SI FARÀ - La fusione tra FCA e PSA è ufficiale e si farà. L’annuncio congiunto è arrivato, come previsto, stamane in concomitanza con l’apertura dei mercati azionari subito dopo che i cda dei due gruppi si erano espressi in modo favorevole dando il via libera al memorandum di intesa. Il placet è arrivato dapprima dal consiglio di sorveglianza di PSA a Parigi, seguito a breve dall’ok del cda di FCA riunitosi a Londra. Nel comunicato ufficiale congiunto si sostiene che:” Cinque membri del consiglio di amministrazione saranno nominati da FCA e dal proprio azionista di riferimento (incluso John Elkann in qualità di Presidente) e cinque da Groupe PSA e dai propri azionisti di riferimento”.
SOTTO LA GUIDA DI TAVARES - La nota poi specifica che: “al perfezionamento dell'operazione il Consiglio includerà due membri in rappresentanza dei lavoratori di FCA e di Groupe PSA”. È inoltre confermato che Carlos Tavares (a sinistra nella foto sopra, insieme a Mike Manley, coe della FCA) sarà il nuovo amministratore delegato, oltre che membro del consiglio di amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni. John Elkann assumerà invece la presidenza del neo gruppo che avrà "team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile".
SEDE IN OLANDA - Insieme le due società realizzeranno "una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l'innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all'avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della guida autonoma e connessa". La nuova capogruppo della società avrà sede in Olanda e sarà quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange. L’accordo tra FCA e PSA darà perciò vita a un colosso con una valutazione di borsa da 50 miliardi di dollari (45 miliardi di euro). Lo scorso anno, il fatturato di PSA ha toccato i 74 miliardi di euro, mentre FCA ha registrato 110 miliardi. Sul mercato azionario, il gruppo francese capitalizza 22 miliardi di euro a fronte dei 18 miliardi di FCA.
IL QUARTO AL MONDO - Secondo le prime stime, le sinergie permetteranno risparmi nell’ordine dei 3,7 miliardi di euro. Inoltre come è stato più volte sottolineato nelle scorse scorse settimane, i due gruppi venderanno nel mondo 8,7 milioni di auto. Un numero che collocherebbe FCA-PSA (a proposito, come si chiamerà il nuovo gruppo?) al quarto posto: una posizione ancora relativamente distante dal leader Volkswagen, che vende 10,8 milioni di auto, ma davanti a General Motors che immatricola 8,4 milioni di veicoli. Sempre seguendo le logiche del business, FCA aumenterebbe il suo peso europeo grazie ai 2,5 milioni di veicoli venduti da Peugeot che si sommerebbero al milione di Fiat Chrysler. Nel Vecchio Continente il neo gruppo se la vedrebbe quindi con Volkswagen che detiene una quota di mercato pari al 24%. È ovviamente importante sottolineare che la fusione dei due gruppi riunirà i marchi Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Fiat, Dodge, DS, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot e Vauxhall.