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La Cina nella morsa dello smog

28 gennaio 2013

Di fronte ai gravissimi problemi di inquinamento atmosferico, le autorità cinesi stanno valutando l’ipotesi di adottare dei nuovi standard per le auto di prima immatricolazione.

La Cina nella morsa dello smog

VANTAGGI “INQUINATI” - A essere cinici si potrebbe dire che “non tutti i mali vengono per nuocere”. Perché in effetti quella che per i cinesi è una pessima notizia in materia ambientale, in Europa si traduce in una opportunità. Infatti, a fronte dei sempre più allarmanti dati sull’inquinamento urbano, le autorità cinesi stanno pensando di adottare gli standard europei in materia di limiti massimi consentiti. Cosa che per le case costruttrici europee significherebbe come trovarsi in pole position con numerosi prodotti.

SITUAZIONE GRAVE - Le località più colpite dal fenomeno inquinamento sono senz’altro Pechino e Shanghai, ma il problema è grave anche nelle altre città del vastissimo territorio della Repubblica Popolare di Cina. Il 12 gennaio scorso è stato raggiunto un picco di inquinamento da polveri sottili considerato molto pericoloso per la salute: la presenza delle polveri PM2,5 era superiore a 40 volte il limite di sicurezza fissato dall’Organizzazione Mondiale della Salute.  
 
STANDARD PIÙ SEVERI - Nell’immediato ci sono stati provvedimenti tampone e inviti alla popolazione a non uscire di casa, ma contemporaneamente sono state messe in cantiere drastiche in materia di contenimento degli scarichi inquinanti. Nel quadro di questi progetti c’è appunto l’intenzione di adottare senza tappe intermedie i limiti validi in Europa. 
 
AMMESSE SOLO LE AUTO “ALL’EUROPEA” - Ciò significherebbe che tutti i veicoli di nuova immatricolazione debbano rispettare vincoli uguali a quelli vigenti nell’Unione europea, e magari potrebbe anche esserci qualche norma che impone la rottamazione dei veicoli più inquinanti, aumentando ulteriormente la domanda di “nuovo” già considerevole. 
 
UN COLPO DI FORTUNA? - Subito l’ipotesi è stata salutata come una specie di manna per le case europee. La ragione è facilmente comprensibile: i costruttori europei sono in grado di soddisfare immediatamente una domanda di questo tipo, mentre le case nazionali cinesi avrebbero qualche problema. E ci si aspetti che  Queste ultime sarebbero facilmente rispettate dalle auto delle case europee meno da quelle cinesi
 
COMINCIA PECHINO - L’adozione dei nuovi standard in tutto il Paese è ancora in discussione, ma alcune realtà locali hanno già deciso. Per esempio la città di Pechino ha scelto che dal primo febbraio le auto a benzina non rispondenti ai nuovi limiti non potranno più essere vendute e immatricolate; dal primo marzo toccherà anche a quelle diesel. Tra le varie misure, il sindaco della capitale cinese ha anche affermato di puntare a rottamare almeno 180 mila auto tra le più inquinanti. 
 
MOLTO ELETTRICO - Nel pacchetto di misure decise per far fronte al problema c’è anche il potenziamento delle modalità miste di trasporto, sollecitando all’uso di mezzi non inquinanti (bicicletta compresa). Nelle due grandi città Pechino e Shanghai, oltre che in altre nove, esiste la metropolitana e in altre 35 località sono in corso per realizzarla. Ma sono anche molto grandi le zone residenziali sprovviste di linee di metropolitana. Per quanto riguarda le auto, si fanno previsioni importanti per i veicoli elettrici: 500 mila dovrebbero essere venduti in Cina entro il 2015, per poi arrivare a 5 milioni entro il 2020. 


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Ritratto di tomkranick
28 gennaio 2013 - 20:42
Anche con le fabbriche inquinano come dei pazzi.Fermateli!
Ritratto di ale26
28 gennaio 2013 - 21:51
1
Ora scopriranno anche loro le gioie della rivoluzione industriale. E quando inizieranno a morire di tumore e saranno obbligati a regolarizzare le varie industrie e le nostre aziende "occidentali" torneranno di corsa nel buon vecchio continente, spaventate dai costi per rendere le fabbriche meno inquinanti. O meglio troveranno una alto paese "democratico" e in via di sviluppo dove sfruttare il lavoro di bambini sottopagati e il ciclo si ripete..
Ritratto di MatteFonta92
28 gennaio 2013 - 23:34
3
Certamente le auto hanno una buona parte di colpa per questo inquinamento, ma non credo siano la sua causa più grande, dato che in Cina in tantissimi vanno in giro ancora in bicicletta. Il grosso lo fanno le industrie, nate in un numero esorbitante e con metodi di produzione ormai obsoleti ed inquinanti (per esempio in Cina la maggior parte delle centrali elettriche va ancora a carbone).
Ritratto di sharan_TDI
30 gennaio 2013 - 08:29
Una precisazione importante: la mentalita' che hanno gli europei e soprattutto degli italiani della Cina e' sottovalutare sistematicamente o per ignoranza un paese che in alcuni campi e' cambiato radicalmente e considerarla un paese ancora poco motorizzato, ma vorrei farti notare, io che ci sono gia' stato, che in quasi in tutte le citta' abbastanza grandi sono a dir poco piene zeppe di auto; le strade urbane principali, nonostante le OTTO CORSIE DI MARCIA PER SENSO, si ritrovano completamente intasati: inimmaginabile una visione simile in Europa. A Pechino per esempio per andare al lavoro devi come minimo trascorrere 2/3 ore imbottigliato in mezzo al traffico. Sarebbe bello se andassero ancora tutti in giro in bicicletta, e in effetti i cinesi stanno gia' smettendo di acquistare auto e stanno ritornando alle biciclette, per ridurre l'inquinamento e risparmiare!!
Ritratto di MatteFonta92
30 gennaio 2013 - 12:23
3
Io non ho detto che in Cina tutti vanno ancora in giro in bicicletta, ho detto che lo fanno in molti. È ovvio che la Cina si sia pesantemente motorizzata (sennò non sarebbe uno dei primi mercati di auto al mondo), però c'è sempre chi va in giro in bicicletta, e anche se non è la maggioranza della popolazione, è tanto comunque, dato che i cinesi sono un miliardo e rotti di persone.
Ritratto di sharan_TDI
31 gennaio 2013 - 19:14
...c'e' sempre gente che va in giro in bici, e questo e' un buon segno. A questo punto i governi dovrebbero potenziare le piste ciclabili, parcheggi x bici, ecc... e stimolare la gente a preferire la bici nelle distanze brevi (non solo in Cina ma anche Europa ovviamente) e cosi' finalmente si riusciranno a ridurre sensibilmente l'inquinamento nelle grandi citta'. Del resto in alcune citta' sono gia' presenti situazioni analoghe.
Ritratto di miscone
29 gennaio 2013 - 09:24
1
certo che se poi si inventano anche che con l'arancione del semaforo bisogna fermarsi .... beh se le vanno proprio a cercare.
Ritratto di andvolante1
29 gennaio 2013 - 11:39
e poi stressano a noi se non abbiamo l'auto euro 5 con FAP.
Ritratto di vagirimo
30 gennaio 2013 - 16:10
4
XD