La Fiat Grande Panda e le sue rivali

Se la Grande Panda punta molto sull’elettrificazione, la Dacia Sandero è decisamente più “vecchia scuola” con i suoi tradizionalissimi 3 cilindri 1.0 a benzina da 67 o 91 CV e a Gpl da 101 CV, venduti allo stesso prezzo e senza alcuna concessione all’elettrificazione. La citycar rumena viene proposta a partire da 13.850 euro nella versione Streetway, mentre la più modaiola Stepway (con un aspetto che richiama il mondo delle crossover), parte da 16.050 euro.

La Fiat Grande Panda troverà in casa Stellantis altre rivali oltre alla C3 di cui abbiamo già parlato. Una di queste sarà la Opel Corsa, disponibile con il 3 cilindri 1.2 turbo a benzina a partire da 19.900 euro. La sua versione leggermente elettrificata e dotata di cambio automatico, la stessa montata sulla crossoverina italiana, parte invece da  23.900 euro.

Anche il listino della Hyundai i20 parte da 19.900 euro, con i quali ci si porta a casa la versione con il 4 cilindri 1.2 aspirato da 79 CV. Il 3 cilindri 1.0 turbo da 100 CV parte invece da 21.850 euro, 500 euro in meno della stessa unità ma con il sistema ibrido leggero da 48 V. Sulla mild hybrid bisogna però fare i conti con la batteria, che porta via 90 litri di capacità al bagagliaio.

Come la Grande Panda anche la MG 3 non obbliga ad avere a che fare con il pedale della frizione, essendo proposta solo con il cambio automatico che gestisce in questo caso il sistema ibrido full. Il quattro cilindri di 1,5 litri insieme al modulo elettrico sulla citycar cinese fornisce fino a 194 CV a un prezzo d’attacco di 19.900 euro, 1.000 euro in più della Grande Panda ibrida leggera.

La Renault Clio riesce a soddisfare una gamma decisamente ampia di esigenze grazie a un offerta che comprende versioni a benzina, Gpl, ibride (full) e addirittura diesel (ultima utilitaria a offrire un motore a gasolio), con potenze che vanno dai 67 ai 147 CV. I prezzi partono da 19.000 euro, ma la variante più interessante è probabilmente quella a Gpl, con il 3 cilindri da 101 CV, venduta a partire da 19.300 euro.

Solo a benzina ibrida leggera è la Suzuki Ignis, più piccola della Grande Panda per dimensioni ma anch’essa con una seduta leggermente rialzata e un aspetto che richiama al mondo del fuoristrada (e in effetti è disponibile anche con la trazione integrale, che dovrebbe arrivare anche sulla Grande Panda ma solo fra parecchi mesi). La versione base costa 21.400 euro, ma la sua dotazione comprende accessori che spesso sono a pagamento anche su auto più grandi e costose.

Pure la Kia Picanto non ha motori elettrificati, limitandosi a proporsi con propulsori a benzina o bi-fuel a Gpl, da 63 o 79 CV i primi, da 63 CV il secondo. Lo stile è molto personale e la possibilità di apprezzarlo varia da persona a persona. È invece oggettivamente un punto a favore la garanzia di 7 anni o di 150.000 km offerta dalla casa coreana su tutte le sue vetture. Lo spazio è buono, soprattutto considerando che la Picanto è quasi 40 cm più corta della Grande Panda: chi vive in città deve tenerne conto.

Aspetto ispirato a un modello del passato, powertrain completamente elettrico, dimensioni e autonomia molto simile e prezzi in linea: la maggiore rivale della Grande Panda in versione completamente elettrica sarà certamente la Renault 5 E-Tech, che nella sua versione più economica è solamente 100 euro più cara della citycar della Fiat. L’autonomia dichiarata è anche in questo caso nell’ordine dei 300 km, ma la francese permette di scegliere anche versioni con la “pila” più grande, per 400 km di autonomia: ma il prezzo si alza e anche di parecchio.

La variante elettrica della Grande Panda se la vedrà senza dubbio con la Hyundai Inster, ultima arrivata tra le elettriche della casa coreana che propone una ricetta abbastanza simile a quella del modello italiano: linee squadrate, look da crossover e buono spazio a bordo. La crossoverina della Hyundai è un po’ più piccola ed è omologata solo per quattro persone. Identico il prezzo e l’autonomia del modello base, ma la Inster può vantare anche una versione più grande della batteria, che le dà (almeno sulla carta) una cinquantina di km in più tra una ricarica e l’altra.