L’UTILITARIA DI TUTTI - L’utilitaria “comodosa” e “sciccosa”. Ma anche “risparmiosa” e “scattosa”, come recitavano i simpaticissimi neologismi al centro della modernissima campagna pubblicitaria che accompagnò il lancio della Fiat Uno. L’utilitaria pratica e intelligente, piccolissima fuori e spaziosissima dentro (3,64 metri di lunghezza: praticamente come un’odierna Fiat Panda, ma molto più accogliente) per vincere, con la naturalezza dei prodotti semplici e la nonchalance della “predestinata”, le nuove sfide degli anni ’80. L’utilitaria best-seller, “sfornata” in quasi nove milioni di esemplari, protagonista di un successo che ancora oggi ne fa l’ottava macchina più venduta al mondo. Per i suoi primi quarant’anni (qui la news), vogliamo ricordare la Fiat Uno in tanti modi. Soffermandoci, più che sugli aspetti tecnici del progetto, che sotto il nuovo “vestito” disegnato dall’Italdesign di Giorgetto Giugiaro celava il collaudassimo schema a trazione e motore anteriore della precedente Fiat 127, sulla sua capacità di portare avanti quella missione di democratizzazione dell’auto che era stata condotta con successo dalle sue antenate più famose, dalla 600 alla 500 fino, appunto, alla 127.
DIETRO LA UNO C’È TUTTO UN MONDO… - Ma il mondo che ruota intorno alla Fiat Uno è ben più vasto e vario di così. E offre numerosi altri spunti per comprendere il fenomeno di un modello che ha fatto, letteralmente, la storia dell’automobile. Tutti conoscono molto bene la mitica versione Turbo i.e., simbolo, ieri come oggi, di un’epoca in cui bastava una piccola utilitaria con qualche modifica sotto il cofano per sentirsi un po’ piloti anche in coda al semaforo. Meno note ma non meno importanti, al di qui dell’Oceano, della Uno sono le longevissime declinazioni per il mercato latinoamericano, e in particolar modo per il Brasile, dove la sua ultima erede (che ne riprendeva il nome pur avendo una scocca pressoché identica a quella della Panda attuale) è andata in pensione solo alla fine del 2021. Questi e altri capitoli del “mondo Uno”, abbiamo deciso di ripercorrere nella nostra fotogallery. Per ricordare, attraverso angolazioni un po’ più “insolite”, un’auto che, in fondo, appartiene a tutti noi.