NESSUN DOUBLE CHEVRON - Cambia la
Citroën DS5, che si vedrà in anteprima al Salone di Ginevra. Ma sarebbe meglio dire semplicemente DS5: da ora in poi DS diventa un
marchio a se stante, caratterizzato da modelli di maggior pregio e originalità rispetto alla più generalista Citroën. La rivisitazione estetica di questo modello uscito nel 2011, è giocata proprio su questo (ed è tutto sommato limitata): tra i due fari c'è ora una griglia che racchiude il logo DS, con una cromatura ai lati che viene ripresa nella parte inferiore del paraurti, ai lati del cofano e nei sottoporta. I fari sono inediti, caratterizzati da una tecnologia mista xeno-led. Gli indicatori di direzione sono definiti “sequenziali”: si illuminano descrivendo lo scorrimento di una freccia, come su alcune Audi.
MENO PULSANTI - Le modifiche sottopelle della DS5 prevedono ammortizzatori con inedite valvole di controllo sul precarico, per fornire un ritorno maggiormente progressivo: quasi un omaggio alla qualità delle sospensioni idropneumatiche della prima DS. All'interno i comandi sono stati rivisti, spostati in parte sulla consolle sulla plancia e sul tetto, con meno pulsanti sulla plancia stessa e un sistema multimediale rinnovato: ora è giocato attorno a uno schermo con comandi tattili, che supporta la funzione di replicazione del display dello smartphone cui è collegato. Non manca una nuova versione dell'applicazione dedicata MyOS, disponibile per Apple iOS e Android, per fornire servizi supplementari.
PELLE BICOLORE - All’interno della rinnovata DS5 vi sono sedili in pelle Club semi-anilina bicolore (blu e neri nell’allestimento di lancio, caratterizzato da una livrea blu scuro). Sul fronte motori, le potenze spaziano da 120 CV a 210 (con un inedito “benzina” atteso per fine anno, con Stop&Start e cambio manuale a sei marce) e non manca la versione ibrida, già presente sulla gamma precedente. I prezzi, non ancora ufficiali, spazieranno verosimilmente da circa 31.000 a 45.000 euro.