TRE EQUIPAGGI - Il nome Sandrider del nuovo e compatto (414 cm la lunghezza) buggy da competizione presentato dalla Dacia sotto i riflettori del salone di Ginevra è già tutto un programma. L’ambizione è di partecipare al campionato mondiale Rally-Raid e di “giocarsi” l’edizione del 2025 del “raid dei raid”: la Dakar. Per raggiungere gli obiettivi, la Dacia ha affidando il mezzo a tre equipaggi, di cui uno capitanato dal nove volte campione del mondo rally Sébastien Loeb: un nome di “peso” che la dice lunga sulle ambizioni della Dacia Sandrider.
PIGMENTI SPECIALI - La Dacia Sandrider è stata progettata e costruita in collaborazione con lo specialista britannico in vetture da corsa Prodrive appositamente per la Dakar. È basata su un telaio tubolare “vestito” con una carrozzeria in fibra di carbonio che contiene pigmenti per riflettere il calore, contribuendo a contenere la temperatura nell’abitacolo nell’arsura del deserto. Il motore alimentato da carburante sintetico è un 3.0 V6 biturbo da 360 CV a 5000 giri e con 539 Nm di coppia massima espressa a 4250 giri. Tanta potenza è trasmessa alle quattro ruote attrverso un cambio sequenziale a sei rapporti. Il debutto in gara per la Dacia Sandrider è per il prossimo ottobre, al rally del Marocco.