NEWS

La crisi della Volkswagen si allarga ai fornitori

Pubblicato 05 novembre 2024

La Schaeffler ha annunciato un taglio 4.700 posti di lavoro e la chiusura di due siti produttivi: in Italia c’è preoccupazione per la sede nel novarese.

La crisi della Volkswagen si allarga ai fornitori

UN BEL TAGLIO - La crisi della Volkswagen (qui per saperne di più), e più in generale dell’industria automobilistica tedesca, si sta allargando come una macchia d’olio anche all’indotto. La Schaeffler, azienda specializzata nella produzione di cuscinetti per il settore automobilistico, ha infatti annunciato che licenzierà 4.700 persone in tutta Europa, di cui circa 2.800 nella sola Germania. Numeri che ridurrebbero del 3,1% della forza lavoro totale, composta da 120.000 persone (un numero aumentato recentemente grazie alla fusione con la Vitesco, azienda che si occupa di sistemi di propulsione elettrica). Ma non è finita qui, perché la Schaeffler ha anche annunciato la chiusura di due siti in Europa entro la fine dell’anno, senza fornire ulteriori indicazioni (in Italia è presente un impianto a Momo, in provincia di Novara). 

PER LA COMPETITIVITÀ - La decisione di abbassare il numero dei lavoratori impiegati è una risposta “al difficile contesto di mercato, alla crescente intensità della concorrenza globale e ai continui processi di trasformazione che interessano il settore della fornitura automobilistica”, ha sottolineato la Schaeffler in un comunicato. L’azienda tedesca conta così di poter risparmiare circa 290 milioni di euro all’anno entro il 2029. Nella situazione attuale di mercato “questo programma è necessario per salvaguardare la competitività del Gruppo Schaeffler nel lungo termine. Lo implementeremo in modo socialmente equo e attentamente ponderato”, ha detto il ceo Klaus Rosenfeld.

MALE COMUNE - La Schaeffler non è il primo fornitore a lanciare un campanello d’allarme. La ZF ha annunciato qualche mese un taglio tra 11.000 e 14.000 posti di lavoro entro il 2028, mentre la Recaro ha dichiarato fallimento. Anche un gigante tecnologico come la Bosch ha avvertito che quest’anno non raggiungerà gli obiettivi finanziari previsti, mentre la Continental prevede di scorporare dall’azienda la sua unità di ricambi auto in difficoltà.



