LA FASE 2 - L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus potrebbe allentarsi nel giro di qualche settimana e si comincia a parlare della cosiddetta “fase 2”, quella della graduale ripresa delle attività che dovrebbe scattare dopo il 3 maggio. Stando alle indiscrezioni sarà scaglionata, ma dovremo darci nuove regole per evitare, almeno all’inizio, l’eccessivo contatto tra le persone sul posto di lavoro e nei luoghi pubblici.
CI VOGLIONO LE IDEE - Uno dei luoghi più a rischio saranno senza dubbio i mezzi pubblici che, visti gli affollamenti delle ore di punta, potrebbero contribuire al riacutizzarsi della pandemia. È evidente che non si può ipotizzare di lasciare tutto come prima; sono necessarie idee e proposte per ripensare la mobilità delle grandi città. Una di queste arriva da un lettore di alVolante, Marco R., che ha provato a dare una risposta per quel che riguarda la sua città, Milano, ma potrebbe benissimo essere applicata a tutte le città italiane.
LE STRADE CICLABILI - L’idea, almeno sulla carta, è molto semplice: per scaricare i mezzi pubblici ed evitare che tutti i pendolari e i milanesi utilizzino l’auto, l’unica soluzione è spingerli all’uso di mezzi ecologici come biciclette, monopattini e affini (hoverboard, segway e monoruota). E per fare questo occorre individuare alcune strade, sottrarle alle auto e farle diventare strade ciclabili, quindi solo per bici e monopattini. La scelta delle strade da "convertire" va fatta in modo molto oculato per non congestionare troppo quelle che restano per le auto. Nell’esempio qui sopra la proposta del lettore, dove in giallo sono segnate le attuali piste ciclabili presenti a Milano e in arancione e blu le nuove strade ciclabili che si raccorderebbero alle piste per creare una rete viaria ben integrata e realmente percorribile senza insensate interruzioni.
COSTI CONTENUTI - Sempre secondo il progetto del lettore, i costi per la realizzazione delle strade ciclabili sarebbero minimi. Avrebbero bisogno solo di una nuova segnaletica e non dei costosi interventi che invece necessitano le piste ciclabilI classiche. Qui sotto un esempio della trasformazione di viale Monte Nero a Milano, che comunque garantirebbe l'accesso alle auto dei residenti e il carico-scarico delle attività commerciali.
ALTRE PROPOSTE - Tu cosa ne pensi di questa proposta? Hai altre idee per rivedere la mobilità delle città? Scrivile nei commenti.
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