LE FABBRICHE SI FERMANO - La cosiddetta crisi dei chip continua a incidere pesantemente sull’industria automobilistica. Ogni giorno è un “bollettino di guerra” con fabbriche un po’ in tutto il mondo che devono fermarsi, anche per settimane, in attesa che arrivino gli essenziali circuiti integrati ormai parte essenziale di molti componenti di una moderna auto. Le fabbriche che producono i preziosi chip sono state colte di sorpresa da un aumento della domanda proveniente da un po’ tutti i settori, primo fra tutti quello dell’elettronica di consumo e, complici anche i problemi produttivi legati alla pandemia di Covid-19, non riescono a stare dietro alle commesse. I produttori di circuiti, che sono soprattutto taiwanesi, cinesi e coreani, stanno correndo ai ripari, potenziando le fabbriche, ma ci vorrà del tempo e, a quanto pare, ancora per i prossimi due anni ci saranno “shortage”.
PROBLEMI FINO AL 2023 - Secondo le ultime previsioni, diffuse dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), la crisi dei chip porterà a un calo della produzione mondiale di 14 milioni di veicoli in 3 anni: 4,5 milioni nel 2021, 8,5 milioni nel 2022 e 1 milione nel 2023. Sempre secondo i dati dell’Anfia, nel 2020 la produzione mondiale di auto nel mondo è stata di 78 milioni, segnando così un -13,8% rispetto al 2019, quando le auto prodotte sono state 90,5 milioni (nel 2018 erano 96,8 milioni). Osservando invece l’area europea, nel 2020 in EU, EFTA e UK sono stati immatricolati 11.877.641 veicoli, di cui 3 milioni ad alimentazione alternativa.
LA SITUAZIONE IN ITALIA - Stando alle stime Anfia, in Italia, la produzione di auto è diminuita del 15,1% nel 2020, anche se nel periodo gennaio-settembre 2021 si è registrata una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (in calo del 15% se paragonata al 2019). Nel 2021 i volumi della produzione italiana potrebbero attestarsi intorno alle 845.000 unità, segnando così un più 8,8% rispetto al 2020. Da registrare che nel nostro paese la quota di autovetture mild e full hybrid ha superato anche quella delle auto a benzina; nel 2020 le vetture elettrificate rappresentano il 17,2% della produzione, quota che a settembre del 2021 ha raggiunto il 39,8%.