FIN QUI NESSUNA SORPRESA - Al Salone di Parigi la casa francese ha portato due proposte nate sulla stessa base, ma estremamente diverse: la più pratica C4 e la “sorella” più raffinata, la DS4 (la vedi qui). Della nuova C4 in realtà si sapeva ormai quasi tutto (qui per saperne di più), dalle dimensioni alla ricca scelta di motori e dispositivi di sicurezza (ci sono pure i fari allo xeno che si orientano in curva e il sensore che rileva la presenza di un veicolo che sta per sorpassarci).
A BOTTA CALDA
Vista dal vivo, la C4 non ha linee troppo originali, ma quanto meno eleganza e un pizzico di sportività non le mancano. Dietro, tra gli elementi distintivi ci sono le “pinne” verticali appena accennate nei fanali. All’interno invece sorprendono la qualità della plancia, in plastica morbida, e, più in generale, delle finiture. Qualche sbavatura nel baule, dove invece si apprezzano lo spazio (408 litri, 80 in più di prima) e la doppia luce: quella di sinistra fa pure da torcia. Sportivi il cruscotto a tre elementi circolari e la leva del cambio manuale nella massiccia consolle. Quella delle versioni con trasmissione robotizzata, è piccolissima e particolarmente originale (come del resto la forma dei poggiatesta anteriori). Un po’ affollato di tasti, invece, il volante. Seduti dietro si apprezza il buono spazio per le gambe e per la testa (anche se nelle versioni con tetto in vetro la distanza tra seduta e soffitto si riduce non poco, da 94 a 88 cm.