PUNTA IN ALTO - Il settore dei pneumatici ad alte e altissime prestazioni (in inglese, UHP e U-UHP ad abbreviazione di Ultra High Performance e Ultra-Ultra High Performance) è tra quelli più in crescita: sempre più spesso le case automobilistiche omologano le proprie vetture con gomme molto sportive (con battistrada largo e fianchi ribassati) che devono assicurare elevate doti di tenuta di strada, stabilità e frenata, senza ovviamente trascurare la sicurezza sul bagnato. È in questo mercato che si inserisce il nuovo prodotto della Continental, lo SportContact 6 che prende il testimone dal ContiSportContact 5P. Quest’ultimo, a sua volta, era una versione ad altissime prestazioni del ContiSportContact 5, che invece, rimane in vendita insieme agli altri prodotti ad alte prestazioni della gamma Continental: il ContiCrossContact UHP, e gli invernali WinterContact TS850 P e ContiWinterContact TS830 P.
TRE BREVETTI - Per il nuovo Continental SportContact 6 sono stati depositati tre brevetti: sulla mescola, sul disegno e sulla struttura interna. Il primo, denominato Black Chili, punta su un nuovo “ingrediente” (ovviamente segreto) per aumentare la flessibilità del battistrada, consentendogli di aderire meglio alla microrugosità dell’asfalto, sia sull’asciutto sia sul bagnato. Nel primo caso i tecnici tedeschi sono riusciti anche a sfruttare le proprietà di attrazione a livello molecolare (le forze di van der Waals, dal cognome del fisico olandese che le studiò per primo nella seconda metà dell’Ottocento). Nel caso delle Continental SportContact 6 questa interazione contribuisce ad aumentare il grip tra la gomma e il fondo stradale in assenza di pioggia.
I TASSELLI SI AIUTANO L’UN L’ALTRO - Il secondo brevetto, denominato Force Vectoring, punta su tre cordoli centrali per assicurare stabilità e prontezza di risposta nei rapidi cambi di direzione, mentre per garantire un solido appoggio nelle curve veloci i tasselli sulla spalla esterna si “appoggiano” l’uno all’altro, grazie al particolare disegno degli intagli. Sul lato interno del battistrada il nuovo Continental SportContact 6 ha originali scanalature a “boomerang” per smaltire al meglio l’acqua. Altrettanto originali gli indicatori di usura a “Y” all’interno dei canali longitudinali più larghi: indicano sia il raggiungimento di uno spessore del battistrada pari a 3 millimetri (valore al quale, per viaggiare sicuri anche sul bagnato, è raccomandabile sostituire i pneumatici) sia il limite minimo di legge di 1,6 mm.
FINO A 23 POLLICI - Brevettato (col nome Aralon 350) anche l’utilizzo di fili di aramide intrecciati per irrigidire la struttura sotto il battistrada. In questo modo si riduce la deformazione del pneumatico per effetto della forza centrifuga, fino addirittura a 350 km/h. Questo materiale, pur essendo molto resistente, è leggerissimo e consente di non penalizzare il peso, che sulle vetture sportive ha sempre molta importanza. Il nuovo Continental SportContact 6 è previsto in 41 misure da 19 sino addirittura a 23 pollici.
IL NOSTRO TEST - Abbiamo avuto modo di testare il nuovo Continental SportContact 6 al confine tra Lainate ed Arese (alle porte di Milano), nella neonata struttura Aci dedicata ai corsi di guida sicura. Pochi giri per saggiare la differenza tra il nuovo prodotto e il suo predecessore, ContiSportContact 5P a bordo di due Maserati Ghibli con pneumatici di 21” e di altrettante Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde con gomme di 19”. Nonostante i pochi giri a disposizione, è evidente, soprattutto nel caso della Giulietta, la maggior prontezza di risposta dello sterzo e l’elevata stabilità in curva.