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La Citroën Ami raccontata dal designer

Pubblicato 12 ottobre 2020

Abbiamo intervistato Pierre Leclercq, autore della Citroën Ami, una microcar che rappresenta un veicolo del tutto nuovo per la casa francese.

La Citroën Ami raccontata dal designer

Dopo esperienze nei centri stile Ford-Ghia di Torino, della BMW in California e della Kia in Corea del Sud, da un paio d’anni il 48enne belga Pierre Leclercq (foto qui sotto) è direttore generale dello stile Citroën. Sotto la sua guida è nato un veicolo del tutto nuovo per la casa francese: il quadriciclo elettrico Citroën Ami. Destinato a  un nuovo concetto di mobilità urbana, ha un prezzo contenuto (si parla di 5.430 euro inclusi gli ecobonus statali) ed è guidabile, col “patentino”, anche dai 14enni. Considerata la lunghezza di 241 cm, la Citroën Ami ha un abitacolo spazioso, che può ospitare due persone, e pratico. Il motore elettrico da 8 CV può spingere fino a 45 km/h e la batteria si può ricaricare in tre ore da una presa domestica a 220 V, con un’autonomia dichiarata di 75 km. Un veicolo innovativo, insomma, come Pierre Leclercq ci ha raccontato nel nostro incontro.

Avete scelto il nome Ami per ricordare gli omonimi modelli degli anni 60 realizzati per la Citroën dal designer italiano Flaminio Bertoni?
Il nome è storico e si riferiva a modelli dal design anticonformista, ma per questa nuova vettura ci siamo ispirati alla concept car Ami One (leggi qui la news) dell’anno scorso, da cui abbiamo ripreso molti concetti. Per esempio, l’uso degli stessi elementi in materiale plastico per più parti dell’auto al fine di contenere i costi. Il paraurti e la fascia sotto il parabrezza/lunotto, che ingloba le luci e il logo Citroën, sono identici sia per la parte anteriore della vettura sia per quella posteriore. Così, abbiamo utilizzato un solo stampo per produrli, anziché due. Stessa scelta per le porte, che ha comportato la loro diversa apertura sui due lati dell’auto: controvento per quello di destra e in modo tradizionale per quella di sinistra. 

Dare proporzioni equilibrate a un’auto così corta non è facile, come ci siete riusciti?
In realtà la vera difficoltà è realizzare gli interni e da lì siamo partiti per progettare la Citroën Ami. La carrozzeria ne è stata la conseguenza. L’idea è quella di un cubo con le ruote ai quattro angoli, in modo da sfruttare ogni centimetro per dare più spazio possibile a guidatore e passeggero. Abbiamo anche montato in posizione sfalsata i due sedili, tenendo fisso quello di destra, in modo che le spalle degli occupanti non si sfiorino. Inoltre, ci siamo domandati che tipo di bagagli gli utenti potrebbero trasportare. Da qui è nata l’idea del vano sotto la plancia che può accogliere un trolley di piccole dimensioni, di quelli che si possono portare nella cabina degli aerei.

Sono molte le soluzioni pratiche nell’abitacolo della Citroën Ami. Può descrivercene alcune?
Vorrei sottolineare che l’interno è ampiamente personalizzabile nei colori e con svariati accessori. Nelle porte, per esempio, è fissata un’ampia rete per contenere oggetti piuttosto ingombranti. Sul bordo della plancia c’è un gancio per appendere borse e zainetti, e la parte superiore della plancia stessa è organizzata come una mensola. La si può arredare con accessori quali un portabottiglia, una griglia di gomma e una vaschetta per trattenere piccoli oggetti, oltre a un piccolo vano richiudibile. 
 
