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L’industria tedesca dell’auto è in crisi: ecco perché

Pubblicato 30 settembre 2024

Tra geopolitica e difficoltà di mercato, l’industria automobilistica della Germania non è mai stata così in crisi: riuscirà a salvarsi o il settore cambierà in modo irreversibile?

L’industria tedesca dell’auto è in crisi: ecco perché

LIMITARE I DANNI - L’industria automobilistica tedesca è riconosciuta in tutto il mondo come massimo esempio di innovazione e alta qualità. Possedere un’auto tedesca rappresenta uno status symbol e le case automobilistiche trainano l’economia del paese, contribuendo per circa il 5% del PIL e dando lavoro a oltre 770.000 persone. Tuttavia le cose non stanno andando come previsto e le big tedesche Mercedes, BMW e Volkswagen hanno dovuto rivedere verso il basso le loro stime economiche per il 2024, con conseguenze piuttosto pesanti in borsa. La Volkswagen ha addirittura paventato la possibilità di chiudere uno stabilimento in Germania, dichiarando “abbiamo uno a due anni per salvarci” (qui la notizia). Si dice che quando l’industria automobilistica tedesca ha la tosse, la Germania ha la febbre: cos’ha fatto ammalare un gigante che sembrava così in salute?

LA QUESTIONE CINESE - Naturalmente non si può ricondurre tutto a un solo evento, ma a un insieme di fattori che hanno minato le basi del settore automobilistico tedesco. Prima di tutto si assiste a una generalizzata contrazione del mercato europeo: rispetto al 2019 oggi si vendono due milioni di auto in meno.

Poi c’è la Cina che fino a pochi anni fa era il primo mercato di esportazione per i costruttori tedeschi. Un paese nel quale le case straniere contavano per più del 50% delle vendite. Oggi sono intorno al 30%, una perdita importante che è andata a favore dei costruttori locali: i cinesi comprano sempre più auto cinesi. Chi ne ha fatto maggiormente le spese sono stati i costruttori tedeschi, che non sono riusciti a intercettare la forte espansione del mercato avvenuta negli ultimi 5-10 anni. Inoltre la Cina ha puntato molto sulle nuove tecnologie e sull’auto elettrica generosamente finanziata con sussidi statali e facendo sistema nel creare una catena del valore che va dalle batterie al software. Ciò ha portato i costruttori cinesi a guadagnare un vantaggio in termini tecnologici: in poche parole le auto elettriche cinesi sono più avanzate e, sopratutto, costano molto meno

LA GEOPOLITICA - C’è poi un importante motivo geopolitico, strettamente legato alla guerra tra Russia e Ucraina e alle sanzioni che i paesi occidentali hanno riservato a Mosca, ma che hanno avuto forti ripercussioni soprattutto sulla stessa Germania. La produzione automobilistica tedesca basava molta della sua competitività proprio sulla disponibilità di energia a basso costo garantita dal gas russo. Il basso prezzo dell’energia bilanciava il prezzo maggiore per la manodopera. Una volta chiusi i rubinetti del gas proveniente dalla Russia, le bollette energetiche sono schizzate verso l’alto, facendo abbassare i profitti. Se ciò non bastasse, le tensioni commerciali tra Unione Europea e Cina potrebbero pesare molto sui costruttori tedeschi, perché il mercato cinese potrebbe ulteriormente chiudersi se le autorità locali decidessero di rispondere in qualche modo ai dazi voluti dall’Unione Europea sulle auto elettriche che provengono dalla Repubblica Popolare.



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Ritratto di probus78
30 settembre 2024 - 19:04
Tedeschi e americani (gm) sbarcarono in grande stile in Cina pensando che la conquista del celeste impero sarebbe valsa la leadership sul mercato mondiale. Non prevedevano (per spocchia forse) che in breve tempo i cinesi li avrebbero sbranati sul loro mercato interno. Del resto in quel periodo anche noi prendevamo per i fondelli qualsivoglia prodotto cinese. Europei e americani (gm e Ford) inoltre hanno investito massicciamente sull elettrico snobbando ibrido full. Motivo per cui nippo-coreani lì stanno sbranando durante la attuale transizione. E noi ancora a guardarli (nippo-coreani) con la puzza sotto al naso. E guardate che fine stiamo facendo con la nostra spocchia e arroganza.
