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Car sharing: un settore ancora in difficoltà

Pubblicato 29 settembre 2021

Riusciranno il ritorno al lavoro in presenza e la riduzione delle restrizioni alle libertà di spostamento a rivitalizzare il mondo del noleggio a brevissimo termine nelle città? Pochi e timidi i segnali di ripresa al momento.

Car sharing: un settore ancora in difficoltà

MENO 50% - Secondo un’analisi di ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, gli effetti della pandemia non accennano a mollare la presa sul settore del car sharing che nei primi 7 mesi del 2021 ha registrato un calo di circa il 50% dei noleggi effettuati nello stesso periodo del 2019. Tra le principali cause di questo crollo si segnalano il ricorso delle aziende al lavoro da casa e la circolazione ancora limitata nelle città in parte per effetto delle limitazioni alle libertà. Ma non sono da sottovalutare le ragioni psicologiche, con i potenziali utenti preoccupati rispetto al tema della sanificazione degli abitacoli e, aggiungiamo noi, il fastidio di dover viaggiare occupando solo un posto anteriore e uno posteriore per i “non congiunti”. Fattori però in calo per effetto delle ampie adesioni alla campagna vaccinale e al “green pass”. 

COSÌ NON POTRANNO SOPRAVVIVERE - Gli addetti ai lavori di questa nicchia di mercato sostengono la necessità di abolire il canone annuale per i veicoli, la riduzione al 10% dell’IVA su questi servizi e la mancanza di incentivi specifici per il comparto. Difficilmente le società operanti nel settore potranno sopravvivere, a meno di ricorrere a nuovi sostegni dalle amministrazioni pubbliche. Dopo un 2020 drammatico (con un -53% dei noleggi e una riduzione della flotta del 27%), anche i primi 7 mesi del 2021 si sono rivelati quindi un difficile banco di prova per il comparto, atteso in questi anni a un deciso sviluppo nel nostro Paese e che invece poi è stato duramente colpito dagli effetti della pandemia.

L’EVOLUZIONE DI DOMANDA E OFFERTA NEL 2021 - Intanto qualcosa sta cambiando nelle abitudini di utilizzo del car sharing: sono diminuiti i noleggi in centro città e aumentati quelli in periferia; gli utilizzi si sono distribuiti in modo più uniforme nell’arco della giornata rispetto agli anni precedenti, quando si concentravano soprattutto nelle ore di punta. Sul versante dell’offerta, si registra l’incremento della durata dei noleggi, determinata dalle nuove formule di car sharing “a lungo termine”, attivate proprio per attirare una parte di domanda che, nonostante il Covid, ha manifestato il bisogno di mobilità in modo continuativo. Rispetto allo scorso anno i timori legati all’uso dell’auto condivisa nei prossimi mesi, secondo uno studio realizzato da ANIASA e da Bain & Company, sono stati espressi solo dal 13% degli italiani intervistati. Un segnale positivo se lo si confronta con il 54% del giugno 2020, che lascia ben sperare per i prossimi mesi e che premia gli sforzi compiuti dagli operatori sin dall’inizio della pandemia sul fronte dell’igienizzazione dei veicoli grazie alle più recenti ed efficaci tecnologie sul mercato.

ADATTARSI A CAMBIAMENTI EPOCALI - Chiaro però che il futuro di questo genere di servizi sarà legato all’evoluzione delle modalità di lavoro del grande pubblico e della fruizione del tempo libero. E, mentre per il secondo fattore è ipotizzabile un graduale ritorno alle precedenti abitudini, per il primo si prospettano mutamenti epocali che incideranno anche sul tempo trascorso dai cittadini nei trasferimenti casa-lavoro e sul numero degli stessi.



