SOPRATTUTTO ECONOMICHE - La crisi economica le ha rese ancora più appetibili, ma non è solo per questo che le vetture da città sono sempre più gradite dagli italiani. Pratiche e maneggevoli, ma soprattutto economiche all’acquisto e poco assetate anche nelle versioni a benzina, hanno conosciuto una netta evoluzione. Ora sono molto più sicure e versatili: contano su una dotazione tecnologica generosa, ospitano comodamente quattro persone e, pur essendo nate per sgusciare in città, non impongono troppi sacrifici nei lunghi viaggi.
CINQUE VANNO A TRE (CILINDRI) - Per verificare sul campo queste qualità abbiamo messo a confronto sei fra le più interessanti e recenti citycar sul mercato, tutte (tranne una) mosse da un 1.0 a tre cilindri, con potenze comprese fra 67 e 69 CV, prezzi oscillanti fra 11.500 a 14.000 euro e lunghe da 346 a 367 cm. Alla sbarra le “cugine”
Citroën C1,
Peugeot 108 e
Toyota Aygo (che condividono progetto e struttura, ma non il look) e le coreane
Hyundai i10 e
Kia Picanto (che hanno in comune il motore, con una lieve differenza nella potenza e nei rapporti del cambio). Solo la
Fiat Panda impiega un 1.2 a quattro cilindri, ma di prestazioni analoghe ai tricilindrici delle rivali.
PROVATE NEL LORO HABITAT - Date le dimensioni ridotte delle sei citycar, in questo confronto abbiamo insistito con lunghe prove nei meandri cittadini e su tortuose stradine di montagna. Ma non sono mancate le trasferte in autostrada per verificare pure la qualità del comfort e una intera giornata in pista a Balocco (VC), dove abbiamo rilevato le prestazioni.
QUAL È LA PIÙ CONVENIENTE? - Le tre “cugine” hanno tutte un’ottima dotazione standard (Esp, “clima”, cerchi in lega e 6 airbag); ma tra loro, a conti fatti, la Toyota Aygo risulta più conveniente non solo perché offre di serie il “clima” automatico, la vernice metallizzata e la retrocamera, ma anche per il fatto di essere l’unica che può avere (optional) il navigatore satellitare. La più cara è la Peugeot 108, che in allestimento Allure Top ha anche il tetto apribile elettrico. Il migliore rapporto fra prezzo e dotazione è appannaggio della Kia: disponibile in un unico allestimento, è quella che costa meno, ma offre 6 airbag, “clima”, radio e ben 7 anni di garanzia. Infine, la Fiat Panda ha il climatizzatore di serie (ma per averlo automatico bisogna spendere 410 euro extra), e fa pagare a parte gli airbag laterali (310 euro) anche per l’allestimento più ricco, il Lounge.
NELLE PRESTAZIONI PREVALGONO LE “CUGINE” - Più piccole, più basse e con una massa più contenuta rispetto a quella delle rivali, la Citroën C1, la Peugeot 108 e la Toyota Aygo sono decisamente le più brillanti. In velocità di punta vanno ben oltre i 155-160 km/h prudenzialmente promessi dalle rispettive case: tutte superano largamente i 164 effettivi in quarta marcia (e la Peugeot sfiora i 166). Anche nell’accelerazione da fermo risultano molto più brillanti delle concorrenti: il vantaggio è dell’ordine di un secondo tondo nello “0-100”. D’altronde, sfoderano una convincente progressione, ben sottolineata dal grintoso suono d’aspirazione del 1.0 a tre cilindri, caratterizzato, però, da marce esageratamente lunghe: basti pensare che in seconda si sfiorano i 110 km/h e in terza si arriva addirittura a 150 effettivi (al limitatore di giri). Peccato che la lunghezza dei rapporti si paghi poi in ripresa e costringa a scalare con frequenza.
LA RIVINCITA DELLA MENO VELOCE - Meno vivaci delle rivali allo spunto (passano da 0 a 100 km/h in circa 14”5), la Panda e la Picanto risultano quasi altrettanto veloci. Più distanziata, invece, la i10, che non va oltre i 156,5 km/h effettivi. Ma c’è una spiegazione: pur condividendo il motore con la cugina Kia, ha i rapporti del cambio più corti (a 130 km/h in quinta il motore lavora a 4150 giri contro i 3800 di quello della Picanto). Ed è proprio grazie a ciò che si prende la rivincita in ripresa, svettando di oltre 2” sui 1000 metri da 60 km/h in quinta.
PIÙ PICCOLE, MA NON PIÙ AGILI - I rapporti lunghi e il peso contenuto garantiscono un buon vantaggio sul fronte dei consumi, e anche per questo Citroën, Peugeot e Toyota sono in grado di percorrere da 2,5 a 3 km/litro in più delle coreane e dell’italiana: in particolare, nella prova extraurbana la 108 supera i 21 km di percorrenza con un litro di “verde”. Hyundai e Kia (le uniche a utilizzare i freni a disco anche al retrotreno, in luogo dei tamburi), primeggiano invece negli spazi di arresto.