Nasce con la E5 Sportback la nuova AUDI, a lettere maiuscole e senza il logo dei quattro anelli per distinguerla dall’Audi a cui siamo stati abituati fino a oggi. L’AUDI è naturalmente legata a doppio filo con la casa madre di Ingolstadt, ma progetterà vetture unicamente per il mercato cinese. La prima è appunto al E5 Sportback, una fastback elettrica a quattro porte lunga 4,89 metri basata sulla piattaforma Advanced Digitalized Platform sviluppata insieme alla Saic. La vettura, presentata al Salone di Shanghai e in vendita in Cina entro l’estate, reinterpreta il linguaggio stilistico dell’Audi con linee morbide e soluzioni particolarmente apprezzate in Asia: la grande griglia anteriore “single frame” dell’Audi lascia quindi posto al Light Frame dell’AUDI, caratteristica che ritroveremo anche negli altri due modelli attesi al debutto entro il 2027.
Gli interni, sviluppati dallo studio di design di Pechino, puntano a combinare il comfort con l’esperienza digitale, creando un “oasi digitale” adatta allo stile di vita urbano delle megalopoli. Il display touch curvo di 27 pollici consente di accedere a diverse funzioni, compresa la visuale fornita dagli specchietti retrovisori digitali. Debutta con la E5 Sportback il sistema operativo AUDI, che mette a disposizione un ecosistema di intrattenimento e applicazioni facilmente accessibile tramite uno stor abilitato con il riconoscimento facciale. L’interazione con l’auto può avvenire attraverso l’Audi Assistant, un avatar attivabile con un tocco o con la voce e basato sull’intelligenza artificiale.
L’AUDI E5 Sportback viene proposta in Cina in quattro varianti. Al vertice della gamma, la vettura può contare su una batteria di 100 kWh e su una potenza massima di 787 CV, per uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e un’autonomia di oltre 770 km. Grazie alla ricarica veloce, in 10 minuti è possibile accumulare energia sufficiente per percorrere ulteriori 370 km. Le altre varianti hanno potenze di 299, 408 o 578 CV. Grazie ai sistemi di assistenza alla guida, l’auto è in grado di assicurare un livello di autonomia 2++. I sistemi integrano 29 unità di rilevamento tra cui un lidar a lungo raggio, 3 radar anch’essi a lungo raggio, 12 sensori a ultrasuoni, 11 telecamere e molteplici centraline di rilevamento. Tutte le tecnologie sono aggiornabili over-the-air.