Aggiungi un commento
Ritratto di forfait
5 novembre 2024 - 15:28
Preciso come un Orologio Tedesco, si diceva una volta...
Ritratto di Rush
5 novembre 2024 - 15:37
Possiamo aggiungere che Novara è ad altissimo rischio di chiusura. Inoltre la crisi si sta allargando anche dove non si pensava dato che in Francia Michelin chiuderà 2 stabilimenti entro il 2026 a Cholet e Vannes tagliando 1.200 posti di lavoro. Per quanto riguarda Bosch l’unica notizia che ho è che ammiacuggina che vive a Berlino hanno appena fatto il contratto di assunzione a tempo indeterminato prelevandola dalla concorrenza.
Ritratto di Rush
5 novembre 2024 - 15:39
Michelin l’11 novembre fermerà la produzione per avviare la trattativa coi sindacati.
Ritratto di Rush
5 novembre 2024 - 15:44
Poi se qualcuno spera che gli acquisti di autovetture aumenteranno evidentemente vive su Marte o similare. Siamo solo all’inizio di una profonda crisi che toccherà indistintamente tutti i settori… l’ automotive sarà la prima tessera dell’effetto domino. Tempi davvero bui all’orizzonte. E non c’entra niente il discorso bev. Poi se si vuole puntare il dito a casaccio allora ok la colpa diamola all’elettrico.
Ritratto di forfait
5 novembre 2024 - 16:05
Ma veramente lo dicono loro stessi, e i giornali tranquillamente rilanciano che l'elettrificazione sia concausa (a maggior ragione per il fatto di investirci senza particolare ritorno). """Anzi""" a dirla tutta lo avevano già anticipato per tempo che con la elettrificazione ci sarebbe stato da tagliare posti di lavoro*. Eh...
Ritratto di forfait
5 novembre 2024 - 16:06
www.alvolante.it/news/mercedes-taglia-10000-posti-lavoro-365995 Poi OK, se non si può dire che l'elettrificazione c'entri qualcosa = va bene, non diciamolo... :)
Ritratto di Rush
5 novembre 2024 - 16:34
Se ricordi all’inizio della “campagna” i giornali parlavano di creazione di nuovi posti che avrebbero oltre che sostituito aumentato l’occupazione. Il punto però è che non solo le bev non hanno dato quella risposta sperata ma che le ice si siano inchiodate e la motorizzazione a mio parere non c’entra. Se andiamo indietro negli anni quando iniziarono ad applicare la nuova formula che ogni 3 anni ti portava a cambiare l’auto si sono illusi e non hanno fatto i conti con l’oste. Per poter tenere in piedi un mercato del genere devi poter dare o mettere in tasca una certa disponibilità che ovviamente è venuta meno. Pensa solo se dovessero togliere le auto aziendali come benfit cosa verrebbe giù… si sono ispirati allo smartphone non considerando che l’auto è un bene durevole ed ha costi di acquisto ma soprattutto di mantenimento elevati a differenza di un cell. L’hanno fatta fuori dal vaso ed ora si comincerà a contare i cadaveri. Aggiungici poi l’apertura ai cinesi… ma quando ne esci da questa situazione.
Ritratto di forfait
5 novembre 2024 - 17:24
Sarà. Intanto Toyota e Dacia mi sembrano quelle in migliore forma, e non credo abbiano mai fatto da portavoce dell'avanzata elettrica. Fra le Premium Bmw procede per il momento senza particolari strattoni, e idem mai particolari annunci totali (e infatti s'è risparmiata la bella "grattata" da retro, poi lei) oltre che aver portato in gamma "caute" elettriche "NON" assolute (leggasi: che condividono la piattaforma con le termiche; ed NB tale scelta nonostante il diffusissimo stracciarsi di vesti di tanti che, dicevano, senza piattaforma dedicata un'elettrica non era/sarebbe manco da considerarsi elettrica oramai). Voglio dire: io quando vedo la X1 che compare in top 10 (mese Ott ITA) sia fra le diesel che fra le ibride che fra le elettriche, beh poi qualche domanda sul come portare avanti i propri modelli me la voglio proprio fare (in merito al fatto di motorizzarla in un modo piuttosto che l'altro ne decreti o meno il successo)...
Ritratto di forfEit
5 novembre 2024 - 17:29
* Parlo del mercato Eu.
Ritratto di giocchan
5 novembre 2024 - 17:46
forfEit, molto semplicemente i marchi tedeschi sono in crisi per due motivi: non avendo BEV all'altezza hanno perso il mercato cinese (Tesla ce l'ha, e sta tenendo botta), e, causa concorrenza cinese (ICE, BEV, PHEV, ecc...), stanno perdendo mercato in tutte le nazioni che non applicano politiche protezionistiche (ovvero Europa e USA). Non ne vieni fuori. Vuoi cancellare le BEV dall'europa e chiuderti a riccio vietando l'acquisto in europa di auto non europee? Fallo pure... ma in ogni caso venderai solo in europa. VW oggi vende grossomodo 5 milioni di auto l'anno, e mooolti sono fuori dall'europa... la strada del ridimensionamento è mooolto lunga. Ne vieni fuori solo con prodotti migliori e a prezzi più competitivi.
Ritratto di Rush
5 novembre 2024 - 17:49
