ANCORA IN CALO - Secondo i dati diffusi poco fa dal Ministero dei Trasporti il mese di luglio ha registrato un’ulteriore brusca frenata (-10,7%), con appena 137.442 immatricolazioni di autovetture, il livello più basso dal lontano luglio 1983, quando furono vendute 127.193 vetture.
POCHE SPERANZE - Come ha dichiarato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione che raggruppa i concessionari ufficiali di tutti i marchi automobilistici: “Anche questo mese il netto calo delle immatricolazioni a clienti privati accentua il calo delle vendite di auto nuove, allontanando drasticamente ogni speranza di ripresa del mercato. Un 10% in meno può sembrare poca cosa ma non dobbiamo dimenticarci che il luglio dello scorso anno aveva già registrato una perdita del 26%. In pratica stiamo peggiorando una situazione nella quale pensavamo di aver toccato il fondo”.
MALE ANCHE GLI ORDINI - Il mercato dell’auto nel periodo gennaio-luglio ha evidenziato una flessione del 12,7% con 1.151.146 unità vendute, rispetto alle 1.319.282 di un anno fa. L’andamento degli ordini acquisiti, inoltre, secondo le prime rilevazioni di Unrae e Anfia (le associazioni delle case estere e nazionali), ha registrato nel mese di luglio un calo del 5% sul già basso livello dello scorso anno con circa 123.000 contratti.
REGGE L'USATO - Il mercato dell’usato, infine, ha registrato in luglio una flessione del 3,3%, con 381.257 trasferimenti di proprietà. Nei primi 7 mesi di questo anno le 2.784.736 auto che hanno cambiato proprietario segnano una crescita del 3,6%, rispetto alle 2.688.976 dello stesso periodo del 2010.