Ritratto di probus78
30 settembre 2024 - 19:06
Dimenticavo, ma noi siamo tutti innocenti. Unici colpevoli sono i governanti che hanno ordito il gombloddo green !
Ritratto di ivanraven
30 settembre 2024 - 19:28
Concordo in tutto e per tutto con pierfra.delsignore.... Oltretutto, oltre a dire cose sensate, senza scadere nel già sentito e risentito da schiere di borghesucci stantii, non risponde con la stessa volgarità e aggressività di chi lo attacca
Ritratto di forfEit
30 settembre 2024 - 19:29
:))))))
Ritratto di Sherburn
30 settembre 2024 - 21:10
Se ha un cavallo e un fucile può unirsi a noi nella caccia ai podisti da lockdown. E' una posse piccola, ma entusiasta.
Ritratto di Leonal1980
30 settembre 2024 - 21:57
5
Gli intenditori da forum, non dicevano che era perchè hanno fatto le auto elettriche?
Ritratto di forfEit
30 settembre 2024 - 22:04
Nono. Con le (vendite) elettriche invece si sono salvati, che altrimenti da mo' che sarebbero già falliti :) :)
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2024 - 11:25
4
forfEit Certamente ha stato l'elettrico, quello che non hanno però saputo fare e che vende in Cina, secondo mercato mondiale, assieme all'ibrido a batteria, che non sappiamo fare come i giapponesi, ma tranquillo vendono di vagonate di Passat in USA, mica Tesla Model 3 e soprattutto Camry senza diesel, V6, V8 ma un 2.5 Atkinsonn Miller assieme ad una batteria...
Ritratto di telemo
1 ottobre 2024 - 12:44
Perché non è colpa dell'elettrico se sono in crisi? Allora di chi è la colpa delle marmotte. Ancora a negare l'evidenza voi Indottrinati delle lobby dell'elettrico, ma non vi vergognate a difendere l'indifendibile.
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2024 - 14:13
4
Telemo è colpa del vapore se hanno chiuso le fabbriche di telai a mano e se chi costruiva quei telai ha chiuso battenti, voi sragionate così
Ritratto di q8
30 settembre 2024 - 22:34
In settimana arriva una bella notizia sulla bmw
Ritratto di forfEit
30 settembre 2024 - 22:37
La 725d o la 518i (tricilindrica) a inizio gamma ?
Ritratto di Pepetto
30 settembre 2024 - 22:52
È mancata una sola parola…… La programmazione…. Per fregarsi i Soldini i manager sono bravissimi…. ma poi non capiscono una bega…. Non credo bisogna avere due lauree per capire che se produci in posti a basso costo di manodopera prima o poi ti fregano il know how….. in più hanno esagerato con i prezzi assolutamente ormai fuori mercato e fuori possibilità per una popolazione europea che si è impoverita…. Per ultimo programmazione significava sposare sin da subito l’ibrido fatto da Toyota e non buttarsi sull’elettrico prima ancora di avere creato le infrastrutture necessarie….-errori madornali che adesso paghiamo tutti atteso che l’industria motoristica europea di fatto è finita… Game over
Ritratto di Lorenz99
1 ottobre 2024 - 00:39
ADESSO SEMBRA CHE I TEDESCHI SIANO DIVENTARI INCAPACI DI FARE LE AUTO. LA VERITÀ É CHE GLI USA (E LA COLONIA UE) HANNO SOTTOVALUTATO LA CINA, CHE ORMAI É DIFFICILE FERMARLA.HANNO DIMOSTRATO CHE DALLE AUTO IN GIÚ POSSONO DISTRUGGERE QUALSIASI SETTORE, (MAGARI CI SFIDERANNO ANCHE NEL TURISMO LOW COST), SOLO CON GLI AEREI SONO INDIETRO PERCHÈ I FORNITORI NON GLI VENDONO I COMPONENTI PIÙ AVANZATI. QUESTI NON LI TIENI AL GUINZAGLIO COME SEUL E TOKYO. SE IL CONSUMATORE MENEFREGHISTA CREDE DI FARE 'AFFARE CON LA ROBACCIA CINESE , GLI INDUSTRIALI TROVANO REDDITIZIO E SEMPLICE DIVENIRE IMPORTATORI, É SOLO QUESTIONE DI TEMPO CHE UN ECONOMIA DEINDUSTRIALIZZATA E VECCHIA DIVENTI DA TERZO MONDO. VANNO BOICOTTATI FINCHÉ POSSIBILE. E BASTA RINCORRERE BIDEN, TORNIAMO A FARE AFFARI CON LA RUSSIA. FORSE LA MISERIA CI DARÁ LA FORZA DI RINASCERE.
