DUBBI ELETTRICI - Chissà quante auto prendono fuoco ogni giorno nel mondo, soprattutto in caso di incidente grave. Eppure non è che le cronache di tutti i Paese riportino questi fatti. È però bastato che un taxi cinese a trazione elettrica avesse questa sorte (foto sopra), che l’episodio fosse immediatamente diffuso in tutto il mondo come un gran campanello d’allarme circa la sicurezza e l’affidabilità dei veicoli elettrici. Difficile dire quanto ciò rientri nella diffidenza naturale suscitata dalle novità o quanto invece sia frutto di un’azione di “pressione” voluta da parte da chi è contrario all'elettrico.
La Byd E6 non viene importata: l'autonomia dichiarata dal produttore è di 300 km con una carica.
INCIDENTE CON BOLIDE - Fatto sta che nei giorni scorsi in Cina, nella località di Shenzen, un taxi a motore elettrico, della cinse Byd, è stato investito violentemente da una potente Nissan GT-R che viaggiava a velocità molto sostenuta (si dice 180 km/h). Nel terribile urto tre persone hanno perso la vita e, appunto, la Byd adibita a taxi ha preso fuoco. Veloce come le fiamme che si sono sprigionate dal sistema motore-batterie, è nato un dibattito/polemica circa l’affidabilità delle vetture elettriche.
SICUREZZA BATTERIE - In particolare a essere messa in discussione è la sicurezza delle pile agli ioni di litio, impiegate sulla Byd dell’incidente. C’è chi sostiene che esse sono pericolose perché soggette a esplosione in caso di temperature elevatissime, ed è per questa ragione che sui veicoli il pacco delle batterie viene protetto in maniera massiccia. La casa produttrice Byd ha affermato che il veicolo ha superato tutti i più severi test di verifica e controllo, e che in un impatto violento come quello di cui è stato protagonista il taxi, qualsiasi tipo di vettura avrebbe preso fuoco.