Anche per la multimedialità la vostra scelta è radicale, può motivarcela?
Il sistema di infotainment nelle auto è un accessorio costoso e ingombrante per lo spazio che occupa nella zona retrostante la plancia. In un veicolo che punta a contenere il prezzo d’acquisto, come la Citroën Ami, serve qualcosa di più semplice. Dal momento che gli smartphone dispongono già di tutte le funzionalità considerate necessarie, compreso il navigatore, perché non far diventare il telefono stesso l’impianto multimediale dell’auto? Ecco spiegato l’alloggiamento in cima alla consolle, completo di presa Usb e di supporto per trasformare il cellulare in un’estensione della strumentazione di bordo. Naturalmente c’è un’app dedicata per monitorare da remoto alcuni parametri dell’auto.

Le auto elettriche sono già considerate poco inquinanti, ma ci sono altre soluzioni progettuali volte alla salvaguardia dell’ambiente?
Sì, il materiale plastico, in gran parte Abs, con cui è costruita la carrozzeria si può riciclare. Stesso discorso per la batteria agli ioni di litio da 5,5 kWh che alimenta il motore elettrico. Può essere rigenerata per altri usi.

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Ritratto di otttoz
12 ottobre 2020 - 16:39
non è chiaro se occorre patentino o se la patente auto è valida per guidarla
Ritratto di NeroneLanzi
12 ottobre 2020 - 17:55
La di può guidare con la patente B. Se proprio se ne sente il bisogno.
Ritratto di The Boss of cars
12 ottobre 2020 - 17:59
No da 14 anni con il patentino in realtà
Ritratto di NeroneLanzi
12 ottobre 2020 - 18:04
Stavo rispondendo alla domanda “serve il patentino o basta la patente B”.
Ritratto di otttoz
12 ottobre 2020 - 20:51
grazie
Ritratto di The Boss of cars
13 ottobre 2020 - 11:49
Appunto, basta il patentino per guidarla non necessariamente la patente B. Tu hai detto il contrario.
Ritratto di MS85
13 ottobre 2020 - 23:20
Proviamo se ripetendo passo passo lentamente riesco a spiegartelo. Domanda (di Ottoz): "è necessario il patentino oppure si può guidare con la patente B?". Risposta (mia): "no, non è necessario avere il patentino se hai la patente B". Sottointeso: non tutti coloro che possiedono una patente B hanno il patentino da ciclomotore (anzi, ben pochi) e Ottoz non sapeva che la patente B copre tutti i mezzi per i quali il requisito minimo è il patentino. Ora ti è più chiaro?
Ritratto di 82BOB
14 ottobre 2020 - 08:19
2
Doppio account?
Ritratto di Kranio71
12 ottobre 2020 - 16:58
Interessante, peccato che poi la si deve guidare circondati da brontoSUV grossi e pesanti 4 volte tanto, pronti a ridurti ad un mucchietto di plastica e ioni...
Ritratto di Meandro78
13 ottobre 2020 - 14:12
Esiste e circola già da quasi un decennio la Twizy...
Ritratto di Sprint105
12 ottobre 2020 - 17:01
La trovo geniale
Ritratto di AMG
12 ottobre 2020 - 17:28
Progetto interessante! La forma invece... meno... comunque come prodotto è senz'altro interessante
Ritratto di MS85
12 ottobre 2020 - 18:02
Direi che hanno messo insieme un po' di concetti già visti. Tipo la simmetria nelle componenti per ridurre le parti che è roba che Fumia proponeva 20-30 anni fa, gli elementi in plastica colorata intercambiabili che aveva introdotto Smart a metà anni 90, lo smartphone come infotainment che è roba presa dagli allestimenti entry level di molti segmenti A. Ma più che altro...perchè? Non gli impatta nemmeno sul calcolo della CO2 media a fine anno. A quel punto per fare immagine tanto vale fare come Seat che si fa fare monopattini e scooter elettrici da qualcun altro.