Ritratto di forfEit
1 ottobre 2024 - 06:35
E' un fronte di 1mlrd di persone "spesso" indirizzate in maniera univoca verso un obiettivo, che quel che s'ha da fare si fa; quando qui anche se devi coltivarti la zucchina nell'orto di casa la cosa deve essere regolamentata/lacciuolata ed eventualmente impedita chissà per quale motivazione (eco o meno). Il tutto spesso col sostegno stesso dei "nostri" che, fra il cielodiconoiggiovani e cosìsalviamoilpianetah, appoggiano ad oltranza => che "giustamente" se non appartieni a un settore in cui la sopravvivenza dipende dall'idea di competitività, difficile capire quando per questioni ideologiche (e spesso anche perché per il momento te la pagnotta sul tavolo ancora la porti, mentre è un problema solo per il tuo vicino di casa una data questione) finisci per farti/accettare autoimposizioni che prima o poi evidenzieranno il gap rispetto a chi invece va spedito a briglia sciolta... Oh però, sia chiaro, tanto di cappello che forse dagli anni prossimi là invertono la tendenza ed anziché """"ancora costruirne"""" iniziano piuttosto a dismetterle le centrali a carbone :) :)
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2024 - 11:29
4
Si certo arrendiamoci al grande dittatore che rinasceremo. Il cambio tecnologico ci ha trovato impreparati, inoltre sono aumentati i competitor la crisi quindi era inevitabile e non ci sarà nessuna rinascita, potrai solo limitare i danni se acquisirai in fretta la tecnologia vincente ora ossia ibrido a batteria e quella futura elettrico
Ritratto di telemo
1 ottobre 2024 - 12:47
Voi indottrinati dalle lobby dell'elettrico, avete le ore contate. Ormai siete finiti come l'elettrico.
Ritratto di dEUS
1 ottobre 2024 - 09:01
Sono almeno 30 anni che regaliamo produzione e know how a Cina, vietna, India etc.etc. , per far fare più utili a dirigenti ed alla borsa, ora piangono loro e siamo nella ca cca noi...
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2024 - 11:33
4
Guarda che con tanta spocchia ci sentiamo ancora il centro del mondo, ma non lo siamo più da 30 anni ed è impossibile tornarlo per una pura questione demografica, l'India come la Cina sono 1.4 milioni, vecchi pure loro anche se un pochino meno di noi, i tempi in cui erano sottosviluppati sono finiti, i tedeschi non arrivano a 85 milioni anche se si sviluppano 1/4 della Germania ti sovrasteranno sempre. Il mondo è cambiato ficcatevelo bene in testa, la nostra fetta sarà sempre più piccola e saremo sempre meno importanti. E' un fatto di puri numeri inevitabile, per poter competere con certi paesi dovresti essere avanti 30 volte a loro in tecnologia di secoli, lo è stato in passato ma non lo sarà mai più in un mondo interconnesso, per cui per forza di cose tutti i paesi Europei saranno marginali, forse come UE se fossi una vera unione politica potresti contare ancora in prospettiva uno dei tanti attori però non il principale neppure come UE
Ritratto di Fortesque
1 ottobre 2024 - 09:08
Ricordo quando si prendeva per il culo Fiat/FCA per aver investito risorse inutili sul mercato dei poverelli sudamericani e si incensavano invece i risultati a doppia cifra dei tedeschi ottenuti sull’infinito e munifico mercato della repubblica popolare. Ora naturalmente la colpa è del green deal e non dei craponi tedeschi. Loro non sbagliano mai. Modelli, strategie, investimenti. Un calippo tour infinito ai fratellini teutonici.
