AFFASCINANTE - Che la nuova Fiat 124 Spider sia una sportiva di bella presenza, ve lo possiamo garantire dopo averla vista dal vivo nello stand del Los Angeles Auto Show: è slanciata, elegante, proporzionata anche con la capote alzata, e ricca di dettagli raffinati. E l'abitacolo? La parentela con la “cugina” Mazda MX-5 è evidente: identici lo spazio a disposizione (non abbondante, ma adeguato anche per due persone di statura alta), il riuscito disegno di plancia e consolle e la capote, che si apre e chiude davvero in un attimo e con pochissima fatica. I due modelli condividono anche qualche elemento meno entusiasmante, come la carenza di portaoggetti (non c'è un cassettino nella plancia, e gli altri vani sono piccoli) e il volante regolabile solo in altezza (non in profondità).
CURATA - Ma non si può dire che le vetture siano proprio due gocce d'acqua: nella Fiat 124 Spider le finiture sono senz'altro di buon livello, grazie a materiali che, in molti casi, sono più raffinati rispetto a quelli usati nella Mazda MX-5. Stiamo parlando delle plastiche della plancia, della pelle che riveste i sedili e il volante, del fatto che i pannelli delle porte abbiano una forma diversa e una maniglia per la chiusura. Stesso discorso nel bagagliaio, che, oltre a essere leggermente più ampio (10 litri in più), ha il coperchio rivestito internamente (mentre nella MX-5 è in lamiera nuda).
PIÙ PESANTE DELLA MAZDA - Da questa prima rapida impressione, ci pare insomma che la Fiat 124 Spider sia un po' più “macchina”, la Mazda più sbarazzina ed essenziale. Dal canto suo, la MX-5 ha un peso di 975 kg (la 1.5) e 1.015 kg (la 2.0) mentre la Fiat arriva a 1.050, a causa del motore più pesante (soprattutto per la presenza di turbo e intercooler) e della lunghezza superiore di 12 cm. Su un'auto in cui i tecnici hanno lavorato maniacalmente per far scendere l'ago della bilancia, cercando il massimo della maneggevolezza, è una discreta differenza. Ma questa è teoria, e per scoprire come va la Fiat 124 Spider c'è un modo solo: provarla. Non vediamo l'ora...