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Dieselgate: un’inchiesta ad hoc per l’Audi

13 novembre 2015

La magistratura inquirente tedesca ha aperto un’altra indagine in materia di manipolazione delle emissioni di NOx dei motori diesel che riguarda solo l’Audi.

Dieselgate: un’inchiesta ad hoc per l’Audi
UN’INDAGINE SEPARATA PER L’AUDI - L’ultima novità sul piano delle indagini a proposito del software che altera le emissioni degli scarichi dei motori diesel EA 189 (qui per saperne di più) del gruppo Volkswagen è arrivata dalla Procura del tribunale di Braunschweig che poco dopo l’inizio della vicenda aveva aperto un fascicolo per indagare su quanto successo. La novità è che gli stessi giudici hanno avviato un’altra indagine mirata solo all’Audi. Non è chiaro se la cosa ha origine soltanto nella struttura societaria dell’Audi rispetto al gruppo Volkswagen (Audi AG è una società a sé stante, sia pure di proprietà del gruppo Volkswagen) oppure se ci sono elementi tecnici concreti che hanno portato a questo passo degli inquirenti. Peraltro, il portavoce della Procura di Braunschweig ha anche dichiarato che sono in corso colloqui che potrebbero portare all’unificazione delle indagini.
 
CRESCONO LE CLASS ACTION - Ma quello della magistratura non è l’unico fronte in movimento per la vicenda “Dieselgate”. Ieri sono state segnalate due iniziative legali, una in Francia e una in Belgio, che si prefiggono di avviare altrettante cause di class action contro la Volkswagen. Da notare che l’iniziativa francese presenta l’insolita adesione collettiva degli avvocati del foro di Parigi. Una prima anche questa. In Belgio i giudici hanno aperto un’inchiesta per “falso in scrittura”. Con ciò sono una ventina le iniziative del genere prese in svariati paesi del mondo.
 
NON MOLTO TEMPO ANCORA PER… “PENTIRSI” - Una notizia magari non clamorosa ma significativa arriva anche dall’interno della Volkswagen: la direzione della società ha comunicato ai dipendenti che l’impegno a essere indulgente, e a non prendere provvedimenti punitivi o legali nei confronti dei dipendenti che ammettono qualche cosa a proposito della vicenda del software incriminato, non varrà per sempre, ma avrà un termine. Dopo di che ci saranno punizioni e iniziative giudiziarie. L’avvertimento suona come una sollecitazione e risponde alla volontà della Volkswagen di portare a rapidamente termine l’inchiesta interna.
 
COMPATTEZZA SCRICCHIOLANTE - Tutto ciò mentre cominciano a volare gli stracci anche ai vertici della società. Nei giorni scorsi Bernd Osterloh, uno dei 10 membri rappresentanti i sindacati all’interno del consiglio di sorveglianza della Volkswagen (composto di 20 persone) aveva criticato pubblicamente il management della società perché aveva avviato la discussione su come ridurre i costi per far fronte alle necessità finanziarie conseguenti allo scandalo, senza interpellare i lavoratori. 
 
LITE IN CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA - Secondo autorevoli indiscrezioni pubblicate dalla stampa specializzata tedesca, in una riunione del consiglio di sorveglianza svoltasi lunedì scorso, Osterloh è stato contestato e invitato a evitare iniziative che creino ulteriori problemi d’immagine alla società. Da parte del management c’è infatti anche la preoccupazione dei “tagli” che le agenzie di rating stanno apportando alle stime del titolo Volkswagen, e un quadro interno conflittuale risulterebbe negativo. Va comunque detto che dopo il consiglio di sorveglianza di lunedì è stato deciso di coinvolgere i sindacati nella valutazione sul da fare per ottenere i risparmi necessari.    
 
QUESTIONI DI FONDO - Al di là degli aspetti contingenti, la vicenda sta mettendo a dura prova l’impianto di fondo della società Volkswagen che ha una struttura societaria particolarissima, scaturita dagli eventi storici del dopoguerra. Come si è accennato, la Volkswagen vede i sindacati fortemente presenti nell’organismo di sorveglianza (l’organismo dove siedono gli azionisti) e hanno una sorta di diritto di veto, così come insolita è la presenza di rappresentanti della regione dove sorge la sede della società, la Bassa Sassonia. E un assetto del genere rende particolare la governance della società, per il peso che vengono ad avere le preoccupazioni occupazionali e sociali nelle scelte di fondo.


