA? NO GRAZIE - La cinese BYD sembra aver scelto l’Ungheria come Paese in cui impiantare la sua fabbrica europea. La notizia è stata rivelata dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, che ha citato fonti anonime vicine al colosso cinese. Se così fosse, si dovrebbe scartare una carta dal mazzo dei possibili costruttori che potrebbero approdare in Italia, come auspicato dal ministro Urso che sperava nell’arrivo di un nuovo impianto sul nostro territorio. Che la BYD, dopo l’esordio sul mercato europeo, fosse interessata a produrre direttamente nel Vecchio Continente non è un novità. Le intenzioni della casa asiatica sono chiare: diventare una presenza fissa sulle nostre strade. Per questo la produzione direttamente in Europa le permetterebbe di migliorare la sua logistica e, soprattutto, di evitare i dazi che gravano sulle importazioni cinesi.
NESSUNO CONFERMA - Il mese scorso il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha incontrato il presidente della BYD, Wang Chuanfu, durante una visita a Shenzen sede all’azienda. Contattata dalla Reuters, la BYD ha affermato ufficialmente di essere ancora alla ricerca del giusto luogo dove realizzare la sua fabbrica in Europa e che l’annuncio sarebbe arrivato entro la fine dell’anno. Di contro, il governo ungherese per il momento non ha voluto commentare le voci che circolano.
GAMMA IN CRESCITA - Attualmente la BYD è presente sul mercato italiano con tre modelli, tutti 100% elettrici: la hatchback Dolphin, la crossover Atto 3 e la berlina Han. A breve arriverà anche la berlina Seal, una rivale della Tesla Model 3, e la suv Seal U. I prezzi dei modelli della BYD vanno dai 30.790 euro della Dolphin fino ai 70.490 della Han. Nella nuova fabbrica europea potrebbero essere costruite anche auto marchiate con il sub-brand premium Denza, nato da una joint venture tra la stessa BYD e la Mercedes. Per il momento è stata svelata la Denza D9, una monovolume a 7 posti anche a trazione integrale.