ATTENZIONE ALL'AERODINAMICA - Passerella al salone di Detroit per la seconda generazione della Chevrolet Volt: è difficile che la vedremo in Europa, visto che la Chevrolet si ritira dal nostro mercato, ma l'evoluzione è tangibile. Quella stilistica in primis: le linee sono meno anticonvenzionali rispetto alla prima Volt, estremamente attente all'aerodinamica (con la griglia del radiatore attiva per offrire la minore resistenza all'avanzamento possibile), e gli interni sono rivisti con un occhio all'ergonomia. Rimangono i due caratteristici display da 8”; quello sulla console ospita un numero minore di comandi pur mantenendo la funzionalità del predecessore.
SOLO ELETTRICA PERCORRE 80 KM - Spicca l'autonomia in modalità solo elettrica della Chevrolet Volt 2015, che ora è pari a 80 km dichiarati: un risultato di rilievo, raggiunto grazie all'adozione di un nuovo pack batterie da 18,4 kWh (prodotte dalla LG come quelle del precedente modello). La nuova Volt funziona come un'auto esclusivamente elettrica, finché la carica della batteria è sufficiente. Quando questa scende sotto un certo livello, entra in azione anche il motore termico (un nuovo 4 cilindri 1.5 capace di 102 CV): che, però, non è direttamente collegato al sistema di trasmissione, quindi alle ruote. La sua funzione è, infatti, quella di ricaricare le batterie. La potenza massima complessiva disponibile quando i due motori elettrici "lavorano" assieme è di 150 CV, come nella precedente generazione. Le batterie sono garantite 8 anni o 160.000 km.
PIÙ EFFICIENTE - Sempre stando ai dati dichiarati, l'autonomia complessiva della nuova Chevrolet Volt è prossima ai 650 km e, con una particolare attenzione ai cicli di ricarica delle batterie e utilizzando il motore endotermico come generatore, passano 1.600 km tra un pieno e l'altro. Come accennato in precedenza, il pack batterie è inedito: quello attuale ha un numero di celle minore (192 contro 288), pesa quasi 10 kg in meno ed è installato in posizione ribassata. Riduzione di peso (pari a 45 kg) anche per il powertrain, che è più efficiente del 12% rispetto all'unità che sostituisce. Rivista, infine, l'elettronica di funzionamento per motore elettrico e termico. Da ultimo, il controllo dello stato di carica è affidato a differenti segnali visivi e acustici che accompagnano l'operazione e le eventuali anomalie collegate; non manca un indicatore sulla plancia, visibile anche dall'esterno, che evidenzia lo stato d'avanzamento.