Ritratto di Carlopd
1 ottobre 2024 - 10:10
Il settore auto è uno di quelli che paga le politiche suicide dell'europa. La doppia scelta di forzare il mercato verso l'auto elettrica (quando gli acquirenti non sono pronti a recepire tale prodotto sia per ragioni di costo, che di problematiche nella gestione dei mezzi) e quanto attuato riguardo alle politiche verso la russia (sostegno militare all'ucraina e sanzioni verso la russia con blocco delle importazioni di energia a buon prezzo) ha messo fuori gioco i produttori di auto europei. Se non si cambiano le scelte su queste due variabili, non ci può essere inversione di tendenza ed il futuro per le case automobilistiche europee sarà sempre peggiore. La Cina che non ha nessuno di questi due vincoli ed ha in mano il mercato delle materie prime per produrre le batterie per auto elettriche sarà sempre più dominante nel settore.
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2024 - 11:15
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Ancora con queste assurdità senza rincontro?! La Cina non ha vincoli?! MA se ha Shangai vietano il diesel è vietato dal prossimo anno?! Ma se fanno di tutto per spingere a comprare elettrico o ibrido come ritardarti le immatricolazioni e guarda che è così con le emissioni e divieti in tutto il resto dell'Asia dove si vendono 6.7 auto su 10. Puoi anche sognare di reintrodurre l'euro 0, se non vendi in Cina, Nord America, Corea del Sud, Giappone, Singapore, India ed Indonesia, dovrai chiudere un bel pò di fabbriche in Europa
Ritratto di Carlopd
1 ottobre 2024 - 11:39
La Cina spinge ed incentiva le vendite di auto elettriche (prodotte da loro) in quanto hanno già un problema di sovraproduzione. Devono quindi aumentare le vendite altrimenti il fenomeno rischia di assumere dimensioni preoccupanti.
Ritratto di Oxygenerator
1 ottobre 2024 - 11:13
Purtroppo quando la tua tecnologia non si rivela adeguata ai tempi o viene sorpassata da altri costruttori, piú avanti di te, nel software, nelle batterie, etc etc, le tue quote di vendita si assottigliano. E da qui, nasce il problema Germania e il problema stellantis.
Ritratto di telemo
1 ottobre 2024 - 12:52
No. Qui l'unico problema è stato quello di aver investito tutti i risparmi di una vita creati con il termico, su una tecnologia come l'elettrico fallimentare già dagli albori. E ancora a cercare scuse per difendere i vostri padroni che finanziano e lucrano costantemente sull'elettrico. Siete proprio dei servi scriteriati, con la mente debole.
Ritratto di Oxygenerator
1 ottobre 2024 - 14:12
Non può essere. Anche ad essere disponibile a crederle. Quando s’inventa le cose, deve almeno renderle credibili. Le case costruttrici di auto termiche falliscono dalla notte dei tempi. Non sono in grado neanche di dirle, quanti marchi son falliti. Ma tanti. E l’elettrico neanche era all’orizzonte. FCA, PSA etc si son formate per questo motivo. Stellantis uguale. L’elettrico non c’entra proprio niente. Ora arrivano altri costruttori con tecnologie piú avanzate ed efficaci, e i costruttori europei che si son cullati sul diesel ( 32 miliardi per il diesel gate di multa a tutti i costruttori coinvolti ) sono piú denaro di quanto investito nell’elettrico, son con le pezze al kubo. Ma non è colpa di chi ha fatto la gara. È colpa di chi, la gara, non l’ha neanche iniziata, se non qualche accenno.
Ritratto di Pinuccio62
1 ottobre 2024 - 11:19
In europa pensano a cose più importanti del mercato dell' auto , tipo fare in modo che i tappi delle bottiglie di plastica rimangano attaccati alla bottiglia ..... poi se chiudono le fabbriche chissenefrega !!!!!!
