08
2024
agosto 2024
Editoriale pubblicato su alVolante di

L’auto nuova ormai è un miraggio? Mai dire mai!

SOLO CATTIVE NOTIZIE per chi vuole comprarsi l’auto nuova? A un’occhiata superficiale parrebbe di sì. Iniziamo dalle conseguenze dei dazi che l’Europa vorrebbe imporre ai costruttori cinesi. Non solo salirebbero i prezzi dei modelli, finora mediamente a buon mercato, che iniziano ad arrivare numerosi da oriente. C’è da aspettarsi una ritorsione economica da parte della Cina, dove si producono molti componenti, e anche qualche auto, per i costruttori di casa nostra; risultato: tutti i listini crescerebbero. Ma non fasciamoci subito la testa: sono le case europee stesse a non volere i dazi e ci sono trattative in corso a livello politico per trovare una mediazione.

UNA BATOSTA IMPREVISTA è arrivata poi per i molti automobilisti che, sfruttando i maxi-incentivi, volevano portarsi a casa un’elettrica superscontata. Devono esserci rimasti male due volte. Dopo quattro mesi di attesa perché i bonus diventassero operativi, hanno visto i fondi azzerarsi in nove ore: neanche il tempo di recarsi in concessionaria. Nessuno si aspettava una cosa simile, ma forse chi è rimasto con l’amaro in bocca avrà una seconda possibilità. Sulla spinta delle case, che per le elettriche hanno visto un picco di immatricolazioni (8,3% del totale a giugno) seguito da una preoccupante calma piatta sul fronte degli ordini, il governo sta valutando la possibilità di sfruttare i fondi non utilizzati negli anni passati per riproporre i super-ecobonus (si parla di settembre: vedremo).

INSOMMA, QUALCHE SPIRAGLIO POSITIVO C’È. E un’altra notizia dà speranza a chi, causa inflazione, temeva di non potersi più permettere il lusso dell’auto nuova. Da anni, le case dicono di combattere per ridurre il prezzo delle elettriche, che senza incentivi sono fuori mercato. Ebbene, pare che gli sforzi per limare i costi stiano funzionando. Due esempi: dopo la Citroën C3 elettrica, a 23.900 euro, è arrivata la “sorella maggiore” C3 Aircross, a 26.790 euro. Niente male, visto che non stiamo parlando di microscopiche citycar o di modelli con qualche anno sulle spalle, ma di moderne auto da famiglia (la Aircross è una crossover con un bel baule) e che si guidano bene. Il problema (grosso) resta l’autonomia, ma qui viene il bello. Adesso che molte case si sono convinte che non si può rinunciare ai motori classici, i risparmi sulle elettriche si trasferiscono alle versioni a benzina: la C3 1.2 turbo (da cui deriva la nuova Fiat Grande Panda) parte da 14.990 euro, la Aircross da 18.790. In fin dei conti è la stessa filosofia della Dacia: auto che fanno a meno del superfluo, ma con tutto quel che serve. Altri seguiranno l’esempio? Speriamo!

MdF



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