PARTNER AMERICANI... - Sotto i riflettori dell'FCA Capital Markets Day non poteva mancare il tema della guida autonoma. Ne ha parlato Harald Wester, Chief Technical Officer del gruppo italo americano, che è partito da un impegno preciso: le vetture "robot" possono portare benefici alla sicurezza stradale, ma occorre limitare quanto possibile gli incidenti durante la sperimentazione delle automobili dotate delle moderne tecnologie per farle muovere da sole. La strategia della FCA è quella di fornire le più moderne tecnologie, grazie a diverse partnership (proprio per non essere dipendenti da un unico fornitore). Già dal 2016 è iniziata la collaborazione con Waymo, società di Google leader nella guida autonoma, alla quale verranno fornite entro il 2022 62.000 Chrysler Pacifica Hybrid (che si aggiungono alle 600 già impiegate nei test) da dotare di sensori per permettere alle auto di guidare da sole (ma con la presenza vigile di una persona dietro al volante) in diverse situazioni. L’obiettivo finale è quello di presentare un modello di "auto robot” da vendere ai clienti finali, ma nella fase iniziale le vetture saranno destinate a un progetto di trasporto pubblico.
…SI LAVORA ANCHE CON I TEDESCHI - Un’altra collaborazione già definita è quella col gruppo BMW, con il quale mettere a punto soluzioni per la guida autonoma di livello 3: in base alle definizione Sae (l’ente americano che definisce le norme per gli autoveicoli) corrisponde alla gestione autonoma delle situazioni ordinarie, abbinato all’intervento del guidatore nelle emergenze). Successivamente si salirà verso i livelli successivi. Su questi progetti sono impegnati ingegneri della gruppo italoamericano e di quello tedesco, con un centro di ricerca che ha come base principale Monaco di Baviera (dove ha sede la BMW).
IL TERZO PILASTRO - Alle due partnership già avviate dalla FCA se ne aggiunge una terza, ovvero l’accordo con Aptiv (fornitore di tecnologie americano noto in passato col marchio Delphi). In questo caso la collaborazione riguarda il livello 2+, che prevede diverse manovre realizzate in autonomia dalla vettura (mantenimento in corsia, regolazione della velocità, frenata di emergenza e sorpasso) sotto la sorveglianza del guidatore. Il primo modello a beneficiarne dovrebbe essere, fra un paio di anni, il nuovo Grand Cherokee.