Ritratto di francescodgravagna@yahoo.it
1 ottobre 2024 - 13:32
in un certo senso ben gli sta, le macchine sono aumentate di prezzo in modo spropositato, una volta ci volevano cento milioni di lire per comprarti una buona macchina edesso centomila euro, e dove sono questi soldi, specialmente che tutto è arrivato alle stelle, hanno pruciato la società media
Ritratto di Parsek26
1 ottobre 2024 - 15:13
Io penso che la svolta green avverrà nel momento in cui andremo a idrogeno. Non siamo più quei popoli pionieri tecnologici in Europa, aspettiamo che qualcuno inventi qualcosa per copiare la tecnologia. Come hanno fatto i cinesi negli ultimi anni. Toyota ci sta pensando all'idrogeno gia da un bel po'. Le auto a batteria non sono la soluzione, pensate a quelli che la macchina la usano tutti i giorni. Torni a casa la sera alle 10 da lavoro, abiti in un condominio senza garage, devi andare a ricaricare la batteria alla colonnina in un supermercato o in una stazione di servizio. Che fai? Stai lì a dormire tutta la notte aspettando che si ricarichi? La gente non ha i soldi per mangiare, si va a comprare una macchina da 30 mila euro per essere green? La percorrenza, devi andare a trovare i tuoi familiari che sono a 400 km a metà strada sei già a 3/4 della percorrenza della batteria, ti fermi in strada per il tempo che ci vuole. Quanto ti costa un viaggio? tra ricariche, autostrade, pernottamento....non tutti hanno la possibilità. Essere green costa, non è detto che ci deve rimettere sempre il consumatore.
Ritratto di Oxygenerator
1 ottobre 2024 - 15:30
E chi ? È il consumatore che comprando tre auto a famiglia, ha creato il problema. È il consumatore che per fare 2 km accende l’auto, meglio se a gasolio, invece che andare a piedi. È il consumatore che sceglie di vivere nei boschi e lavorare in città. Così si fa avanti e indietro 700 volte all’anno. Chi dovrebbe pagare questi comportamenti abnormi, se non chi, ha contribuito a creare il problema ? Cioè noi ?
Ritratto di Parsek26
1 ottobre 2024 - 15:40
Chi hamo ha scelto di vivere nei boschi e andare a lavorare in città magari non ha i soldi per comprarsela la casa in città. Diamo la colpa alle macchine a gasolio, perché non cambiano le caldaie a gasolio delle case? Perché non costruiscono centrali più pulite invece di bruciare il carbone o altri combustibili fossili? Adesso diventano tutti green, poi da bambini con la scuola a 300 metri da casa mamma li accompagnava con la macchina. Se non avessimo avuto i combustibili fossili andavi ancora a cavallo.
Ritratto di pierfra.delsignore
1 ottobre 2024 - 16:35
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Ah il buon fossile, peccato che ora hai altro e si chiama progresso, anche nella retrograda italia l'energia elettrica è fatta nel 53% da fonti rinnovabili e oltre il restante 40% da gas naturale. Il fossile è il passato era la tecnologia migliore anni fa non oggi
Ritratto di Parsek26
1 ottobre 2024 - 16:39
Certo, io son d'accordo ma è da lì che siamo venuti. Auspico un veloce cambiamento verso la fusione nucleare, solo che non la vedremo prima di 10/15 anni. Al mercato dell'auto serve l'idrogeno, adesso non tra 10 anni.
Ritratto di Oxygenerator
2 ottobre 2024 - 08:08
L’idrogeno bisogna vedere se riescono a renderlo meno energivoro. Altrimenti con quello che costa in termini energetici, lavorarlo e mantenerlo in temperatura, van già in giro cariche 4 auto elettriche.
Ritratto di Parsek26
2 ottobre 2024 - 08:39
Ci sono i generatori fotovoltaici anche per questo, come per i dissalatori d'acqua. Per mantenere le macchine elettriche servono le infrastrutture di produzione e distribuzione senza quelle siamo alla frutta. Proprio ieri ho visto un video girato fuori dall aeroporto Kennedy di New York, c'erano circa 100 Tesla ad aspettare per la ricarica e lì hanno i supercharger di Tesla....
