TAGLI BALCANICI - Zoran Markovic, dirigente dei sindacati serbi, ieri ha dichiarato che il gruppo Fiat Chrysler Automobile ha in programma di ridurre l’attività della fabbrica di Kragujevac, in Serbia, eliminando uno dei tre turni di lavoro sulla linea da cui esce la Fiat 500L. Secondo il sindacalista, attualmente sarebbe in corso una trattativa per cercare di individuare eventuali possibilità di dimissioni volontarie. La FCA ha ammesso l’intenzione di eliminare uno dei tre turni di lavoro ma non ha fatto comunicazioni su quanti potrebbero essere gli addetti espulsi dall’azienda. La sede serba della FCA impiega attualmente 3.100 dipendenti. Ogni turno di lavoro richiede circa 900 addetti, e questo sarebbe il numero dei lavoratori interessati dalla misura di ridimensionamento. Oltre alle conseguenze per i dipendenti FCA ci sarebbero poi quelle per l’indotto, per il quale si si calcola un peso di varie centinaia di persone.
PARTECIPAZIONE STATALE - Lo stabilimento FCA di Kragujevac è frutto di una joint venture tra la FCA e lo stato serbo, con la casa automobilistica che detiene il 67% della società mentre il restante 33% è nelle mani del governo di Belgrado. La produzione della Fiat 500L è iniziata nel luglio del 2012 e nel 2015 è stata di 100 mila unità. Secondo l’agenzia specializzata Jato nel primo trimestre 2015 le vendite in Europa della Fiat 500L sono state 23.028, con un calo del 16% rispetto all’anno precedente. Una contrazione delle consegne della Fiat 500L si sta registrando anche negli Usa, dove a maggio il modello ha accusato un calo del 63%, con 2.064 unità vendute.