Ritratto di Giuliopedrali
12 ottobre 2020 - 18:59
Ma Leclercq che è belga non è lo stesso designer in forza ad Haval pochi anni fa, che disegnò una delle prime auto cinesi belle, la Haval H7 alcuni anni fa, forse ancora in produzione, molto ma molto più riuscita di questa.
Ritratto di Meandro78
13 ottobre 2020 - 14:14
È pensata per le flotte di car-sharing
Ritratto di MS85
13 ottobre 2020 - 23:22
Naturalmente nessuno pensa che sia nata per le flotte da dare ai commerciali. Ma se anche ci riempi tutti i RAC e i servizi di CS di questo mondo i problemi sopra elencati rimangono. (Anzi, se possibile aumentano perchè su RAC e CS le marginalità sono roba da lacrime).
Ritratto di Biondi stefano
12 ottobre 2020 - 23:07
Ma Leclercq,non corre in F1 con la Ferrari? Adesso fa il disegnatore di auto!! Che fine...
Ritratto di Ale94
12 ottobre 2020 - 23:29
Con l’incentivo quanto costa 5mila euro?
Ritratto di Andre_a
13 ottobre 2020 - 07:27
“si parla di 5.430 euro inclusi gli ecobonus statali” da come l’ho capita io, con gli incentivi costa 5430€, senza costa di più.
Ritratto di Ale94
13 ottobre 2020 - 10:19
Se consideriamo che una Up! Elettrica nel comune di Milano quindi regione Lombardia ai residenti della città veniva offerta con gli incentivi a 6mila euro! Forse in pochi ne hanno parlato in giro
Ritratto di Andre_a
13 ottobre 2020 - 10:54
Quello era un incentivo limitato a una sola città ed è durato pochi giorni perché i fondi sono finiti subito. Ciò non toglie che chi ne ha approfittato ha fatto benissimo. Se invece consideriamo che al prezzo di una Vespa elettrica ti puoi comprare un qualcosa che assomiglia a un’auto, direi che non è male.
Ritratto di Ale94
13 ottobre 2020 - 11:13
Fossi stato cittadino Milanese l’avrei presa subito. Con 6mila euro provi l’elettrico e se la vendi ci guadagni anche.
Ritratto di Andre_a
13 ottobre 2020 - 22:37
Anch’io, senza pensarci due volte!
Ritratto di Ale94
14 ottobre 2020 - 23:20
Peccato
Ritratto di Ale94
12 ottobre 2020 - 23:29
*500 euro scusate
Ritratto di elakos
13 ottobre 2020 - 01:06
1
Ogni volta che si sale, bisognerà perdere almeno 5 minuti di vita per capire quale sia il dietro e quale il davanti. Superato questo scoglio, potrebbe essere anche geniale.
Ritratto di alex_rm
13 ottobre 2020 - 05:06
Chi ha “disegnato” questo coso può definirsi designer?la faceva meglio il mio falegname con 30 milalire
Ritratto di rv
13 ottobre 2020 - 10:50
Sono totalmente d'accordo , chiamarla Ami è un insulto alla vettura degli anni '60 ( che , d'altra parte, non era una bellezza).
Ritratto di opinionista
13 ottobre 2020 - 08:02
3
Il nome rievoca le vecchie Ami 6 e 8 ma non ha nulla a che fare ne come categoria né tantomeno ripropone alcuni dettagli di esse, non ne capisco il nesso.
Ritratto di rv
13 ottobre 2020 - 10:52
In effetti non c'è alcuna correlazione
Ritratto di Oxygenerator
13 ottobre 2020 - 08:36
Auto possibile, per la micromobilità urbana e per l’affitto in città. Diciamo un sostituto del monopattino quando piove. Brutta, ma da affittare, a quei prezzi, un affare.
Ritratto di Oxygenerator
13 ottobre 2020 - 08:53
Scusate, i prezzi sono nel rimando al primo articolo su questa auto. La Ami ha un prezzo di partenza di 6.000 euro, in alternativa, sono disponibili anche forme di noleggio a lungo termine con 48 mensilità da 19,99 euro al mese, a fronte di 2.644 euro di anticipo.
Ritratto di Andre_a
13 ottobre 2020 - 09:16
