SHOPPING IN EUROPA - Dopo
Volvo ed MG finite nelle mani di costruttori asiatici, rispettivamente la Geely e la Shangay Motor Company, anche il gruppo francese
PSA Peugeot Citroën (
in alto il quartier generale di Parigi) potrebbe cedere ad un’azienda cinese, la
DongFeng. Secondo indiscrezioni provenienti da
Automotive News infatti, sarebbero in corso delle trattative per la cessione del 30% delle azioni PSA per una cifra vicina al miliardo e duecentomila euro. PSA non ha commentare la notizia, ma un portavoce ha ammesso che l’esistente partnership con la DongFeng (attiva sul mercato cinese) potrebbe essere presto ampliata.
CRISI NERA - Il denaro servirebbe a ripianare parte dei debiti accumulati dalla PSA negli ultimi anni. Un buco di circa due miliardi di euro causato dalla grave crisi economica europea che ha già provocato il taglio di 11.200 posti di lavoro e la chiusura della fabbrica francese di Aulnay. Solo nel primo semestre dell’anno, la divisione auto del gruppo PSA ha registrato una perdita di 510 milioni di euro. La vendita delle azioni è condizionata anche dalle trattative in corso tra la PSA e i sindacati francesi per la riduzione del pagamento degli straordinari e il congelamento dei salari in cambio di un aumento della produzione e di nuovi investimenti nel corso dei prossimi tre anni.
PER LA GM NESSUN PROBLEMA - Gli ostacoli al buon esito della trattativa con la DongFeng non mancano. Innanzitutto, secondo la legge francese, chiunque acquisti il 30% o più del pacchetto azionario di un’azienda è obbligato a formulare un’offerta sullo stock rimanente. Il che comporterebbe la perdita del controllo da parte della famiglia Peugeot che detiene attualmente il 25,5% delle azioni. La General Motors, seconda azionista della PSA con una quota del 7%, ha affermato il mese scorso per bocca del vice presidente Steve Girsky che la collaborazione con la PSA potrebbe continuare anche in caso di partecipazione della cinese DongFeng.
UN’AZIENDA IN CRESCITA - Ma chi è la DongFeng? Nata nel 1969, ha sede nella città di Wuhan ed è impegnata nella produzione di veicoli commerciali, automobili, ricambi e componentistica. Quotata alla borsa di Hong Kong nel 2005, ha più di 160.000 occupati e ha venduto nel 2012 più di un milione di veicoli. Ma l’obiettivo prefissato è di raggiungere le tre milioni di unità entro il 2016.