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Ritratto di Verde Passero
29 settembre 2021 - 11:16
Tolti pochi reali convinti e tanti frikkettony da tastiera, che però poi avranno in box 2-3 auto, l'auto in condivisione o da noleggiare al momento non interessa a nessun italiano. Come altre cose che ci stanno capitando, le useremo tappandoci il naso quando ci verranno surrettiziamente imposte
Ritratto di Quello la
29 settembre 2021 - 11:34
Eh, caro Passero, ma se scrivi quello che volevo dire io, che ci sto a fare in questo forum?
Ritratto di Andre_a
29 settembre 2021 - 12:26
Concordo: il car sharing unisce le scomodità dei mezzi pubblici con le scomodità dell'auto privata. Non trovo un singolo motivo per preferirlo.
Ritratto di Asburgico
29 settembre 2021 - 13:27
@VerdePassero Concordo pienamente
Ritratto di Alfiere
29 settembre 2021 - 14:04
2
Io sono stato a Milano per lavoro, e devo dire di averlo usato due o tre volte tranquillamente, inclusa una volta giusto per sfizio dato che sharenow ha le BMW 220i cabrio.
Ritratto di Turbostar48
29 settembre 2021 - 14:33
Concordo pienamente Verde Passero.
Ritratto di Santhiago
29 settembre 2021 - 19:50
Verissimo. È la risposta che vogliono imporci ad una domanda che nessuno pone.
Ritratto di Flavio8484
29 settembre 2021 - 21:55
Mi unisco a te...tra l altro, leggevo su in sito di car sharing, che le auto vengono disinfettate ad ogni utilizzo per via del covid:l altro giorno scende un ragazzo da una 500 e la lascia qui davanti, dopo dieci minuti ne entra un altro, ma io non ho visto nessuno sanificare l abitacolo...
Ritratto di Volpe bianca
29 settembre 2021 - 11:53
Magari si potrebbe abolire il bollo alle auto di proprietà prima e poi pensare alle auto a noleggio. Poi i cambiamenti epocali avvengono se la gente è d'accordo o se è costretta ad accettarli.
Ritratto di NITRO75
29 settembre 2021 - 12:39
io sono più per la seconda che hai detto. Quando ci obbligheranno alla condivisione automobilistica, allora prenderà piede. Che poi sarebbe anche facile. Aumentare a dismisura il prezzo delle tasse di possesso dei veicoli, il costo dei carburanti e delle manutenzioni, et voilà il gioco è fatto, tutti con l'auto condivisa, magari elettrica. Intanto a Torino stanno svendendo le ex vetture car sharing elettriche (quelle grigette 2 porte fatte ad uovo con un design insignificante) a circa 6000 euro con due anni di garanzia. Diciamo che è un po' il canto del cigno della pur lodevole operazione.
Ritratto di Asburgico
29 settembre 2021 - 13:30
ma lo stanno già facendo e aggiungici pure una obsolescenza programmata delle macchine nuove
Ritratto di NITRO75
29 settembre 2021 - 14:21
Tocchi un tasto dolente....questo mese, dopo la follia di nemmeno 40000 km e 4 anni, frizione andata, nello specifico le molle dello spingidisco.........
Ritratto di PierSilver
29 settembre 2021 - 15:20
Che auto?
Ritratto di NITRO75
29 settembre 2021 - 17:33
Panda Cross 4x4. Il meccanico mi ha detto che la frizione montata in fabbrica è di quelle difettose. Da inizio anno ne ha già cambiate 4 su vetture del gruppo. FCA lo sa ma nicchia. Infatti il ricambio è di un altro produttore.
Ritratto di Sdruma
29 settembre 2021 - 11:56
3
Prendere un auto in sharing è spesso un trauma, assolutamente da evitare quelle lasciate "in loco", come le 500 a Milano, che dentro se ci trovavi solo u cadavere andava bene. Poi auto = libertà di movimento, lo sharing ha senso fino alle 11:45, taxi e uber spesso molto più convenienti e soprattutto meno stressanti.
Ritratto di Turbostar48
29 settembre 2021 - 14:34
Concordo Sdruma.
Ritratto di erresseste
29 settembre 2021 - 15:51
Da sempre giro per milano con i mezzi pubblici, più sharing di così
Ritratto di Almeron771
29 settembre 2021 - 15:58
Per me non ha senso visto costi benefici...dovrebnero abbatterimi costi del 70% poi sono davvero poco prsriche.Inoltre nei centri città trafficati con difficolta di posteggio e chi la prende affitta più l'auto....un bel monopattino e via.
Ritratto di Das Driver
30 settembre 2021 - 08:20
1
car sharing in italia? ha senso, nel senso che viene recepito, solamente in paesi socialmente evoluti, qui siamo ancora all'età della pietra. Basta guardare i famigerati monopattini elettrici, con che ignoranza vengono usati e lasciati in giro per le città. Figuriamoci un auto.
Ritratto di Trattoretto
1 ottobre 2021 - 16:26
Non ho ancora ben capito cosa sia il car sharing. Di fatto mi sembra una sorta di noleggio a ore rispetto al tradizionale noleggio a giornate o settimane o lungo termine. Non so se vi sia un reale risparmio rispetto al noleggio in giornata. Sta tutta lì la questione secondo me.