Sono dubbioso: da una parte sembra perfetta, costa poco comprarla, ancora meno a mantenerla, velocità massima e autonomia sufficienti per la città... dall’altra mi chiedo chi la comprerà: le micro-car esistono da decenni, ma non mi sembra che abbiano sfondato, se non tra qualche anziano e quattordicenne. Per gli altri, se una volta vuoi fare un giro un minimo più lungo, magari perché l’ammiraglia è in panne, con questa è un problema. Poi, se è vero che sarebbe più comoda in città, ad oggi la città è l’ambiente in cui è più difficile ricaricare, senza contare il fattore sicurezza: si parla tanto dell’importanza degli adas e poi vogliamo che il futuro della mobilità sia un’auto che non ha nemmeno gli airbag?
Ritratto di deutsch
13 ottobre 2020 - 14:39
4
Le microcar costano il doppio e sono di produttori sconosciuti alla massa. Il fatto che sia di un produttore di auto e con una conformazione migliore della twizy, senza noleggio batteria ed a costo inferiori aiuterà. Poi oggi è più pressante in tema e ecologico. Vedremo
Ritratto di Andre_a
13 ottobre 2020 - 22:42
Vero, che piaccia Citroen oppure no, il fatto che sia prodotta da una casa tradizionale aiuterà senz’altro. Se dovessi scommettere sul successo di quest’auto sarei in difficoltà.
Ritratto di deutsch
14 ottobre 2020 - 09:37
4
è anche relativo il concetto di successo. certamente non venderà come la panda, ma se soppainta qualche quadriciclo a gasolio ne sono contento. chiaro che il target tipico sono i minorenni
Ritratto di Dr.Torque
13 ottobre 2020 - 09:40
Sarebbe stato meglio rimanere nell'anonimato. Ora Monsieur Leclercq può tornare nelle miniere di carbone del suo Belgio, grazie.
Ritratto di Giuliopedrali
13 ottobre 2020 - 19:12
Ma questo Leclercq è quello che ha disegnato l'affascinante Haval H7 5 anni fa, la prima auto cinese bella o è un'altro.
Ritratto di Dr.Torque
13 ottobre 2020 - 21:14
Userei l'aggettivo "affascinante" per altri contesti. In ogni caso anche se fosse ha evidentemente perso ulteriori diottrie arrivando alla soglia della cecità.
Ritratto di NeroneLanzi
13 ottobre 2020 - 23:12
Se è cinese e va a batterie per Giulio è affascinante per definizione.
Ritratto di Giuliopedrali
14 ottobre 2020 - 15:31
La haval H7 non è elettrica, ma è la prima auto bella che viene da quel paese.
Ritratto di flavio84
13 ottobre 2020 - 13:20
Se questo è il futuro, vado a riprendere la bici in cantina...
Ritratto di deutsch
13 ottobre 2020 - 14:41
4
Quella è ancora più ecologica ed anche salutare, ma pochi hanno voglia di pedalare 10/20 km al giy
Ritratto di deutsch
13 ottobre 2020 - 14:41
4
Giorno
Ritratto di GeorgeNN
15 ottobre 2020 - 09:27
Citycar davvero simpatichetta però manca una cosa essenziale: il climatizzatore.
Ritratto di andrea999
28 ottobre 2020 - 20:06
La potevano fare più leggera e con gomme più strette. Ha dei consumi esagerati per essere una minicar.. Monta 155/65R14 ed è un motorino... La uno fire 1.0 montava le 145... Col doppio del peso 5 volte e mezzo la potenza e oltre 3 volte la velocità massima... Le 155/65R14 le montava la uno 1.1 ie SX... Col doppio del peso, quasi 7 volte la potenza e 3 volte e mezza la velocità... A questa sarebbero bastate delle 105/70R14 ed avrebbe allungato sensibilmente l'autonomia...
Ritratto di DANIELE_69_PAC
11 novembre 2020 - 17:38
Simpatica e intelligente
Ritratto di sylvaticus
25 aprile 2022 - 16:34
Scusate, ma sono soltanto io che trovo il design esteriore orrendo ? E dire che sono uno a cui piaceva la Multipla prima versione... E che non mi dicano abbiamo risparmiato utilizzando meno componenti, non è certo l'ABS di una o due plastiche in più a fare il costo della vettura...