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Ritratto di PongoII
13 novembre 2015 - 16:04
7
Non vorrei essere frainteso, dato che è palese che l'operato di pochi, seppur fosse di "cartello", danneggia la moltitudine (un po' come identificare in Schettino tutti gli italiani), però ogni giorno c'è una notizia su questo filone dieselgate! Adesso siamo arrivati al primo stralcio, avanti col prossimo!
Ritratto di SINISTRO
13 novembre 2015 - 16:50
3
Sembra una via di mezzo tra il vaso di pandora ed il pozzo di S.Patrizio...
Ritratto di MAXTONE
13 novembre 2015 - 16:50
Appena aperta la pagina avevo letto "un inchiesta CHOC per l'Audi", mi stava partendo un embolo :-)
Ritratto di DavideVR46
13 novembre 2015 - 17:37
Hahaja anche io avevo letto così. Solo una volta aperto ho letto ad hoc. Saluti
Ritratto di SINISTRO
13 novembre 2015 - 18:15
3
certo, da "ad hoc" a "shock", di questi tempi in questa materia, il passo sarebbe alquanto breve....
Ritratto di nuntengrenarmefummnapippemevacacucca
13 novembre 2015 - 18:18
1
Nella pubblicita' della nuova A4 dopo aver detto i dati di inquinamento recita :'i dati sono pero' in fase di revisione...'
Ritratto di JTD16
13 novembre 2015 - 19:19
questa si chiama " siamo stati s.g.amati e stiamo facendo i salti mortali per pararci il c.u.lo"...la correttezza è ben altro !!!
Ritratto di Paolo.bravo
13 novembre 2015 - 22:08
La stessa correttezza che può avere un ladro che ti entra in casa, ti ruba tutto e dopo che viene arrestato ti indica dove si trova la refurtiva!
Ritratto di DGT
14 novembre 2015 - 10:37
Concordo pienamente con Paolo.bravo, mi sa di operazione salva immagine, in oltre trovo sconcertante l'idea di minacciare gli operai al fine di saperne di più su tale vicenda, ma è ovvio che un certo tipo di strategie industriali non vengono mica prese dal basso ovvero dagli operai, se mai gli operai attuano ciò che il managment decide.
Ritratto di Claus90
13 novembre 2015 - 22:51
La concorrenza sa fare di meglio da valutare Mercdes A; BMW S.1; Alfa Giulietta e Infinity Q30.
Ritratto di rikkardo
14 novembre 2015 - 15:00
non voglio difendere i tedeschi,ma a questo punto gradirei che tutte le case automobilistiche siano controllate.
Ritratto di napolmen4
14 novembre 2015 - 16:44
lo han fatto sempre e lo stanno facendo attualmente!!! a tutt'oggi risulta SOLO LA VOLKSWAGEN con palese tentativo anche di mascherare il tutto in UE
Ritratto di PEPPER78
14 novembre 2015 - 18:24
Sono passati quasi due mesi dallo scandalo... Ancora nessuna sanzione.... Scommettiamo che se la caveranno con quattro spiccioli e con qualche obbligo di verifica periodica da parte di enti esterni..? Grazie al potere della MerDel? Ma lo sapete che molti non sanno che l Audi la seat e la skoda fanno parte della Volkswagen ??
Ritratto di SINISTRO
14 novembre 2015 - 20:58
3
Pura verità....
Ritratto di mcioccio
16 novembre 2015 - 06:27
Numerose le case automobilistiche coinvolte nelle indagini Oltre a Fiat e Alfa Romeo, tra le case coinvolte nelle indagini vi sarebbero anche Bmw, Toyota, Ford, Jaguar, Land Rover, Peugeot, Renault e Mercedes. Si tratta insomma di un'indagine, che qualora portasse a scoprire nuovi brogli, potrebbe sconvolgere completamente il panorama automobilistico mondiale con grave danno per le altre case automobilistiche coinvolte. Non resta dunque che aspettare e vedere quelle che saranno le novità relative alla delicata questione concernente lo scandalo delle emissioni truccate nel mondo dei motori e i suoi futuri sviluppi. 

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