QUESTIONE DI CENTIMETRI - Tra le protagoniste del Salone di Francoforte che si aprirà fra qualche giorno spiccano la nuova Fiat Panda e la Volkswagen up!. Se la prima è il frutto di un progressivo affinamento di un’automobile pratica e un po’ spartana ideata negli anni 80, la tedesca è un ritorno a quell’idea di vettura poco costosa, da acquistare e mantenere, nata col primo Maggiolino più di settanta anni fa. Come quest’ultimo, anche la Volkswagen up! ha solo tre porte, mentre la Fiat Panda ne offre cinque, ma è anche più lunga di 11 cm: ne misura 365, contro i 354 della tedesca (esattamente come la Panda attuale). La larghezza è la stessa (164 cm), mentre in altezza svetta l’italiana: 155 cm contro 148.
DUE STILI OPPOSTI - Dove troviamo ben pochi punti di contatto fra le due è nella linea. La piccola Fiat “mostra i muscoli”, con i passaruota bene in evidenza e forme tondeggianti: sembra quasi una piccola suv. Al contrario, la Volkswagen up! punta sul minimalismo: le sue linee sono tese, le fiancate “pulite” e lisce, laddove la nuova Fiat Panda presenta, invece, vistose protezioni paracolpi non verniciate, ripetute anche nei paraurti. Per entrambe, i fanali si sviluppano in verticale, anche se quelli della torinese sono più in alto e ai lati del portellone, anziché integrati dentro come per la rivale; nella Volkwagen up!, tra l’altro, quest’ultimo, è tutt’uno col lunotto, una soluzione già vista nelle tre gemelle Citroën C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo. Altra caratteristica della tedesca sono gli “spigoli”: li ritroviamo anche nella forma dei fari e nella piega della fiancata all’altezza del finestrino posteriore. La torinese, invece, presenta solo superfici bombate e morbide, che spesso richiamano il motivo stilistico del quadrato con gli spigoli smussati (vedi il terzo finestrino laterale o la trama della griglia anteriore).
DENTRO: FREDDO CONTRO CALDO - Lo stesso tema del quadrato è ripetuto anche all’interno della nuova Fiat Panda: hanno questa forma le maniglie delle porte, il cuscino del volante, il pomello del cambio, il motivo ornamentale sui sedili e i comandi di radio e “clima”. La Volkswagen up! non ha uno specifico motivo ricorrente, ma alcuni elementi che richiamano il design della Maggiolino (sia il primo che quello da poco presentato: il cruscotto a cupola, gli strumenti circolari, la lamiera colorata e a vista accanto ai pannelli porta o la fascia centrale della plancia verniciata (“fantasia” o in tinta con la carrozzeria). Anche la citycar italiana ha una vistosa “striscia” verniciata nell’abitacolo: riveste la plancia, integra le bocchette dell’aria e dona al tutto un aspetto sbarazzino. Nella Fiat Panda questa soluzione serve anche a delimitare una sorta di “tascone” ricavato di fronte al passeggero anteriore: ricorda il celebre “marsupio” dell’antenata degli anni 80, quella disegnata da Giorgetto Giugiaro.
PICCOLE MA PRATICHE - La Fiat Panda ha altre soluzioni “furbe”: il divano può essere di tipo scorrevole e avere anche lo schienale frazionato asimmetricamente. Inoltre, lo schienale del sedile anteriore destro si può reclinare per formare un tavolinetto o per caricare degli oggetti molto lunghi. I progettisti hanno realizzato schienali anteriori particolarmente sottili, per aumentare lo spazio a disposizione di chi siede dietro (fino a tre persone, mentre la Volkswagen up! può ospitarne due). In ogni caso, la Volkswagen non è meno “ingegnosa”: potrà essere equipaggiata con una “kid box” pensata per i bimbi (si tratta di una tasca studiata per contenere i loro piccoli oggetti e ha già dentro anche un giocattolo); invece, per chi si muove spesso in città o percorre molti chilometri sono previste la “city box” e la “travel box”. E il baule? Se la capienza di quello della nuova Fiat Panda non è ancora nota (ma sappiamo che sarà più grande dell’attuale, quindi superiore ai 206 litri), quello della Volkswagen up! è di 251 litri (tanti per un’auto così piccola).
MENO CILINDRI E VIA COL METANO - Entrambe possono contare su motori piccoli ma tecnologici. La tedesca porta al debutto un nuovo tre cilindri a benzina, con 60 o 75 cavalli (nel primo caso le percorrenze dichiarate sono di 23,8 km/l, nel secondo di 23,3). Lo stesso propulsore, verrà proposto anche con 68 cavalli e alimentato a metano (le emissioni di CO2 scendono fino a 79 g/km nelle Volkswagen up! dotate di sistema start/stop). Anche la Fiat Panda avrà il suo motore a metano, ma soltanto in un secondo tempo: si tratta del bicilindrico 0.9 TwinAir. Lo stesso motore, con alimentazione a benzina, verrà invece offerto già al lancio (in versione turbo da 85 CV e aspirata da 65). In alternativa, si potranno avere il quattro cilindri 1.2 da 69 CV (in seguito anche a benzina e a Gpl) e il 1.3 Multijet da 75 CV a gasolio. Più avanti arriveranno anche la trazione integrale e il cambio robotizzato per i motori TwinAir. La Volkswagen, dal canto suo, ha già annunciato una up! elettrica per il 2013.
SI POSSONO AVERE “RICCHE” - Al momento del lancio (gennaio 2012 per l’italiana, qualche settimana prima per la tedesca) le due auto saranno commercializzate in tre allestimenti. La Volkswagen up! avrà le versioni take up! (la “base”), move up! (orientata al comfort) e high up! (la più ricca). Gli allestimenti della Fiat Panda sono in via di definizione, ma tutti avranno di serie quattro airbag, ABS, cinture di sicurezza anteriori con pretensionatore e limitatore di carico, attacchi Isofix per i seggiolini, poggiatesta posteriori (quelli anteriori attivi, contro il colpo di frusta) e servosterzo elettrico con funzione City. A pagamento il tetto elettrico trasparente e il navigatore asportabile, che integra funzioni di computer di bordo (analogo a quello della up!). Tutt’e due potranno avere un sistema di rilevamento degli ostacoli sotto i 30 km/h, che provvede a frenare l’auto per evitare il tamponamento o quanto meno ridurne le conseguenze. Il prezzo di attacco della Fiat Panda dovrebbe essere attorno ai 10.000 euro, mentre per la Volkswagen up! si parla di un migliaio di euro in meno.