Concept car del decennio: vota la tua preferita

Lo storico designer torinese volle rendere omaggio ai 100 dell’Alfa Romeo con questa concept ispirata alla mitica Spider degli Anni 60, soprannominata “Duetto”.

Prototipo fondamentale per l’evoluzione dello stile della Peugeot, che con la SR1 definì il design delle vetture del decennio seguente.

In anticipo sui tempi, la Volkswagen con la Nils affrontava un tema che sarà cruciale nei prossimi anni, quello della vettura elettrica di piccole dimensioni adatta alla città.

Il Salone di Francoforte del 2011 ha tenuto a battesimo questo prototipo, con il quale la Ford ha annunciato al mondo la direzione del design dei successivi modelli di serie.

Già nel 2011 la Land Rover pensava ad una sostituta dell’ormai datata Defender e presentò questo prototipo che ebbe grande eco, tanto che la sua influenza è ben ben visibile nella Defender di annunciata nel 2019, ben otto anni dopo.

Disegnata da Mike Robinson, responsabile del design della Bertone in quel periodo, la Nuccio era un omaggio ai 100 anni dello storico “carrozziere” torinese.

Con la Brivido, la Italdesign, che nel 2010 era stata acquistata dal gruppo Volkswagen, volle approfondire il tema della gran turismo con motore ibrido. Caso più unico che raro, era un prototipo marciante e per dimostrarlo affrontò un viaggio da Torino a Berlino.

Stile pulito e superfici levigate per questa concept che non era solo un esercizio di stile, ma serviva a mostrare le capacità ingegneristiche della Pininfarina. La Cambiano ha il telaio in carbonio e quattro motori elettrici collegati alle ruote; un motore a turbina alimentato a gasolio ha la funzione di ricaricare le batterie quando si scaricano.

L’Audi volle rendere omaggio alle leggendaria Sport Quattro degli Anni 80, versione omologata per la strada della vettura che vinceva nei rally, con questa concept “muscolosa” che sotto il cofano aveva un biturbo 4.0 V8 con 560 CV abbinato ad un motore elettrico, per un totale di 700 CV.

La Opel riprese il nome Monza, attribuito ad un suo modello degli Anni 70, per questa concept che era un concentrato di spunti che sarebbero poi stati ripresi dai modelli di serie degli anni successivi.

Altro prototipo “fondativo” di un nuovo corso stilistico, questa Concept Coupé ha annunciato al mondo che la casa svedese stava entrando in una nuova fase di sviluppo ed espansione ed ha influenzato tutti i successivi modelli di serie.

Nonostante sembrasse un’auto di serie la Asterion rimase un prototipo, con il quale la Lamborghini annunciò che era al lavoro sulla tecnologia del motore ibrido. Infatti questa concept montava il noto 5.2 V10 abbinato a tre motori elettrici, per una potenza complessiva di 910 CV.

Realizzata sotto la guida di Lorenzo Ramaciotti, per celebrare i 100 anni della Maserati, sembrava che l’Alfieri dovesse prefigurare un modello di serie che, però, non è mai arrivato.

Ispirato alla Datsun 510, la berlina della Nissan molto popolare negli Anni 70, questa concept car ne riprendeva le forme squadrate e le superfici levigate. Inizialmente sembrava che la casa giapponese volesse ricavare dalla IDx un modello di serie, ma poi cambiò idea.

Forme sinuose ed estremamente eleganti per questo prototipo, ispirato dalla famosa serie di sportive Mazda RX a motore wankel, che ha anticipato alcuni elementi di stile dei modelli attuali.

Anche sembrava pronta per la produzione la piccola coupé Toyota S-FR (lunga 399 cm), presentata al Salone di Tokyo, non superò mai lo stadio di prototipo.

Con questa concept car la Peugeot inizia a studiare il concetto di auto elettrica da città proiettata nel futuro.

Ancora una volta un prototipo per anticipare un nuovo corso stilistico. La Opel è partita da lontano con la GT, infatti il primo modello di serie che da essa trae alcuni spunti è la nuova Corsa che arriva proprio in questo momento nelle concessionarie.

Con questa GTZero, la Italdesign, orfana del suo fondatore Giugiaro e sotto la guida di Filippo Perini, ha voluto mostrare una su interpretazione di una moderna shooting brake, una sportiva con carrozzeria wagon a tre porte, che quindi non trascura lo spazio a bordo.

Con questa coupé bassa e appariscente la DS ha voluto anticipare gli elementi caratteristici, si esterni che interni, che avrebbe poi impiegato sulla nuova generazione di modelli di serie, a partire dalla DS7.

Per la sua nuova gamma di auto elettriche la Honda ha voluto un design completamente diverso dagli altri modelli. I principi di tale stile, pulito e minimalista, li troviamo tutti nella Sports EV Concept.

Due anni fa si disse che la Viziv Performance avrebbe potuto anticipare la successiva Subaru WRX, ma da allora non se ne è saputo più niente.

Al Salone di Tokyo del 2017 la Suzuki annuncia questa interpretazione di una piccola fuoristrada del futuro, dotata di quattro motori elettrici.

Di li a pochi mesi questa Skoda Vision X, presentata al Salone di Ginevra del 2018, sarebbe diventata, senza troppe modifiche, la crossover compatta Kamiq attualmente a listino.

Realizzata per l’Hybrid Kinetic Group, per la quale l’azienda italiana sta sviluppando una piattaforma modulare per vetture a basse emissioni, questa HK GT prevede un motore elettrico in ciascuna ruota, per una potenza complessiva di oltre 1090 CV.

Lo stile è un omaggio alla Peugeot 504 degli Anni 70, la tecnologia e l’abitacolo sono una proiezione delle auto del prossimo futuro, che sarà all’insegna del motore elettrico e della guida autonoma.

L’ormai mitica BMW M1 potrebbe tornare, reinterpretata in chiave moderna, all’insegna della maggiore sostenibilità ambientale, grazie al motore ibrido con oltre 600 CV.

Assomiglia ad un veicolo pensato per esplorare un altro pianeta questa interpretazione che l’Audi ha dato di una fuoristrada del futuro, dotata di quattro motori elettrici e una capacità di guida auonoma di livello 4.