Direi anche che fanno un prodotto che incontra i gusti e molto probabilmente chi vuole spendere una determinata cifra considera essere bmw la miglior proposta attuale. D’altronde o per fortuna il mercato non lo facciamo noi che stiamo qui a scrivere. Certo che viene facile pensare che se devo spendere 50k o 60k difficilmente mi sposto su Mazda per dirne una a caso… sto tranquillamente sulla triade. Non è una regola (per fortuna) ma è il ragionamento che fanno i più. La domanda è da farsi a chi vuole vendere auto normali come Y o Tonale a prezzi da premium. Per carità potrebbero valere anche di più ma prima me lo devi dimostrare. Una Panda o una 500 non possono costare come una mini anche se fossero migliori. Prima diventi una desiderata internazionale e poi puoi montarti la testa. Come pensare che Scamarcio valga al box Office Tom Hanks o Margherita buy valga Meryl Streep… e tanti altri esempi. Molti pensano che le sneaker Golden Goose valgano le Stan Smith e che 500 euro son troppe. Può essere ma le Golden Goose sono fatte a mano e l’azienda fattura 3 miliardi l’anno. Direi che qualcuno le compra nonostante il prezzo. Quello che voglio dire è che il costo giustificato o meno deve avere un riscontro. Un riscontro qualsiasi ma lo deve avere e se la percezione non è quella è palese che hai cantato il tuo obiettivo. La differenza sostanziale è che se la Golden Goose fallisce non lo leggi da nessuna parte mentre se in Stellantis sbagliano il piano industriale i soldi li vengono a chiedere a noi aggratisss. Evidentemente BMW ed altri fanno prodotti che il mercato vuole e sono collocati in una fascia prezzo ritenuta accettabile chi invece sta messo male semplicemente non ha il PRODOTTO indipendentemente dalla motorizzazione. Non è che il mercato è fatto dagli esperti fenomeni di AV… lo ricordo perché qualcuno è un po’ troppo convinto di essere il “supremo”… scendere dal piedistallo non sarebbe male. Poi i fanatici di una fazione o l’altra lasciamo perdere come chi vuole buttare tutto in politica. Sono auto e per averle ci vuole la grana come direbbe Razzi… Non sono un diritto.
Ritratto di Sdraio
5 novembre 2024 - 15:33
Pensa quanta cakka sta immettendo nell'economia euopera e mondiale sta nerda di ideologia green...
Ritratto di Quello la
5 novembre 2024 - 15:38
Recaro sta fallendo! Noooouuuuuu.
Ritratto di Autosport
5 novembre 2024 - 15:49
No , e' GIA' fallita da un paio di mesi
Ritratto di Anacleto verde
5 novembre 2024 - 15:56
Ennesimo capolavoro della follia euro-pea green, la più grande fogna della storia mondiale.
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
5 novembre 2024 - 16:40
vedrete quando inizierà parassitellantis a chiudere le saracinesche quanto introito salterà in aria, manca pochissimo
Ritratto di Alvolantino
5 novembre 2024 - 16:45
Siii meno auto termiche, meno inquinamento! Tutti a casa! W l'elettrico, non solo non inquina ma contribuisce anche a chiudere tutte queste attività inutili. ⚡
Ritratto di Lorenz99
5 novembre 2024 - 16:45
ALLA FINE NON FREGA NIENTE A NESSUNO, IL PROBLEMA È PER GLI OPERAI CHE RESTANO A CASA. QUESTA NON È UNA CRISI IMPROVVISA E IMPREVEDIBILE, È SEMPLICEMENTE UN CAMBIO DI CONTESTO. SE TU VAI AD ISTRUIRE I CINESI A COSTRUIRE AUTO, IN UNA DITTATURA ASSOLUTA,È OVVIO CHE COMPRINO POI I LORO MARCHI,NEL FRATTEMPO HANNO ANCHE INVESTITO SULLA FILIERA ED INOVAZIONE EV,E IL GIOCO È FATTO. PER 10 ANNI SI È FATTO FINTA DI NULLA,(TANTO I CEO I 30/40MILIONI ALL'ANNO LI PRENDEVANO). POI NON CONTENTI HANNO CONTINUATO AD AUMENTARE I LISTINI, (PER GARANTIRSI I BONUS REDDITIVITÀ), CANCELLATO UTILITARIE E VEICOLI GPL/META O,NONOSTANTE LA SITUAZIONE. ORA CAMBIERANNO CEO E ANDRANNO A PIANGERE DAI VARI GOVERNI. SE LA BRAVURA DI UN CEO È NEL NUMERO DI LICENZIAMENTI, ALLORA SON BRAVI TUTTI. I DAZI SONO LA MOSSA DEI DISPERATI CHE CERCANO DI PROCRASTINARE LA LORO ELIMINAZIONE
Ritratto di alex_rm
5 novembre 2024 - 16:53
E Volkswagen ha molti fornitori in Italia(oltre a questo) e adesso anche Eni versalis sta chiudendo gli stabilimenti di Brindisi,Ragusa e Siracusa.il tutto con un inflazione vicina al 20% e stipendi fermi da 20 anni
Ritratto di Gratto Da Vinci
5 novembre 2024 - 17:09
S'accomoda, ella schiva, sulla sdraio, e pensa sol a come sviar la ressa, e gli occhi languidi che nulla sanno dir se non: "che bella fessa". Ma lei è la chiazza nella schiuma in tazza, colla sua chioma ch'è color del rame, e 'l tramonto a farne tal sublime strame. Non ora, non è ora il tempo che 'l sol la sua scomparsa inizi, per non più poter baciare quella sdraio (sdraio fa rima con sdraio, solo con sdraio, per definizione), sdraio, appunto, che ormai sa solo dar fin troppo vaghi indizi (lei se n'è andata, gli ospiti distraggono). Sul bordo d'una vasca non più in festa, seguendo chi se n' va con aria mesta, con man in tasca e l'altra a dar la 'notte, rifuggo nel pensier che solo ho in testa: di quella gente poco me ne fotte.