Ritratto di Oxygenerator
2 ottobre 2024 - 09:15
Le infrastrutture sono necessarie per tutto. Pensi a quando cominceranno a togliere i benzinai e diverrà un problema, anche fare rifornimento di benzina, come negli anni 40/50. Le infrastrutture sono sempre basilari, ma si sviluppano, in parte, anche con l’andamento del mercato.
Ritratto di Oxygenerator
2 ottobre 2024 - 08:10
Guardi non vorrei essere latore di cattive notizie, ma anche per i riscaldamenti c’è una stretta ed un cambiamento in atto. Non lo sapeva ?
Ritratto di Parsek26
2 ottobre 2024 - 09:30
Infatti, ho appena cambiato una caldaia ad accumulo con una a condensazione e già mi hanno detto che è obsoleta e ci vuole la pom pa di calore....di questo passo cambiamo caldaie come se cambiassimo i telefonini.
Ritratto di Oxygenerator
2 ottobre 2024 - 11:05
:-))))
Ritratto di 19andrea81
2 ottobre 2024 - 09:39
Il mercato e le regole chiedono full hybrid. Loto producono benzina,diesel e costosissime PHEV. E le loro EV non reggono la concorrenza
Ritratto di atos
2 ottobre 2024 - 10:45
L'errore sta tutto nelle politiche adottate, nell'aver spaventato l'utente con "obblighi", con il clima, con il "green", con la sanità! Tutta una serie di "minacce", di limitazioni e divieti che hanno generato confusione, dubbi su cosa fare per il prossimo futuro, troppa carne sul fuoco .. e la casa green, e l'auto elettrica, e le vaccinazioni obbligatorie e il clima, tutte politiche che nessuna nazione in autonomia avrebbe adottato in toto, tutto "sceso" dall'alto senza "razionalità", senza considerare le diverse realtà climatiche del continente ne la storia dei popoli. Ma come si può pretendere di costruire una casa identica dall'estremo nord all'estremo sud del continente? In Norvegia, ma a nche nella più vicina Olanda il clima è come in Sicilia o in Grecia? Come si può pretendere di "generare" una mobilità uniforme in nazioni diverse per estenzione, per morfologia, orografia e clima? L'area mediterranea, causa la vicinanza dell'Africa, è soggetta a forti terremoti ciclici e distruttivi, è soggetta a temperature estive a volte "bollenti" che generano mini cicloni (ma è sempre stato così da migliaia di anni, anche da prima apparisse la civiltà umana, non è cosa degli ultimi 100 anni); viceversa tutti questi fenomeni sono cosa molto rara nell'area continentale che non "subisce compressioni" e ha clima prevalentemente oceanico. Viaggiare o abitare in Belgio, in Olanda, nell'europa continentale il generale, non è come viaggiare o abitare in Italia, Grecia o nella penisola Balcanica! Ci sono esigenze ambientali diverse .. e soprattutto anche sociali.
Ritratto di Rush
2 ottobre 2024 - 22:42
Intanto i Cinesi si muovono per eludere i dazi attraverso corposi investimenti in Turchia…” 2 OTT 2024 15:16 IL DRAGONE SGOMMA VERSO ERDOGAN – ANCHE LA CASA AUTOMOBILISTICA CINESE CHERY INVESTIRÀ IN TURCHIA, DOPO L’ACCORDO DA UN MILIARDO DI EURO STIPULATO LO SCORSO LUGLIO DA BYD, IL COLOSSO DELLE VETTURE ELETTRICHE – PECHINO HA SCELTO ANKARA ANCHE PERCHÉ È UN PAESE CHE HA UN ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO CON LA UE. E COSÌ PUÒ AGGIRARE L’OSTACOLO DEI DAZI EUROPEI – LA CINESE CHERY AVEVA TRATTATO ANCHE CON IL GOVERNO ITALIANO MA…” -
Ritratto di Alex1111
3 ottobre 2024 - 08:49
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Ma chi se ne frega dell'industria tedesca o francese. Guardate in casa e fate in modo che le industrie cinesi facciano fabbriche qui. Solito bla bla inutile
Ritratto di AZ
6 ottobre 2024 - 14:06
Rischiamo grosso anche noi.